Questo è il tempo, o dovrebbe esserlo in cui gli adulti che sentono tutta la responsabilità del loro "esserci" per accompagnare la crescita dei ragazzi, si organizzano per offrire a loro durante l'estate momenti di attività e di condivisione. Attenendosi alle regole.
Ricordate quella frase di una adolescente "Voi dite che siamo il vostro futuro, ma voi non siete il nostro..."? (vedi post https://attentiaibambini.blogspot.com/2021/03/appello-traghettarli-oltre-questo-tempo.html - https://attentiaibambini.blogspot.com/2021/01/i-bambini-sono-sempre-gli-ultimi-come.html - https://attentiaibambini.blogspot.com/2020/12/ruolo-della-psicologia-al-tempo-del.html
E infatti gli inviti di psicologi e pedagogisti, pediatri e neuropsichiatri si fanno sempre più pressanti affinchè si dia risposta al bisogno, letto nella sofferenza dei ragazzi e delle famiglie, di creare occasioni autorevoli e sicure per permettere quella socialità che sviluppa “vaccini” contro il disagio sociale e la sofferenza emotiva che questo tempo ha sottolineato e fatto esplodere.
Questo è il tempo, anzi è l'urgenza, per conoscere meglio i nostri bambini e i nostri ragazzi e impegnarsi per garantire loro tutto l'aiuto per uscire da questo tunnel che tanti danni sta provocando, capovolgendo questo tempo infame, in una occasione per creare consapevolezza, accoglienza, rinforzo alla resilienza.
Come? Ciascuno con le proprie competenze e strumenti, dove gran parte potrebbe essere svolta dall'amministrazione pubblica, dalle istituzioni e dalle fondazioni, dalle associazioni di volontariato religiose e laicali, comunque educative, sportive e culturali.
Se non ora quando?
Se non noi chi?
Allora grazie a tutti coloro che si impegnano per offrire queste occasioni,
soprattutto a chi dona il proprio tempo, la propria competenza e i propri sogni
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