Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

sabato 30 marzo 2013

La Resurrezione per i bambini.

 
da: Una Mamma di Galilea. Il rosario narrato ai bambini. Misteri della gloria.
di Annamaria Gatti, illustrazioni di Barbara Galizio, Editrice Effatà, 2010
 
LA RESURREZIONE DI GESU'

Le donne erano davvero tristi: Gesù era morto ed era stato sepolto nel sepolcro. Tutte le speranze erano svanite, la tristezza aveva invaso il loro cuore. Nonostante ciò Maria di Magdala e l'altra Maria  si accingevano a visitare il sepolcro, per affetto e rispetto verso Gesù .
Una preoccupazione le accompagnava e si chiedevano:
“Come potremo spostare la pesante pietra?”
 
Il sepolcro  di Gesù era come una stanza e aveva una grossa pietra davanti, che veniva fatta rotolare, ma era necessaria  molta forza.
“Forse  qualcuno ci aiuterà...” osservò  alla fine Maria  Maddalena, piena di speranza.
Non era certo una cosa semplice per loro!
Quando arrivarono però la pietra era già stata fatta rotolare e c'era lì un angelo del Signore, con un vestito candido come la neve. Sembrava che stesse aspettandole.
Lì per lì si spaventarono, forse ti saresti spaventato anche tu e non ti saresti sentito sicuro!  
Ma l'angelo le tranquillizzò e  disse loro:
“Non abbiate paura, so che cercate Gesù il crocifisso, ma Lui non è più qui.  E' risorto, vi ricordate? L'aveva detto! Venite, venite  a vedere il luogo dove è stato sepolto, vedete? E' vuoto! E poi, presto! Andate ad avvisare i suoi discepoli! Dite loro che ora Gesù  è in Galilea e là lo rivedrete finalmente!”
 
Immagina la loro gioia: ma come? Allora Gesù è vivo!  E lo sappiamo per prime noi donne! Pensavano...
Cosa avresti fatto tu, se avessi avuto Gesù per grande amico e qualcuno ti dice che non è morto ma è vivo? Salti di gioia! Allora è davvero Figlio di Dio, abbiamo fatto bene a credere in Lui! Lui ci porta la vita,  la speranza, Lui è la nostra gioia, Lui mi vuole bene davvero..
 
“Presto, corriamo ad avvisare Pietro e gli altri!” gridavano.
Erano così esultanti e commosse che  non smettevano un momento di parlare dell'angelo e della Resurrezione miracolosa di Gesù!

 

pubblicato da Annamaria Gatti
foto da: lareginamari.blogspot.it

mercoledì 27 marzo 2013

Quanto costa il tempo di un papà?






Un giorno, padre e figlio, fecero la discussione che segue...

- Papy, posso farti una domanda?
- Ma certo, cosa vuoi sapere?
- Papy, quanto guadagni all'ora?
- Non sono cose che ti riguardano, perché mi fai questa domanda?
- Così, ci tenevo a saperlo. Per favore, dimmelo. Quanto guadagni in un'ora?
- Beh, se proprio lo devi sapere...guadagno 100 dollari all'ora.
Il bambino, con una nota di disappunto, abbasso' lo sguardo, ma subito si riprese
- Papy, posso avere 50 dollari in prestito?
A questo punto il padre si arrabbio' davvero.
- Se l'unica ragione per cui mi hai fatto quella domanda era per farti prestare dei soldi per andarti a comperare qualche stupido giocattolo o cose simili, allora sara' meglio che fili dritto in camera tua e vai a letto. E sappi che non dovresti essere cosi' egoista. Io mi faccio un mazzo cosi tutti i giorni e non mi aspetto certo un comportamento così infantile da parte tua.

Il bambino andò in camera sua e chiuse la porta dietro di se'.
Il padre si sedette e, pensando alla domanda del figlio, si arrabbio' ancora di più.
"Come si permette di fare domande del genere solo per spillarmi dei soldi?"
Trascorsa un'ora o poco più, l'uomo si calmò ed incominciò a pensare.
Forse quei 50 dollari gli servivano per qualcosa di veramente importante, difatti il bambino molto raramente gli aveva fatto richieste del genere.
Allora il padre si alzò,si avvicinò alla stanza ed aprì la porta.
- Sei ancora sveglio?
- Si Papy, sono sveglio...
Sai, stavo pensando...sono stato un po' duro con te poco fa...ho avuto una giornata pesante ed ho scaricato il mio nervosismo su di te...Tieni, questi sono i 50 dollari che mi hai chiesto.
Il bambino si alzò di scatto e si mise a sedere sul letto con un gran sorriso stampato in faccia...
- Grazie Papy, grazie
Poi, mise la mano sotto al cuscino e tirò fuori vari pezzi da 1,5,10 dollari.
Vedendo che il bambino aveva già del denaro, il padre cominciò ad arrabbiarsi di nuovo. Il bambino intanto stava contando il denaro che aveva in mano.
- Il padre lo interruppe dicendo: perché hai voluto quei soldi se ne avevi già tanti?
- Perché non ne avevo abbastanza, ma adesso ce l'ho!
- Papy, adesso ho 100 dollari, ..posso comperare un'ora del tuo tempo? Ti prego, vieni a casa prima, domani sera, mi piacerebbe tanto cenare con te.

Cercasi autore di questo pezzo che imperversa (o quasi...) sul web.

Pubblicato da Annamaria
gatti54@yahoo.it
foto Città Nuova

lunedì 25 marzo 2013

Quello che ascoltano le maestre. Ci interessa.


Una conferma sul fatto che i bambini sono spugne pronte ad assimilare tutto sono i piccoli-grandi eventi che scandiscono le nostre giornate nel rapporto con loro. Letture della realtà che non avremmo mai pensato loro potessero percepire e valutare, ecco si stagliano, spesso come macigni, nella quotidianità, a conferma che "...non si può non educare..." in qualsiasi momento, con qualsiasi gesto o parola.
 
Testimoni di questi percorsi umani sono anche (determinanti) le maestre e i maestri, che se vissuti come validi acccompagnatori delle fatiche familiari, danno un contributo notevole alla crescita affettivo-cognitiva dei bambini.
Tutti i giorni, tutti i momenti sono filtrati dall'educatore, dall'educatrice che noi speriamo sempre abbia passione per quello che comunque non è mai solo una professione. Resta, nonostante tutto e tutti, una vocazione.
 
Nel commento al precedente post - I bambini possono e vogliono capire quel che succede!-, una testimonianza arriva  da un'insegnante un po' speciale che scrive:
"...Se vieni a trovarmi sul mio blog... i miei bambini di scuola d'infanzia sono attenti, aggiornati, curiosi e capiscono, eccome.
Ciao
sinforosa castoro
"

Scrive la maestra "sinforosa"sul suo blog:
"E' da una vita che faccio la maestra e a furia di stare con i bambini e bambine ho imparato a vedere e guardare il mondo con gli stessi loro occhi. Intendiamoci, questo non è uno dei tanti bellissimi blog sulla scuola dell'infanzia, ma solamente un piccolo e semplice angolino web gettato in rete, come un messaggio in bottiglia gettato in mare, dove chi entra, mi auguro - anche un bambino o una bambina con mamma e papà o chiunque altro - possa ritrovare un po' di quello sguardo e di quella magia che solo l'infanzia ci sa dare."

Simpatico e curatissimo questo blog: http://sinforosacastoro.blogspot.it/ dove si sciorinano pensieri, disegni  e contributi "filosofici" infantili. E molto altro ancora.
Per inciso bambini e filosofia  è un binario interessante e sempre più studiato!
Potremo riparlarne...

Pubblicato da Annamaria
gatti54@yahoo.it
ill. da sinforosacastoro.blogspot.it. Papa Francesco

domenica 17 marzo 2013

I bambini vogliono e possono capire cosa succede!

 
Cari bambini, avete ragione a chiedere un po' di istruzioni d'uso!
E noi continuiamo a chiederci se la nostra coerenza aiuti il processo di interiorizzazione di comportamenti e scelte corrette.
Poi ci sorprendono i fatti di questi giorni e capiamo che questi bambini e ragazzi devono essere immersi in modo corretto nei fatti, perchè ascoltano la tv, ascoltano i discorsi dei grandi e possono farsi idea di quel che vale e di quel che non si riconosce con la dignità umana.
Viene eletto un nuovo Papa: in piazza ci sono tanti bambini, molti ragazzi vedono e ascoltano l'evento, sentono i commenti.
 Jorge Mario Bergoglio bambino
 
E' il momento di raccontare loro la verità,di far loro notare le scelte grandi di Papa Francesco: attenzione agli ultimi, difesa dell'uomo e della natura, anelito alla pace e alla fratellanza, condivisione e rinuncia ai segnali di ricchezza e di potere, con gli aneddoti argentini e di questi giorni, spesso anche divertenti.
Raccontiamo loro, facciamoli partecipi degli esempi positivi che anche noi, loro genitori, condividiamo, avremo fatto sperimentare la speranza, la gioia anche, di questi momenti, la fiducia nell'uomo e, per i credenti, in Dio.
 
Poi lo sguardo cade sulla situazione politica, così offesa dai suoi protagonisti negli ultimi anni, contestata sistematicamente, perchè portatrice anche di gravi ingiustizie. 
I bambini conoscono i nomi degli scandali, sentono le critiche dei genitori... la sfiducia imperante nella classe politica. E' il momento per esempio  di narrare loro cosa hanno detto Boldrini e Grasso all'insediamento, di spiegare loro cos'è il Parlamento, la Costituzione e la sua storia... Con le parole semplici che genitori e nonni sanno trovare. 
Hanno diritto di ascoltare e capire semplicemente  le parole che vorremmo sentire ripetere anche a livello strettamente programmatico e legislativo. Esse sono premesse importanti che ci restituiscono dignità, speranza, dette da persone che hanno lavorato per ideali alti e che sottolineano il bisogno di giustizia, verità e di bellezza.
Poi abituiamoci a riportare le azioni di tanti testimoni di pace, di lotta all'ingiustizia, di condivisione con gli ultimi e i poveri, i sofferenti e gli emarginati.
Ma  accompagnamoli a saper distinguere il bene dal male nelle azioni piccole di tutti i giorni anche attraverso le persone vicine che testimoniano grandi ideali nelle azioni di tutti i giorni e che spesso passano inosservate e scontate. Non scoraggiamoci!
Raccontiamolo ai ragazzi, portiamo le loro esperienze, come segno di un Italia che c'è. Ed è bella.  Anzi bellissima! :)

pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
Illustrazione: Mafalda di Quino

sabato 16 marzo 2013

Leggere la stessa favola fa bene ai bambini 3























In questi giorni, all'avvicinarsi della settimana della lettura, (22-28 aprile), sono particolarmente in evidenza interventi, ricerche del settore, novità creative, eventi...
Un sito riporta addirittura un manuale per diventare bravi ed efficaci lettori!

Bruno Tognolini, amato scrittore e tanto altro, aggiunge:
"...La voce echeggia come un canto di balena, in quell'oceano sconfinato ed incomprensibile, che è una nuova vita, per dire tre sole sconfinate verità: io sono qui, tu sei qui, il mondo è qui!
I mesi e gli anni passeranno, quella voce prenderà forma di parola, perline di senso infilate in collane via via più fiorite e complesse: mangia, dormi, ridi, cresci, come stai?"...

Che poi i bambini più piccoli ascoltino la stessa storia molto volentieri è sperimentato quotidianamente da molti genitori ed educatori.
"Leggimela ancora..." è un'espressione nota.
"Leggere sempre la stessa favola ai propri figli prima di andare a letto li aiuta a sviluppare il vocabolario. È quanto emerge da una ricerca dell’Università del Sussex, secondo la quale ripetere anziché variare storia ha effetti positivi sull’apprendimento.
Per testarlo, a due gruppi di bambini di tre anni è stata insegnata una nuova parola. Per una settimana, il primo gruppo ha ascoltato il nuovo vocabolo all’interno di tre racconti differenti, mentre all’altro è stato letto sempre lo stesso. I risultati hanno dimostrato che i secondi hanno memorizzato e contestualizzato meglio la nuova parola rispetto agli altri.
La dott.ssa Horst – a capo della ricerca- ha fornito la seguente spiegazione: “ I bambini acquisiscono una nuova informazione ogni volta che ascoltano una storia e sentirla ripetutamente li aiuta a immagazzinarla in quel determinato contesto linguistico, aggiungendola al mondo delle conoscenze pregresse. Inversamente, cercare di associarvi di volta in volta un significato diverso ne impedisce la memorizzazione e la comprensione.” (dal sito Educare.it, Fonte: West, 07/03/2013)
Per esempio "I sogni di Agata" si presta a questo genere di  lettura. L'ho definito incantevole!
 
Pubblicato da Annamaria Gatti
Libro: I sogni di Agata
di Lorenza Farina
Ill. di Sonia Possentini
Ed. La Margherita

 


venerdì 8 marzo 2013

Leggere fa bene ai bambini (e non solo) 2

 
Leggere per i nostri figli è come cavalcare l'arma sottile del dialogo e della complicità: nulla è più come prima, dopo che hanno trascorso qualche momento con noi che leggiamo tutto, subito, con passione, ovunque, e qualsiasi cosa faccia scoccare la scintilla dell'interesse, dell'affabilità, della tenerezza. "Mi leggi un libro? Equivale a "Stai con me?" "Ho bisogno di te".
 
"Ce le ricordi per favore queste cose, ce le ripeta..." osserva la mamma di una bambina di otto anni.
Mi stupisco a questa onesta richiesta perchè, nonostante la mia quotidiana, tenace e vivacissima frequentazione dell'età evolutiva, sono in fondo di un'altra generazione. Ma con l'obbligo della lettura dei tempi.
E' vero, ormai potrei  non capire.

Sono grata a questa madre che sorridendo mi fa percepire un fatto reale: tempo ce n'è poco per fare tutto e vi sono delle priorità inderogabili, che però sfuggono nell'imposto quotidiano correre. E invece abbiamo sete di qualità di vita, di voli ad alta quota . E dovrei capire invece.
Capire la voglia di riordinare le idee e le forze, di mettere in sequenza valoriale i minuti e i secondi da dedicare al futuro che è già qui, che sono i nostri bambini: inconsapevoli severi giudici delle nostre scelte.
So che consulterà il blog, con altri genitori: partirà come da lei suggerito, un'iniziativa (fra le tante del bellissimo territorio italiano che cura l'educazione alla lettura) tesa a sostenere i genitori in questa intrigante e facile prassi esistenziale/educativa, che a chiamarla così sembra una prescrizione medica (due o più volte al giorno prima di...) e invece vuol essere condivisione.
Leggete ai vostri figli (a tv spenta) leggete per aprire finestre sul mondo, sugli affetti, sull'esperienza, sul dialogo in famiglia: si sentiranno più sicuri, difesi, curiosi, consapevoli, abili, capaci di comunicare sentimenti e dubbi, paure e successi, come non li avrete mai incontrati.
E raccoglierete i frutti nel tempo, soprattutto durante l'adolescenza.
Vi invito sui numerosi post di questo blog dedicati alla lettura come evento educativo, consultando le etichette qui a lato.
In particolare su questo articolo giornalistico:
 
Pubblicato da Annamaria Gatti
 
ill. da : natiperleggere.it