Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

giovedì 28 aprile 2022

Rivedere il webinar "Come aiutare gli adolescenti a pensare il futuro tra lockdown e immagini della guerra"


"L'immagine usata da Diego Miscioscia è stata chiara.
I ragazzi e le ragazze erano come quei fiori che stanno per sbocciare e poi arriva il gelo e blocca la fioritura.
Questo ha fatto la pandemia su di loro. Li ha mortificati.
La guerra su quel fiore reciso può fare il resto a meno che non lavoriamo sulla 'speranza che si basa non sulla certezza del risultato ma sulla possibilità del risultato'.
Ci sono delle buone premesse che caratterizzano questa generazione e su queste premesse si può lavorare per inverare quella 'democrazia affettiva' di cui parlava Franco Fornari.
Siamo tornati oggi a riflettere su codice paterno e materno che in questa guerra generano immaginari e abbiamo riscoperto la forza riparatrice del codice fraterno.
Un webinar intenso e prezioso. Chi volesse vederlo può farlo iscrivendosi a https://bit.ly/iscrizione_webinar2704" Elvira Zaccagnino direttrice de La Meridiana



https://www.youtube.com/watch?v=6aawY3LG-r4

Un altro momento forte e di ricerca di risposte in giorni grevi anche per gli adulti.

L'editrice La Meridiana ancora una volta si fa promotrice di buone prassi e di condivisione, favorendo sempre la fruizione dell'incontro.

 Il webinar in diretta di ieri sera è reperibile a questo link.

E' stato un momento di verità, ma anche di speranza con Diego Miscioscia psicologo e psicoterapeuta del Minotauro che è stato appunto chiaro e autorevole. Troviamo qui suggerimenti e spunti per aiutare gli adolescenti ad attraversare questo tempo complesso della loro età. 

Da condividere!

Pubblicato da Annamaria Gatti


lunedì 18 aprile 2022

La guerra e i bambini. Ezio Aceti: Quando i tempi sono cattivi servono i buoni... che sappiano parlare correttamente

 

foto di anonimo(grazie!) per dirci che abbiamo bisogno di bellezza e gentilezza in questi giorni difficili

Abbiamo dato da questo blog numerose occasioni per ripensare alle modalità di affrontare con i bambini il tema dolorosissimo dei fatti che ci colpiscono in questi mesi. Ormai questa guerra così vicina (con il covid, le altre guerre,  gli sbarchi, le violenze) è entrata nelle nostre case e nella vita. A noi la responsabilità di tenere nella burrasca "la barra a dritta", in modo che i bambini, già provati in questi due anni, possano avere accanto adulti forti e consapevoli, adulti capaci di usare i comportamenti più opportuni e le parole più corrette. 

Vi rimando per esempio alla registrazione dell'intervento segnalato il 6 aprile su questo blog Come rispondere alle domande di bambine e bambini sulla guerra.

Lo psicologo Ezio Aceti, sempre convincente e capace di grande empatia,  ha già contribuito a riflettere e a chiarire molti aspetti di questo nuovo scenario, sempre riprendendo le risposte idonee ai bisogni psicologici dell'infanzia e nell'ultimo numero cartaceo di Città Nuova (Anno LXVI, n°4 aprile 2022, Roma), periodico mensile dell'editrice omonima, dà un ulteriore contributo, che riporto in sintesi e che ho apprezzato per  la chiarezza e l'efficacia.

Aceti fa notare, come più volte segnalato anche nel blog, riportando dati e ricerche sulle sofferenze psicologiche dei minori, quanto i bambini, i ragazzi soffrano il mal di vivere, a cui diamo diversi nomi: paura, tristezza, rabbia, mancanza di speranza...

Noi tutti pensiamo che, e non solo in questo periodo purtroppo, soprattutto i mezzi di comunicazione, tv in primis,  siano  dannosi per la spettacolarizzazione del dolore e della tragedia. 
"E' un tempo cattivo e occorre proteggere i bambini che da soli non sono in grado di capire...
QUANDO I TEMPI SONO CATTIVI OCCORRONO I BUONI. MA CHI SONO I BUONI? SIAMO NOI SE IMPARIAMO A FARE RICORSO ALLA PAROLA IN MODO CORRETTO..."

"Il nostro parlare" suggerisce lo psicologo,  "deve essere rispettoso dello sviluppo evolutivo e utilizzare modalità che aiutino i bambini a comprendere i loro stati emotivi, a descrivere la realtà, ma anche a fornire indicazioni utili per mantenere alta l'autostima e la voglia di vivere..." 

Ezio Aceti  ci ricorda che "tre sono sono i concetti base che la psicologia suggerisce:
  • l'empatia, cioè descrivere le emozioni che provano,
  • la realtà, cioè dire la verità di quanto succede,
  • il sostegno, cioè offrire modalità concrete per dare un senso a quello che si vive."
Anche se poi ciascun bambino ha bisogno di individualizzare la comunicazione ai suoi livelli e ai suoi bisogni, tenendo conto dei tre concetti enunciati sopra, l'esempio di comunicazione dell'articolo, di cui riporto uno stralcio, è riproponibile nello stile e nei contenuti.

"...Si ha paura... e piangere e avere paura sono cose che non vi piace provare. 
Cosa possiamo fare insieme perchè la malattia, la guerra... finiscano...? 
Qualcuno vi dirà che voi non potete fare nulla perchè siete troppo piccoli, ma non è così. Voi potete dimostrare al mondo che potete essere amici anche se si è diversi... che andare d'accordo non vuol dire avere tutti la stessa idea. E possiamo pregare Dio perchè spinga le persone a capire cosa serve per il bene di tutti..."

Insomma la pace davvero incomincia da ciascuno di noi, testimoni e fonti di rassicurazione per i bambini: una via concreta esiste! per riacquistare forza e coraggio e sicurezza. Poi le numerose iniziative per aiutare e rendere visibile la solidarietà si aggiungono all'elenco delle possibilità di rassicurare e interpretare la realtà. 

Pubblicato da Annamaria Gatti





domenica 17 aprile 2022

Parlare ai bambini della Resurrezione

Resurrezione, rinascita, rivedere la luce dopo il buio.  
Affidiamo questa desiderata nostra rinascita a Colui che non ha tradito l'uomo. 
In questi giorni duri, troviamo e trasmettiamo forza e luce. 
E' compito nostro.

Non abbiamo dubbi di comunicare e far provare ai nostri bambini la resurrezione: loro la comprendono molto meglio di noi, per quel naturale "livello alto" da cui provengono,  verso cui tendono e a cui aspirano prima che noi adulti  spegniamo in loro la Luce e li catapultiamo brutalmente su questa vecchia, amata Terra...

Comunichiamo loro che la morte è stata vinta, che il male è stato sconfitto, che le persone di buona volontà sono serene e nel loro cuore viene conservata "quella" Luce... Che non sono solo parole, ma sono fatti di tutti i giorni. Ci saranno grati per questa forza comunicata e vissuta.

Dal libro "Una mamma di Galilea. Il rosario narrato ai bambini" di Annamaria Gatti ed. Effatà

LA RESURREZIONE DI GESU'

Dio aveva permesso che il suo diletto figlio morisse per salvare tutti gli uomini dal buio del peccato e perché aprissero i loro occhi alla legge e all'amore del Signore. Quanto doveva avere patito nel vedere le sofferenze di Gesù. Ma  all'amore di  Dio tutto è possibile!

Quella mattina presto le donne camminavano silenziose per il sentiero: Gesù era morto ed era stato sepolto nel sepolcro. 
Tutte le speranze erano svanite, la tristezza aveva invaso il loro cuore. Nonostante ciò Maria di Magdala e l'altra Maria  si accingevano a visitare il sepolcro, per affetto e rispetto verso Gesù .
Una preoccupazione le accompagnava e si chiedevano:
“Come potremo spostare la pesante pietra?”
“Forse  qualcuno ci aiuterà...” osservò  alla fine Maria  Maddalena, piena di speranza.

Quando arrivarono però la pietra era già stata fatta rotolare e c'era lì un angelo del Signore, con un vestito candido come la neve. Sembrava che stesse aspettandole.
Lì per lì si spaventarono,  ma l'angelo le tranquillizzò e  disse loro:
“Non abbiate paura, so che cercate Gesù il crocifisso, ma Lui non è più qui.  E' risorto, vi ricordate? L'aveva detto! Venite, venite  a vedere il luogo dove è stato sepolto, vedete? E' vuoto! E poi, presto! Andate ad avvisare i suoi discepoli! Dite loro che ora Gesù  è in Galilea e là lo rivedrete finalmente!”

Le donne partirono subito per avvertire i discepoli della grande novità!

Erano così esultanti e commosse che  non smettevano un momento di parlare dell'angelo e della resurrezione miracolosa di Gesù!

pubblicato da Annamaria Gatti 
foto digilander.libero.it

giovedì 14 aprile 2022

Tenero intermezzo: Mino, un albo per i nostri bambini.

 Recensione  di Annamaria Gatti

 MINO 

di Maria Gianola

                                                            Edizioni Città Nuova, 2022



Mino è un elefantino appena nato, alla ricerca del posto più adatto dove scoprire il mondo e ciò che lo definisce. Un cammino fatto di tavole splendide, dalle sfumature e dai tratti delicati e armonici. Una sorpresa per chi non conosce Maria Gianola e il suo contributo artistico e narrativo. Ma soprattutto un albo che si propone come  un tesoro, ricco di rimandi evocativi. 

Mino si guarda intorno ma non sa niente del mondo...
Non sa perché le nuvole se ne stanno sempre così in alto e non scendono mai a giocare. 
Le nuvole sono fatte per  stare libere nel cielo...

Chissà se  da qualche parte c'è

Un posto fatto apposta per lui
dove addormentarsi cullati e tranquilli...
Dove il buio non fa mai paura.
Mino finirà il suo viaggio nell'abbraccio della mamma, che guarirà freddo e paure, dubbi e misteri. Non sa nulla del mondo l'elefantino, però, volando e mettendosi in gioco, percorre il sentiero, per giungere al porto, al suo porto, sicuro o meno, ma concreto e comunque rassicurante. Lo fa solcando cieli e prati, stagni fioriti,  notti luminose e giorni innevati.  
Evocativa ed essenziale la narrazione fluida e non scontata e, anche in questa ultima uscita della collana I nuovi colori del mondo, l'albo conquista l'anima adulta e la fa vibrare. 
Accompagnare un bambino a rivivere la nascita e l'accoglienza materna, non diventa forse ripensarsi bambino alla ricerca di amore?
Bello poter far circolare la bellezza in questi giorni in cui ripresentarla ha molto senso ed è quello che occorre fare.

 Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
 

mercoledì 6 aprile 2022

Come rispondere alle domande di bambine e bambini sulla guerra. Il link per riascoltare

 



A questo link potrete seguire il webinar di oggi




In tempo di guerra ci sono cose da fare bene. Anzi meglio.
Ad esempio: rispondere alle domande dei bambini e delle bambine sulla guerra. 

Perché i bambini e le bambine sono curiosi ma anche preoccupati. 

Le loro domande su quanto sta accadendo sono legittime, spiazzanti. 
Vorremmo non riceverle ma, quando ce le fanno, abbiamo il compito, come adulti, di trovare e usare le risposte giuste. 
Di imparare a farlo.
Mercoledì 6 aprile alle 18:00, 
Chiara Colombo e Fiorenzo Ferrari 
ci aiuteranno a trovare le parole giuste per non lasciare inevase le domande dei bambini.

Il webinar è gratuito e aperto a famiglie, scuole, docenti educatori, comunità educative, amministratori. 
Sarà possibile rivolgere domande e chiedere consigli. 
Per partecipare basta iscriversi cliccando su
                           Si riceverà il link per seguire in diretta il webinar e partecipare.


domenica 3 aprile 2022

Lieve intermezzo: Viaggio con l'ombrello

 

Autrice Anna Lavatelli

Illustrazione di Anton Gionata Ferrari

Ed. Città Nuova, 2022

Anna Lavatelli, scrittrice ben nota ai bambini, libera la fantasia in questo libro uscito di recente per l’Editrice Città Nuova, con le vivaci illustrazioni di Anton Gionata Ferrari. L'albo si insinua appropriatamente in un tempo difficile, dove cercare motivi di resilienza, virus e guerra esenti. 

I vari lockdown hanno spento la fantasia o i bambini avranno avuto qualcuno che li ha accompagnati ad accendere questa fondamentale abilità? 

Il libro soccorre, con le sue filastrocche, la spenta staticità e può avviare ad utilizzare quelle risorse che l’infanzia aspetta solo che qualcuno liberi, se assopite, e renda operative.

Sembra proprio un discreto, ma concreto gioco quello del protagonista di “Viaggio con l‘ombrello” che in compagnia del gatto sa vedere nell’ombrello,  casualmente trovato, una notevole risorsa per immaginarlo altro. In cosa potrebbe trasformarsi un ombrello? In una canna da pesca paziente e furba? In un elicottero avventuroso? In una spada minacciosa? 

In chissacosa! 

Cielo, foreste, fiumi e sentieri si popolano di creatività infantile, dal  sapore noto anche per l’adulto che legge per i più piccoli: sapore di giochi di anni lontani, quando un oggetto apparentemente insignificante diventava  tutto quel che c’era da diventare. 

E se qualcuno oserà un..."Sai anch'io da piccolo..." Potrebbe sentirsi chiedere: "Eri tu questo bambino?"

Il gioco è fatto dunque!