Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

domenica 24 agosto 2014

Tina e Pedro, il fratellino down: un libro che fa bene.



   La bambina, il cuore e la casa 
                                                 
La bambina, il cuore e la casa

di Maria Teresa Andruetto
Traduzione di Ilide Carmignani
Mondadori
 recensione di Annamaria Gatti
fonte: Città Nuov, Roma,  agosto 2014 

MariaTeresa Andruetto è scrittrice apprezzata, sa narrare con maestria anche ai ragazzi e lo fa con l’abilità di chi lo fa bene anche per gli adulti. 
Perciò questa autrice argentina, con antenati piemontesi, ha ricevuto premi importanti, fra cui l’edizione del Premio Andersen 2012. Ad oggi è finalista per l’edizione del 2014.

Entra nel mondo bambino con la naturalezza e la reverenza  di chi ha sperimentata esperienza umana  del mondo infantile e di quello femminile.

 La storia incede solenne, senza stravolgimenti innaturali:  l’Andruetto solca il mondo della diversità, della separazione e degli affetti familiari, dimostrando con discrezione come questi ultimi siano indispensabili, un anelito bruciante.   
E’ la rivendicazione misurata di Tina, bambina che percorre la storia della sua famiglia così divisa e pur così unita.

Pedro, il fratellino down, vive con la madre. 
La bambina che adora quella mamma lontana, vive con il padre, in un’altra città. Ritrovarsi la domenica non soddisfa il bisogno di famiglia dei due bambini e sarà Tina, affezionatasi a Pedro, a sciorinare le tante domande che affollano le menti bambine quando il cuore cerca la casa vera della propria esistenza.

Riuscirà Tina a riannodare i fili degli abbandoni e dei rifuti?

“…Un giorno crescerà. Raccoglierà un ago da terra e con molto occhio infilerà nella cruna… tutti i fili della sua vita, la storia di sua madre e di sua nonna, e forse la storia della nonna di sua madre. Ne farà un gomitolo con dentro anche l’ultima donna  che abbia abbandonato o è stata abbandonata.”

Un libro che fa bene a tutti. 
Un libro su cui fermarsi a riflettere con i ragazzi che lo leggeranno.

martedì 19 agosto 2014

"Papà, mi compri un gratta e vinci?"




Due ore di autostrada per trovarmi ad un convegno.
Prendo un cappuccino in un grande e affollato bar-pasticceria del luogo.
E' l'ora della colazione con  gli amici, della capatina per comprare le paste del pranzo domenicale.
Molti i tavolini e vario il genere di avventori.
Un giovane padre si alza con i suoi due figli, di circa 7-9 anni, stanno per uscire dal locale, quando il più piccolo chiede:  "Papà, ci compri un "gratta e vinci" ciascuno?"
Guardo attonita il terzetto...
Mi chiedo cosa spinge un bambino a chiedere questo tipo di ..."dono" al suo papà, anzichè le richieste più comuni e di buon senso per un'infanzia in questo decennio liquido... Non dico le richieste più sane, come "vieni con me a fare una partita, mi porti al parco giochi, invitiamo il mio amico a giocare..." Ma almeno...
Quando mi alzo mi accorgo che il bar, oltre la banco delle scommesse e dei giochi... ha anche una intera stanza  con video giochi e  di più...
Mentre esco  individuo  la proprietaria del locale e le parlo della mia sorpresa, delle iniziative riguardo il pericolo  del gioco d'azzardo e le possibilità di interessare un circuito dfferente.
La giovane sindaco che incontro dopo il convegno e a cui espongo la mia dolorosa esperienza (purtroppo neppure  non troppo isolata) al bar del centro, mi informa che l'amministrazione sta cercando di promuovere l'acquisizione di strumenti decisivi per combattere questa che individua come una piaga del territorio: è sconfortata.
Seguo con interesse gli aggiornamenti di Carlo Cefaloni di Città Nuova riguardo il movimento Slot Mob, e so che in campo ci sono forze belle quanto sono feroci le manovre pro gioco d'azzardo. 
 Ma intanto perseveriamo nella battaglia nelle famiglie e nelle scuole: l'informazione, l'esempio soprattutto, e l'educazione sono sempre validi strumenti quotidiani adeguati a prevenire l'abisso.

pubblicato da annamaria
foto da FB Slot Mob Vicenza

giovedì 14 agosto 2014

I bambini chiedono solo pace, pace, pace

 


Un pensiero profondo e accorato: dedicato a tutti i bambini e le loro mamme che in questi giorni nel mondo, infuocato dall'odio e dalle guerre, conoscono il male assoluto e sono costretti a fuggire, a superare la disperazione, forse a morire perchè cristiani o di altre religioni o di diverse etnie.
Il dolore e la partecipazione al loro dolore si trasformi in azioni dirette, in interventi decisi e illuminati.
Intanto tutti lavoriamo perchè i nostri bambini crescano sapendo distinguere nettamente l'odio e l'amore, vengano messi nelle condizioni di capire, comprendere e facciano esperienza di bene.
pubblicato da annamaria
foto dal diario Radio Maria