Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

lunedì 29 ottobre 2018

Bambini adottati a scuola. Un convegno di "formazione", ricco di indicazioni pratiche




Il  convegno di Padova del 27 ottobre, organizzato dal CIAI VENETO in una suggestiva cornice comunale,  ha avuto una buona adesione (oltre 120 i partecipanti) e un'offerta molto qualificata, anche  a giudizio degli intervistati.
Il CIAI (http://www.ciai.it/) ha una  lunga e solida  storia nel  mondo degli aiuti all'infanzia  e, in questo caso, dell'adozione internazionale in particolare, come ricordato dalla Presidente Nazionale Paola Crestani.
La sua presenza in molti Paesi del mondo per proteggere, favorire benessere e inclusione, e il suo ruolo di promotore di buone prassi in un campo decisamente complesso e a tutti i livelli culturali e istituzionali,  ne fa un referente autorevole.
Il CIAI inoltre ha collaborato alla promozione delle "Linee Guida per il diritto allo studio dei minori adottati" http://www.istruzione.it/allegati/2014/prot7443_14_all1.pdf un coraggioso passo che può essere validissimo aiuto alla scuola, già  impegnata su molti fronti nell'accompagnamento degli studenti e alunni con bisogni educativi speciali (BES). 


Immagine incorporata

I presenti,  docenti di ogni ordine e grado di scuola, operatori del settore, psicologi e genitori, hanno visto riconosciute le problematiche, le attese e le buone prassi, anche in uno scambio di esperienze utili a creare sinergie con le istituzioni, gli specialisti e i servizi. 

Si è respirata la vita reale di tutti i giorni, le attese e le sofferenze, i sogni che accompagnano un percorso, difficile ed emozionante, come quelle dell'adozione, per le famiglie e soprattutto per questi bambini. La scuola si inserisce come bellissima opportunità, come un desiderio di normalità e di riscatto dalla sofferenza, dal buio e dalla violenza. Spesso l'inclusione è complessa e va preparata, ci ricordano i relatori, anche con la conoscenza dei fattori, dei punti di forza e di debolezza che caratterizzano questa esperienza radicale, che però è particolare, ogni adozione e ogni bambino adottato è una realtà a sè.

Conoscere poi serve a vivere con serenità anche le difficoltà che sorgono, inevitabilmente, ma che possono diventare, con gli aiuti giusti, opportunità. Non si risolvono tutte le criticità in  brevissimo tempo!  Serve pazienza e competenza, consapevolezza e riferimenti autorevoli: se  il bambino adottato vive una buona esperienza di inclusione,  tutti i bambini di quella classe vivono bene. E anche gli insegnanti.

Apprezzati i vari interventi istituzionali e professionali e vicini alla quotidianità educativa: inclusione, disagio, difficoltà di apprendimento,  interazioni con i servizi territoriali di supporto. A questo proposito si è sottolineato che la Regione Veneto è stata  virtuosa in questo settore, permettendo che l'adozione possa essere seguita per tre anni dall'equipe predisposta nel settore sociale, anzichè un anno, come previsto da legislazione nazionale, garantendo quindi maggiore assistenza e ottenendo risultati  migliori per ragazzi e famiglie. E prevenendo successivi interventi, spesso impegnativi in tutti i sensi, per il ragazzo, per la famiglia e per la comunità

Poter leggere le difficoltà che accompagnano gli insegnanti  dei ragazzi adottati,  è stato assicurarsi che vivere bene l'adozione a scuola... si può! Occorre documentarsi, raccogliere aiuto e riconoscimento che la scuola è davvero un grande dono, un'occasione imperdibile di crescita e di maturazione per tutti.

pubblicato da annamaria gatti
gatti54@yahoo.it

foto di A. Gatti




sabato 20 ottobre 2018

Bambini adottati e scuola. Criticità e prassi. Convegno CIAI

Risultati immagini per l'adozione va a scuola  padova ciai immagini



vedi chiaramente locandina nel sito 
http://www.ciai.it/wp-content/uploads/2018/09/CONVEGNO-SCUOLA-PD-27-OTT-1.pdf

L’adozione va a scuola
L’inserimento scolastico dei bambini adottati raccontato agli insegnanti
L’ingresso a scuola rappresenta per ogni bambino un momento molto importante e delicato.
Per i bambini adottati, che hanno generalmente vissuto esperienze dolorose e una storia difficile, l’inserimento e la frequenza a scuola si arricchiscono di complessità specifiche: spesso, rispetto ai loro coetanei non adottati, possono presentare difficoltà relazionali e di apprendimento. La scuola può dare un significativo contributo nel facilitare l’integrazione ed una crescita armonica. È in questo ambito che i bambini fanno esperienza di un quotidiano confronto che richiede diverse capacità (cognitive, emotive, relazionali), necessarie per assicurare una buona socializzazione con i pari e con gli adulti e la costruzione di rapporti gratificanti.
CIAI, propone quest’occasione di confronto e riflessione sulle difficoltà dell’inserimento e della frequenza scolastica dei bambini e dei ragazzi che hanno alle spalle un percorso di adozione, con particolare attenzione alle buone prassi e alle indicazioni fornite dalle Linee guida del Ministero.
La partecipazione è gratuita previa iscrizione a veneto@ciai.it
Destinatari
Insegnanti e operatori (psicologi, educatori, pedagogisti, neuropsichiatri infantili…)

Sede
Sala Fornace Carotta
Via Siracusa 61, Padova


http://www.ciai.it/wp-content/uploads/2018/09/CONVEGNO-SCUOLA-PD-27-OTT-1.pdf

pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it

domenica 14 ottobre 2018

Regalami un lunedì di speranza


Regalami un lunedì di speranza.
Sono un bambino come tanti.
Guardami negli occhi
e sorridimi. Raccontami 
di un sole che sorge sempre 
e di una nuvola che presto scompare
dietro la scia di un aereo silenzioso.
In un abbraccio tenero e forte
assicurami che sarai qui con me 
quando tornerà il buio.
Regalami un lunedì di speranza.
Pubblicato da Annamaria Gatti
foto di Annamaria

sabato 13 ottobre 2018

Benvenuti in classe! Ma non in mensa. Spiegarlo e viverlo in aula è difficile.

Benvenuto in classe! - Volume 1          Benvenuto in classe! - Volume 2


Come faccio a ignorare quel che sta accadendo?  Li ho scritti io questi libri-schede e relativi cd-rom,  per affiancarmi agli insegnanti e ai bambini, per facilitare l'integrazione e la buona vita insieme, dopo anni di esperienze forti  e  positive.

Ecco: ora, in seguito a particolarissimi provvedimenti comunali, in alcune scuole gli  insegnanti devono spiegare perchè il tuo amico di banco,  figlio di genitori provenienti dal ...mondo, non può mangiare con te a mensa, ma in un'aula a parte.
Dico che è difficile, difficilissimo.
E le linea guida per l'integrazione? E le numerose iniziative vissute  per aiutare tutti i bambini a vivere il reciproco benessere nella vita scolastica? 

Perchè diciamolo: o tutti stanno bene o non sta bene nessuno. 
Studi alla mano.
E dire con Watzlawick che "non si può non comunicare", così come  "non si può non educare" con sguardi, parole, gesti, prassi.... fatti.

E ancora i docenti sono incaricati di fare l'impossibile: bambini, non mangeremo più insieme, anche se vi piaceva in fondo stare insieme... ma faremo di tutto perchè questa bufera passi sopra i nostri cuori e nelle nostre menti senza troppo dolore, senza troppo comunicare che non siamo poi tutti uguali, senza rifiutarci reciprocamente, per  non morire di asfissia emotiva. Ai docenti è affidata  ANCHE l'educazione  dell'intelligenza emotiva  di tutti. Tutti. 

E se alcuni nonni in un video hanno detto le cose gravissime che abbiamo sentito, non ci fate caso, se potete. Sono quattro persone prese così, ne esistono, certo, ma non sono la maggioranza in fondo. Lavoriamo per la pace noi, per una convivenza pacifica, nel rispetto dei diritti dell'uomo e dei bambini.

E ancora questi docenti si aspettano che i genitori li supportino. Ovvio!
Ma sono certa che nella mia bella città di  Lodi, in cui talvolta torno ammirata,  molte famiglie hanno saputo ben mediare questo momento difficile, in attesa di evoluzioni di buon senso. Per una buona scuola, degna di essere tale.

Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it


martedì 2 ottobre 2018

MIRTA SI FIDA, un libro notevole per raccontare l'affido creato dal Servizio ULSS di Bassano Del Grappa



                                                                               Elisabetta Basili             Annamaria Gatti

                                                 TUTTI INSIEME

Un libro raffinato e tenero, bifronte, per raccontare ai bambini e agli adulti l'affido, quando ci sono bambini che chiedono visibilità e aiuto, quando i genitori non ce la fanno... e devono diventare forti, per garantire serenità e buona vita.
Quando occorre far conoscere realtà di servizi territoriali capaci di dare la giusta direzione al desiderio di fare bene e di fare bene ai bambini, il nostro futuro!
Quando I CARE, non è uno slogan, ma un progetto di vita che pare ad oggi l'unico in grado di salvarci dal nulla.
Un libro dell'ULSS 7 di Bassano Del Grappa, Vicenza, un libro nato dal team meraviglioso del Servizio Affidi in collaborazione con Elisabetta Basili, illustratrice e ideatrice della storia, con i testi di Annamaria Gatti. Sono felice di aver condiviso questa splendida avventura, che spero arrivi a tutte le ULSS nazionali!

MIRTA SI FIDA
e...
LA FAMIGLIA BOTTONI UNA FAMIGLIA ACCOGLIENTE

Un delicatissimo volume. L'isola del nonno: fantasia, affetti, allegria! E il nonno se ne va.

Ripropongo questo volume alla vostra attenzione, perchè di pregio contenutistico e illustrativo.
Uscito nel 2016, si conferma di valore. Da leggere in compagnia.

                                isola-del-nonno
 “L’isola del nonno ha riportato nelle librerie  quel Benji Davies  autore-illustratore-regista  che fa incetta di premi, anche per la Giralangolo, di cui conosciamo “La balena della tempesta” e “Sulla collina”, per averli già recensiti  con convinzione. 

Anche questo volume ci riporta in punta di piedi nel mondo bambino, dove il confine fra realtà e fantasia non esiste, ma tutto scorre sui binari dell’empatia e degli affetti : quando il nonno di Syd se ne va con una nave ormeggiata sul tetto, il nipotino, invitato a seguirlo, lo accompagna in un’isola lussureggiante e piena di allegria, come il nonno. 
Sarà un’occasione di divertimento assoluto! 

Gli costerà lasciarlo in quel paradiso terrestre, ma avrà a cuore la sua felicità e lo lascerà andare. La morte, per i bambini amati come Syd, ha il senso di una cammino bello altrove? 

Non è difficile cogliere il messaggio delicatamente offerto: ogni dono, ogni gesto d’amore, ogni sguardo buono del nonno resta e ti accompagna, anche quando non ti sta più accanto, con la solita allegria e fantasia, da non perdere mai!