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martedì 31 marzo 2020

Vivere il presente ai tempi del covid 19: come vive un figlio questo tempo sospeso?

L'amica e collega Paola Canna ci aiuta a dare una risposta a questa domanda. Ed ecco: l'attenzione e l'accoglienza  del  figlio dona un'occasione di profonda condivisione, un momento altamente educativo.

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Vivere il presente
Oggi viviamo momenti di incertezza e di preoccupazione per il futuro, di paura, perfino di angoscia. 
Come vive un figlio questo tempo sospeso? Come stargli vicino in questa quotidianità “sempre uguale”? Cosa trasmettergli di questa esperienza tragica dell’umanità?

I moderni approcci di psicoterapia e le attuali teorie di meditazione suggeriscono di vivere il presente della vita, di stare nel “qui e ora” (hic et nunc) delle situazioni come metodo per raggiungere la piena consapevolezza di sé e una crescita sempre nuova.

Ma cosa significa vivere il “qui e ora“ della vita? Come vivere dentro a un presente così amaro e doloroso?

“Mentre mi sto concedendo una pausa, leggendo articoli interessanti, un figlio mi chiede aiuto per un compito scolastico. Con fatica mi stacco dalle mie letture e dalle riflessioni in cui sono immersa. Lo raggiungo. Mi siedo accanto a lui. Ascolto la sua richiesta. L’espressione svogliata e la posizione accasciata del suo corpo mi trasmette un senso di noia e di scoraggiamento, come dicesse: «Perché devo fare una cosa così faticosa? Chi me lo fa fare? E poi, a cosa mai servirà?». 

In altre circostanze quell'atteggiamento demotivato mi avrebbe molto irritata, oggi, resto lì, con lui. I suoi dubbi diventano miei: lo capisco! Penso a un modo per tirarlo su: e mi viene da fare qualche battuta che lo faccia ridere. Inizio a costruire un testo che lui continua con entusiasmo, tanto che lo leggerà con orgoglio la sera al papà. Trascorriamo quasi un’ora insieme. Non sento di aver perso il mio tempo libero, già molto sacrificato: piuttosto, mi scopro fortunata per quella splendida occasione di poter stare serenamente con questo mio figlio adolescente. Alla fine mi rimangono i suoi dubbi autentici, che diventano per me riflessioni importanti sul senso del fare le cose”.

«La vita non è fatta che di attimi presenti - affermava Chiara Lubich - e valgono quelli, per chi vuole operare qualcosa. È il presente che conta, il momento che fugge, che per me, per te, per noi, deve essere colto al volo e vissuto bene, fino in fondo …» (Ogni momento è un dono, 2001).

Oggi che il tempo si è fermato e tutti noi ci troviamo “bloccati” in esso, vorremmo sfuggirvi, rifiutarlo e rimaniamo con l’amara sensazione di perdita dei nostri programmi, delle nostre aspettative, dei nostri bellissimi desideri. Possiamo invece decidere di viverlo diversamente, in modo attivo, se riusciamo ad ascoltare e ad usare tutti i nostri sensi (emozioni, pensieri, parole, gesti) per entrare dentro alle esperienze e ai fatti che ci capitano ogni giorno.

Questo “esercizio”, di vivere il presente, ci sarà di aiuto per accettare e attraversare questo oggi, fino a scoprirne la “profondità” che altrimenti andrebbe perduta. E allora potremo insegnare ai nostri figli, senza troppe parole, come davvero è possibile vivere la Vita con sguardo positivo e fiducioso.
                                                                         Paola Canna 


pubblicato da Annamaria Gatti
foto da: travel 365

2 commenti:

  1. grazie! … mentre ci "concediamo di vivere" il "qui e ora", riusciamo a far arrivare ai ns figli, agli altri , «… senza troppe parole, come davvero è possibile vivere la Vita con sguardo positivo e fiducioso»! Bello. Una sfida. Una possibilità, a portata di mano, ora. senza troppe parole. grazie

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