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sabato 21 marzo 2020

Messaggio di Manuela agli studenti al tempo del C19



Come vive una ragazza questi giorni?
"Non è semplice questo tempo" ci fa notare Manuela,  studentessa di prima liceo a Padova, "sono spesso connessa, in contatto con insegnanti e amici. 
Si attende che passi questo periodo,  che pensavamo breve e che invece si prolunga.
Si studia, vivendo il disagio di non essere insieme e in relazione. 
I tempi in casa sono più rilassati è vero e io finalmente mi dedico ad alcune attività che mi interessano, come il disegno e l'esercizio fisico, poi  mi piace  anche fare progetti e sistemare le cose che mi circondano. Con mia madre per esempio sto preparando un album di foto....  
Un altro aspetto è la vita famigliare: quante cose ora non mi sfuggono e quanti doni mi accorgo di avere  e di poter donare, al di là della normale routine.

Mi metto in contatto con amiche e amici, ci raccontiamo di noi.

Non parliamo tanto di questo virus, facciamo tutti quello che si deve fare.

Se posso mandare un messaggio ai miei coetanei direi che questo è un momento buono per conoscersi meglio in casa con i propri famigliari, con i quali ormai di solito condividiamo pochi momenti e dai quali ci distacchiamo perchè amiamo la nostra indipendenza. 


Poi mi viene da dire anche che sarebbe bello mantenere i rapporti con tutti i compagni e avere attenzione per quelli che forse in questi giorni hanno più difficoltà, insomma mettere un po' da parte il me... per dare spazio all'altro, ascoltandolo, condividendo anche solo timori e preoccupazioni, ma anche momenti di risate insieme. 


C'è sempre a scuola qualcuno di timido o riservato che non ti farebbe mai una telefonata o una video chiamata. 

E poi dobbiamo anche noi capire cosa provano gli altri... magari hanno qualche parente o famigliare malato... e vivono questi giorni con angoscia e ansia. Possiamo fare noi la differenza! 

Anch'io  ogni giorno  voglio fare io la differenza  e perciò  "scelgo" qualcuno a cui stare vicino".

Brava Manuela!   Un messaggio  anche per gli adulti.
Ecco una buona abitudine di questa quarantena forzata: 
chiamare, condividere, non far sentire solo nessuno, andare al di là dei pregiudizi o dei risentimenti... riallacciare rapporti che la fretta ha congelato.
Poi aprire gli occhi sui bisogni vicini, qualche anziano solo, dirottare gli aiuti là dove capiamo ci sono necessità. E' il momento di rispettare le regole, assolutamente, ma di aprire il cuore.


pubblicato da Annamaria Gatti
foto di Manuela

3 commenti:

  1. «… finalmente mi dedico ad alcune attività che mi interessano … quanti doni mi accorgo di avere e di poter donare, al di là della normale routine … mi metto in contatto con amiche e amici … possiamo fare noi la differenza!» |> poche pennellate, colori diversi, per vivere in modo speciale un tempo speciale: una bella sfida, per noi e per chi ci sta vicino! grazie Manuela. ci proverò anch'io!

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  2. «… mi metto in contatto con amiche e amici … ogni giorno voglio fare io la differenza e perciò "scelgo" qualcuno a cui stare vicino" …» una bella sfida: fare la differenza. grazie manuela!

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  3. Riflessioni eccezionali brava Manu

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