L'emergenza è sempre più pressante e va in compagnia con la gravità immane di contagi.
Stiamo combattendo una guerra.
In questa guerra ci sono i bambini. Anche quelli che non hanno computer o tablet e neppure connessione, nè giardino o cortile.
Che ci guardano e chiedono anche muti le ragioni di tanti stravolgimenti.
Siamo i loro punti fermi, le loro certezze. Siamo la loro scuola, questo tempo è la scuola più importante ora. Stiamo molto attenti a veicolare saggezza e fiducia, onestà e rispetto, responsabilità e comprensione.
Prendiamo nota di tutti i gesti e i messaggi di amore, cura, attenzione, condivisione... che in questi giorni facciamo o ci toccano e ci fanno bene, ci fanno sentire un po' più umani, anche nelle nostre città e nei nostri quartieri. Raccontiamoli.
Apriamo gli occhi e il cuore per vedere davvero la vita, senza dimenticare mai un minuto chi sta sacrificando tutto, e dico tutto, per far il proprio dovere. E anche di più.
pubblicato da Annamaria
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