A te, a voi questa favola...Perchè questa è un'esperienza incredibilmente bella.
Credici, piccolo bambino, promosso a fratello maggiore!
E se qualche volta è difficile, perchè ti senti in pericolo e temi di perdere mamma, perchè questa novità che hai aspettato tanto è più grande e strarodinaria di quel che ti aspettavi, stai certo: è la vita buona che ti aiuta a crescere.
Stai sicuro che mamma e papà sono tuoi alleati e compagni in questo cammino nuovo e che, anche se qualche volta osservi con un po' di sorpresa questo stravolgimento della tua vita, l'amore loro cresce sempre di più e ti confermano che tu sei e diventi sempre un capolavoro.
ASPETTANDO SORELLINA
favola di Annamaria Gatti
illustrazione di Eleonora Moretti
fonte: Città Nuova, giugno 2018
Tommy è molto orgoglioso di poter dire ai suoi amici della
scuola: “Tra poco nasce per me una sorellina!”
“Io ho un fratellino più piccolo appena nato e dorme sempre”
aggiunge Luca.
“Ah beh…” informa Irene, “io invece ho due fratelli gemelli e hanno sempre fame.”
Tommy è proprio curioso: com’è questa sorellina che sta
aspettando? Con tanti capelli e gli occhi scuri? Pensa: chissà se le piace fare
i tuffi in piscina o ascoltare le storie di pirati e di cavalieri? Forse a lei
piacerà giocare anche a costruzioni o a
“mamma casetta”, pensava Tommy.
Ora la mamma si sta riposando e Tommy pian piano si avvicina
al divano:
“Ehi sorellina! Come ti va oggi? Oggi in compagnia di Gigi,
ho costruito la savana con tutti gli animali!”
Qualche movimento aveva annunciato che sì, sorellina era
sveglia, e stava piroettando nella
pancia ormai grande della mamma.
“Mamma…” aveva chiesto Tommy, “lei mi sente vero? E riconosce
la mia voce!”
“Sì, sorellina ti sente e ha già imparato che tu sei il suo
fratellino: sente quando parli, ridi, piangi e …ops!... quando urli, perché
vuoi fare qualcosa che non si può!”
“Oh oh… sorellina non farci caso. Io ti aspetto per giocare,
ti insegnerò molte cose, anzi tantissime!
Poi ti difenderò sempre.”
“Meno male ci sei tu” aveva sospirato la mamma, “lei è
proprio una bambina fortunata!”
Un’altra capriola e mamma aveva sorriso. “Lei è d’accordo!”
“Sbrigati sorellina ad arrivare, qui ormai fa caldo, il sole illumina
le ortensie e le rose del giardino e il
buio viene che è quasi l’ora di andarsene a dormire. Senti le onde del mare che
sciacquano la spiaggia e il fringuello che canta? Lo sente anche lei, vero mamma?”
Ma all’improvviso un turbine aveva scosso la tranquilla aria
di casa: sorellina era sobbalzata e aveva fatto molte altre capriole.
Cosa era accaduto? Nulla di importante: era entrato papà che,
con il suo vocione da baritono, salutando come il vecchio pirata Barbanera,
aveva risvegliato tutti.
“CO-SA FA LA MIA CIUR-MA? DO-VE SO-NO
I MIEI TRE
TE-SO-RI NA-SCO-STI?”
“Papà, la ciurma stava aspettando i tuoi ordini” aveva
risposto Tommy, brandendo un binocolo di
cartone e plastica colorata. “Ma cosa farà sorellina quando nascerà? Le faremo
vedere il mare, le onde le ha già sentite e anche il vento che soffia da est e
i miei ordini: sono io il suo capitano!”
Sorellina non dava cenni di risposta e Tommy cominciava a preoccuparsi. Ma la mamma aveva spiegato che sorellina ora aveva bisogno di riposare e se ne stava placida a dormire, sognando avventure e il momento di tarda primavera in cui avrebbe finalmente visto brillare gli occhi di Tommy, il suo fratellino. E nel sonno sorellina aveva sorriso, succhiandosi il pollice.
Nessun commento:
Posta un commento