Una bella commozione essere in Piazza San Pietro durante la canonizzazione di una coppia di genitori. Uno sente che la santità non è poi così lontana, anche se effettivamente le difficoltà attraversate da Luigi e Zelia Martin sono state tante e di valore eroico in alcuni tratti.
Lei merlettaia, conduceva un laboratorio con operaie che trattava come figlie, lui orologiaio, vicino all'attività della moglie, che aiutava nella gestione e nei contatti lavorativi.
Nove figli, di cui solo cinque sopravvissute e tutte religiose, una figlia morta a 24 anni, Santa e Dottore della Chiesa: "genitori santi che generano santi" dicevano di loro.
Tempo fa parlare di santi era varcare una
soglia arcana, forse irraggiungibile dai
comuni cristiani, che dovevano fare i conti con
le difficoltà quotidiane ad
incarnare gli ideali di bontà e di eroicità. Cosa c’era di santo ed eroico in una madre
che si dedicava ai figli e al lavoro? O di un padre fedele alla propria
famiglia e tenace nell’educare i propri figli?
Negli anni abbiamo sperimentato nella
Chiesa la vicinanza di venerabili e beati sempre più “normali”, e più sono vissuti in prossimità dei nostri anni,
più ci sembra che la santità sia accessibile e accanto alle vite di ciascuno di
noi.
E ci siamo innamorarati di questa vita buona.
Ci piace questa chiesa che esalta le virtù
di madri e padri, di gente semplice, che ha saputo fare cose vere, attente agli
altri, con umiltà, con le difficoltà e gli ostacoli di sempre. Ma che ha saputo
tenere fede alla chiamata alla vita in Dio.
Santa Teresa, Dottore della Chiesa, è cresciuta
in quella famiglia, ha
respirato amore, affetto, cura, pur perdendo la mamma a 4 anni, e poi seguita
con grande dedizione dal padre. Vale la pena conoscere le vicende di questa famiglia
particolarissima, dove la coppia ha vissuto un grande amore, con gli occhi e il
cuore fissi in Gesù, che tutto valorizza, acquieta, dirime, salva e rende
liberi da possesso e da egoismo.
Zelia scriveva al proprio fratello: Io sono sempre felicissima con Luigi, egli mi rende la vita molto dolce. E' veramente santo io marito. Ne auguro uno come lui a ogni donna".
E anche Luigi quando le scriveva terminava la lettera con questa frase: "Il tuo marito e vero amico, che ti ama più della vita".
La preghiera insegnata da Zelia alle figlie e che ha accompagnato Teresa fin da piccola era semplice e grande nello tesso tempo:
"Mio Dio ti offro il mio cuore, prendilo se vuoi, in modo che nessun altro lo possegga, ma soltanto Tu mio buon Gesù".
C'è speranza che i nostri figli respirino un clima di pace e di serenità in famiglia, perchè il nostro sguardo è fisso là dove sta la vera gioia.
Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
Ill. Lo stendardo della canonizzazione in Piazza San Pietro il 18 ottobre 2015
Zelia scriveva al proprio fratello: Io sono sempre felicissima con Luigi, egli mi rende la vita molto dolce. E' veramente santo io marito. Ne auguro uno come lui a ogni donna".
E anche Luigi quando le scriveva terminava la lettera con questa frase: "Il tuo marito e vero amico, che ti ama più della vita".
La preghiera insegnata da Zelia alle figlie e che ha accompagnato Teresa fin da piccola era semplice e grande nello tesso tempo:
"Mio Dio ti offro il mio cuore, prendilo se vuoi, in modo che nessun altro lo possegga, ma soltanto Tu mio buon Gesù".
C'è speranza che i nostri figli respirino un clima di pace e di serenità in famiglia, perchè il nostro sguardo è fisso là dove sta la vera gioia.
Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
Ill. Lo stendardo della canonizzazione in Piazza San Pietro il 18 ottobre 2015
Il disegno di Dio su ciascuno di noi è davvero sorprendente. Mi viene questo pensiero ripensando alla vita di questi due santi.
RispondiEliminaCiao
sinforosa