C'è speranza per i Charlie Brown del mondo.
Snoopy and friends-Il film dei Peanuts appena uscito nelle sale, ci riporta nel mondo un po’
magico, eppur così vicino alla quotidianità,
dei personaggi di Charles Schulz, papà di Linus e Charlie Brown e dell’esilarante bracchetto Snoopy.
L’animazione
è nata grazie all’idea del figlio Craig,
con la collaborazione del proprio figlio e nipote di Charles, lo sceneggiatore
Bryan, e la regia di Steve Martino.
Un
film per bambini? Anche.
Scrivo
volentieri che raccomando questo film a tutti, proprio tutti, perché le vicende
di questa curatissima animazione conducono per mano chiunque a riprendersi
l’idea, semmai l’avesse persa, che le belle persone si riscattano. E i Peanuts
lo fanno con grazia, tenerezza e solida filosofia di vita. Schulz, morto nel
2000, sarebbe stato soddisfatto di questa produzione, assolutamente rispettosa,
nel segno grafico e nel contenuto, della sua opera.
Noi
adulti non ce lo nascondiamo: ci piacciono le strisce di Schulz, ci sono sempre
piaciute. A turno ci siamo sentiti Snoopy, Linus, Lucy, Piperita Patty o Charlie…
e avremmo desiderato trovare amici così simpatici, intriganti, severi, determinati,
pasticcioni, feroci, bonari come i Peanuts… Quello che ci affascinava poi era
l’assenza degli adulti nelle strisce e nelle animazioni, e ammiravamo l’ingenua
(finta) saggezza in fondo delle battute.
I
loro problemi sono le metafore della vita anche nel film, che, da psicologa, vedrei
bene utilizzato anche per discutere e far ripensare ai ragazzini che
eternamente si sentono inadeguati, perdenti come il nostro Charlie Brown, ma
capaci di generosi gesti di attenzione per gli altri, di tenacia nel trafficare
i talenti, pur nella sconfitta, senza farsi prendere dallo scoraggiamento,
sinceri, umili nell’ascolto del
consiglio di un amico.
E’
quello che farà il nostro eroe, quando saprà accettare il suggerimento di Linus
e scoprirà che la ragazzina dai capelli rossi di cui si è innamorato non lo ha
scelto come compagno di penna per pietà, ma per aver riconosciuto in lui davvero
una “bella persona”. Alla faccia di tutti bulli del pianeta…
Riscatto,
consapevolezza, valorizzazione degli ideali alti, conforto che la scelta più
onesta è sempre da perseguire, anche nel bel mezzo di una società che esalta la
furbizia e l’arrivismo.
Ragazzi!
C’è materia di educazione affettiva e prosociale in questo prodotto Peanuts! Perché
non servirsene nelle scuole o nei percorsi educativi?
Non
vi svelo poi l’epopea di Snoopy, storia agile e parallela, nella sua eterna battaglia immaginaria contro
il fatidico barone rosso per la salvezza dell’eroina dei cieli… Il beagle,
vincitore in simpatia, con la sua inconfondibile cuccia-bombardiere, con
l’attaccamento perenne a quello sfortunato, ma tanto amato e acclamato Charlie
Brown!
Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
Ill. C. Schulz
Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
Ill. C. Schulz
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