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rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

mercoledì 10 settembre 2014

Sei insegnante di scuola primaria? Una storia 1

 


Riproposta su richiesta la storia    


   
                      "Il trionfo di Roby e Zainetto"
di A. Gatti
fonte  "Città Nuova"
foto focus junio.it 
Buon lavoro!


Io sono Zainetto, uno zaino da scuola qualsiasi perchè non sono “firmato” e non porto stampati  gli eroi della TV. Però sono SIMPATICO e ho sempre pensato che, se qualcuno mi avesse comprato, non se ne sarebbe mai pentito… Soprattutto dopo aver scoperto che so farmi delle belle risatine e so raccontare filastrocche.
Così, quando un giorno una mamma mi ha acquistato per Robi, il suo bambino, ho capito che era giunto il mio momento di gloria.
Robi non era molto entusiasta di me, ma il primo giorno di scuola ero là, sulle sue spalle. Il mio bambino se ne stava in un angolo perché non conosceva nessuno: era in prima elementare!
C’erano  gli altri bambini, con i loro zaini famosi e se li scambiavano per vederli meglio. Anch’io facevo la mia bella figura, ma nessuno  mi badava e nessuno voleva fare lo scambio con me: non ero uno zaino famoso del mestiere!
“Ehi, Robi!  Ti andrebbe di fare amicizia con qualcuno?” ho sussurrato.
Si è girato a destra e a sinistra. Poi mi ha scaricato a terra  e mi ha osservato per bene senza rispondermi; allora gli ho chiesto:
“Sei un tipo timido?”
Mi ha risposto:
“Sì.”  E basta.
Così ho commentato :
“E’ normale, succede a un sacco di persone…e di zaini!!!”
Allora mi è scappata una risatina… e ha SORRISO anche lui!
Siamo entrati in aula. Non ero mai stato in una classe, appeso a un banco. Le cose che mi sono piaciute di più sono state la zainetta blu con i fiocchi rossi e bianchi del  banco vicino  e la voce della maestra.
La maestra si è avvicinata a Robi e lo ha accarezzato sulla testa.
“Io sono Tina e tu?”     
“…Robi…” ha risposto, dopo un bel po’. 
Io ho tirato un sospiro di sollievo un po’ rumoroso e lui mi ha guardato preoccupato.
Il giorno dopo la maestra Tina gli ha chiesto:
“Quanti anni hai?”
Non riusciva a risponderle. Io pensavo: DAI ROBI, DIGLIELO! Ma lui mi guardava come per dirmi: mi vergogno, ho ancora solo cinque anni, gli altri ne avranno già sei!!!
Così sono “partito” io, con una delle mie filastrocche inventate lì per lì:
                                Io so che cinque sono le dita
                                e cinque gli anni della mia vita…
                                UN coniglietto appena nato
                                oggi il nonno mi ha portato.
                                DUE farfalle multicolori
                                dalla mia siepe saltano fuori.
                                TRE cuccioletti ho cercato per te
                                che sei un vero amico per me.
                                QUATTRO cavalli portati dal vento
                                ecco galoppano, sono un portento!
                                Li sto a guardare , vanno lontano
                                ed io intanto mi guardo la mano…
                                Io  so che CINQUE sono le dita
                                e cinque gli anni della mia vita…
                                Come i cavalli galoppo anch’io
                                verso il futuro che voglio io!
“Ohhhhhhhhh!” sono esplosi gli altri bambini.
“Robi, hai uno zaino incredibile!” ha esclamato la maestra. Forse pensava che io fossi accessoriato di registratore, come alcuni pupazzi che parlano…
In un attimo tutti si sono accoccolati intorno a Robi, che era rosso rosso, ma gli brillavano gli occhi.
Sapevo che avrebbe funzionato! Infatti Robi, dopo poco, ha incominciato a raccontare:
“Sì, ho cinque anni. A Natale ne compirò sei… Questo è Zainetto. Me l’ha comprato la mamma. E’ il mio zaino preferito…” poi rivolto alla maestra “…sai che SONO CONTENTO di essere a scuola?!”
Tina, soddisfatta, gli ha chiesto il permesso  di “studiarmi” e mi ha rivoltato di qua e di là per trovare il mio segreto, finchè:
“Ma cosa c’è dentro questo… Zainetto?”
Niente, non c’era niente. Chi spiegherà ai grandi che basta un po’ di fantasia per cambiare le cose?
Forse, ho pensato, dovevo aiutarla… con un’altra “filastrocchetta”:
                                    Questa mattina nello zainetto
                                     sai tu che cosa ci metto?
                                     Non i quaderni e l’astuccio firmato,
                                     né per merenda il cioccolato.
                                     Prova a guardare con attenzione,
                                     vi troverai forse un pallone?
                                     Quel che mi serve per questa avventura
                                     sarà per te novità sicura:
                                     un fascio lucente di FANTASIA,
                                     un pizzico o più di ALLEGRIA,
                                     tanta AMICIZIA da regalare
                                     e tanta VOGLIA di IMPARARE!
E giù un battere di mani: tutti i bambini erano intorno a Robi, che si guardava attorno ancora incredulo, ma raggiante. Il più grande dell’ultimo banco gli ha  buttato un braccio al collo e la biondina davanti gli ha regalato  una matita “magica”.
Quando Robi ed io siamo usciti trionfanti da scuola, eravamo circondati da tutti i compagni di classe…  Forse c’erano anche gli altri zaini… ma NON ME LO RICORDO!
 Adesso che l’anno e incominciato da un po’, posso proprio essere contento: io e Roby abbiamo un sacco di amici e la maestra Tina dice che impareremo a scrivere bene molto presto... prima o poi.







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