Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

mercoledì 17 settembre 2014

Primi giorno in classe prima

   
                  

Ciao, 
             sono un bambino di sei anni compiuti  e faccio la prima classe. 
Non ho ancora imparato che si dice "frequento" la prima classe... E' un modo di dire che mi sta scomodo.
E' passato ormai qualche giorno e devo dire che è stato bello incominciare. 
Non mi pesa tanto alzarmi, vestirmi e  prepararmi per uscire. 
L'unica cosa che vorrei è avere qui con me mamma e papà sempre al mattino per fare colazione insieme: deve essere bellissimo...
Mamma mi mette lo zaino sulle spalle e io vado a scuola e mi sento importante! Lei dice che devo diventare forte: per questo non me lo porta lei , lo zaino... E vuole che mi allaccio da solo le scarpe. Sono molto fiero della mia mamma! E lei di me, lo so!
Comunque quando arrivo le maestre sono sempre sorridenti. 
E questo mi piace molto. 
Una volta ho sentito dire che non sarà  sempre facile per loro accogliere così i bambini, perchè anche le maestre hanno le loro patate bollenti (mangeranno solo patate? o cosa vuol dire?) 
Mi piace l'intervallo: si gioca in cortile, ma mi piacciono anche altre cose che prendo molto sul serio. 
Ho tre maestre e un maestro: niente male! Cambio visi e classe, per seguire le lezioni. Papà mi ha detto che fanno così anche all'università. 
Mi piacciono tutte le materie, ma preferisco andare in palestra e ascoltare storie. 
Non mi piace incollare le schede: meno male le mie maestre  ne usano poche! Dicono che la scuola non è una scheda, che bisogna scrivere e disegnare, pensare molto ed essere felici delle nostre pagine costruite da soli, anche se facciamo meno cose e  secondo me hanno ragione!
Le maestre dicono anche che non importa se uno non scrive benissimo o fa qualche pasticcio: l'importante è che comprenda, si  corregga e partecipi alla lezione, abbia curiosità e voglia di imparare. E sia felice. Poi le cose matureranno, dicono. 
E se lo dicono loro vuol dire che è vero, dice la mamma che ha molta fiducia nelle maestre.
Questa cosa della felicità mi fa un po' pensare. Vorrei che tutti siano felici.
Però devo dire che mi piace quando lavoriamo, coltiviamo, ritagliamo, incolliamo, modelliamo e costruiamo! Impareremo anche a nuotare in piscina: io però sono già capace e potrò mostrare al mio amico Andrea che sono come  un piccolo delfino!
Andrea potrà stare in acqua comodo comodo, su un materassino. Andrea non può camminare, però per noi è l'amico migliore che ci sia. 
Adesso vado, la maestra ci porta in palestra: la mia scuola preferita! Andrea ride un sacco in palestra, si diverte e anch'io. Tutti si divertono a stare insieme.
Ah! Dimenticavo di dirvi che qui mi insegnano a  leggere e scrivere... Vi farò sapere qualcosa di questa nuova avventura.

pubblicato da Annamaria
Illustrazione di Laura Cortini 
da:  "Uffabaruffa come sei buffa! Una fiaba per conoscersi ed essere felici" ,  Annamaria Gatti, la meridiana Editrice, Molfetta, 2022

2 commenti:

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  2. vorrei essere una farfalla per ascoltare tutto quello che dicono i bambini, forse anche una stellina per scoprire quello che pensano... i bambini!
    annamaria

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