Una favola per raccontarti quanto vale un nonno.
recensione di Annamaria Gatti
font: e "Città Nuova" n° 10 settembre 2014
La scrittrice Lorenza Farina raccoglie in questa
favola, già premiata nel 2009, molte delle ragioni per cui ama il suo lavoro di
bibliotecaria: narrare è rispondere al bisogno di ciascuno di vedere la vita
con occhi incantati e quindi più veri, scoprire cosa può accadere dietro un
arcobaleno, un colpo di vento o un lampo… E la natura fra queste pagine, illustrate
con fantasia innovativa da Manuela Simoncelli,
sussurra nel fare da strada e da compagna del cammino.
Il guerriero è un fiero albero raccontafavole che,
dopo aver soddisfatto il bisogno di “favolare” di tanti amici, giunto nell’inverno della vita, perde la
capacità di raccontare. Non c’è più memoria, né voce… solo immobilità
silenziosa e cupa.
L’inverno però si trasforma per
l’antico guerriero, quando le storie ritornano nel racconto di tutti coloro che
le hanno ascoltate e lo consolano, lo accompagnano ignaro, ma sereno. E’ la
risposta saggia e generosa di chi ha dato e ha regalato e, nel momento
dell’assenza, trova chi gli porge la culla per consegnarsi alla vita.
L’autrice ci accompagna con una
suggestiva similitudine a considerare il bisogno di favole/attenzione per
coloro che dopo aver dato tanto e tutto, trovano nella memoria e nello sguardo
benevolo altrui il sapore del rispetto e della solidarietà
umana.
Un libro da capire e da proporre
anche per una educazione al rispetto e alla valorizzazione degli anziani, alla
scoperta della lettura dei messaggi
della vita.
Un coraggioso progetto editoriale
di Lineadaria, piccola editrice biellese, che così si distingue nello scaffale
della letteratura per ragazzi.
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