Si trascorre molto tempo insieme in questi giorni di vacanza, forse anche di ferie, per i genitori. Scuola chiusa e non solo, attività sportive, culturali... asili nido e nonni a riposo.
Amici da incontrare, esperienze indimenticabili per coloro che sono in viaggio o che vivono con mamma e papà realtà alternative di condivisione, tanto per vedere al di là del proprio nasino e scoprire che ci sono bambini che ci donano molto senza possedere nulla e per i quali si può rinunciare saggiamente a qualche dono.
Sono i momenti del so-stare e del gioco insieme, genitori - figli, attimi che valgono oro per la vita e che rimangono impressi, che educano e fanno bene a tutti, genitori e bambini.
Come è accaduto a...
Mario, così lo chiameremo, ha una situazione difficile da portare per i suoi pochi anni. Mamma non c'è. Quando disegna, traccia con molta abilità i giochi condivisi con il padre, magari sempre quelli, con mille sfumature diverse sia nelle forme, sia nel colore. Mario dà un messaggio importante, da leggere!
Mario ama il padre, che non ha molto tempo da dedicargli, ma che ha imparato a giocarselo tutto per stare insieme. Prima gli sembrava ovvio e naturale, preso dai suoi problemi, fare altro, si sentiva un po' inadeguato per quel figlio sensibile.
Giocare con Mario (tre "lunghe" volte al giorno prima di pranzo, prima e dopo cena) lo ha reso un papà più consapevole e assolutamente creat-tivo. Mario è diventato più sicuro e capace di raccontarsi finalmente! Anche a scuola può spiegare gli incredibili giochi che fa con il papà e viene ammirato per questo.
Il padre intanto ha scoperto risorse assopite, un'immagine di sè paterna molto più positiva, ha visto sotto una luce nuova i suoi problemi e le forze per affrontarli. Insomma, il gioco con i bambini fa bene!
Pubblicato da Annamaria Gattifoto da forumsolidarieta.it
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