Riprendiamo un articolo, di quelli che potrrebbero sembrare piccoli di fronte al grande mare del male che opprime i nostri giorni. Eppure è proprio per questa tenace forza della testimonianza che possiamo donare a tutti, e ai bambini in particolare, ciò che di più importante abbiamo: la continua lotta per la pace, per il rispetto di ogni uomo. E per questo occorrono tantissime gocce di impegno, di coerenza. Lo hanno fatto in Trentino, per esempio, come in altre scuole italiane in questo inizio burrascoso e per nulla sereno.
Abbiamo chiesto di dare visibiltà a questa esperienza e pubblichiamo l'articolo di Umberto Caldonazzi, apparso su L'Adige il 19 settembre.
PACE, I
BAMBINI CI METTONO LA FACCIA
La scuola rinnova l'impegno per un mondo migliore
CIVEZZANO
– Andando in visita alla scuola primaria (elementare) di Civezzano, invitati a documentare
e, eventualmente, dare risalto alle gioiose fatiche promosse dal centinaio di
scolari nel proporre e promuovere «La pace comincia da me e noi ci mettiamo la
faccia!», ricordiamo con piacere e ammirazione, come gli stessi alunni –
assieme ai più grandicelli della secondaria (medie) e gli altri plessi
dell’Istituto comprensivo di Civezzano, giusto qualche mese addietro – coronando
la chiusura dell’anno scolastico 2023-’24, nel mese di giugno – avevano a
esibire l’entusiasmo con il quale avevano organizzato la «Corsa contro la fame»
che aveva prodotto la raccolta di 16.760 euro. Somma che, attraverso «Azione
contro la fame» andava in beneficio a salvare la vita di 599 bambini malnutriti
del Bangladesch.
Ebbene,
sempre protesi a abbracciare manifestazioni solidali, questi bambini della
scuola primaria «Giovan Battista Borsieri», in accordo con i loro docenti,
questa volta hanno inteso inaugurare il nuovo anno scolastico con l’impegno –
l’altro pomeriggio a pochi giorni dall’inizio delle lezioni – nel proporre la
«Festa dell’Accoglienza e della Pace».
Aiutati dai vigili del fuoco volontari di Civezzano che hanno issato su un lato perimetrale della scuola il grande pannello «La pace comincia da me» - peraltro realizzato dal vicecomandante Lorenzo Puel – ogni ragazzina e ragazzino ha disegnato il proprio ritratto. Tutti fissati su un grande foglio di carta bianca. «La faccia» che ognuno ci mette a ribadire l’impegno quotidiano per il perseguimento della Pace e suo mantenimento.
E, «noi ci mettiamo la faccia» hanno fatto altrettanto i docenti, a cominciare dalla dirigente Venera Munafò. Tutti coordinati dalla docente Valentina Loss. Pure gli amministratori comunali accorsi ammirati, dal sindaco Paolo Betti agli assessori Antonella Zucchelli e Paolo Zordan, fino alla presidente del consiglio comunale, Roberta Caresia. Ognuno a plaudire i bambini per la «bella iniziativa», con lo sprone nell’impegno per la pace e il rispetto per noi stessi, per i nostri simili e per l’ambiente. «Anche noi, per la pace ci mettiamo la faccia!» hanno concluso tutti in coro.
pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
illustr. di G.V.
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