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lunedì 19 agosto 2024

Scuola: e se mettessimo una panchina per chi si sente solo?

 

LA PANCHINA DEGLI AMICI

Ormai è prossima l'apertura della scuola (mancano una manciata di preziosissimi giorni!) e per questo condivido una semplicissima prassi scolastica, che molti conosceranno e che, fortunatamente, rischia di essere un piccolo segnale, ma di grande attenzione educativa.

Parto dalla narrazione di una mamma (piccole storie) che sui social racconta: 

"Passeggiando nel cortile della scuola di mio figlio, noto una panchina dipinta di rosso vivo. Ho chiesto a mio figlio: "È l'unico posto dove sedersi qui?" Lui ha risposto: "No, quella è la panchina degli amici. Quando qualcuno si sente solo o non ha nessuno con cui giocare, si siede lì e gli altri bambini gli chiedono di giocare." Oh, incredibile! Gli ho poi detto quanto fosse meraviglioso e gli ho chiesto se l'aveva mai usata. Lui ha detto: "Sì. Quando ero nuovo mi sono seduto lì e qualcuno è venuto a chiedermi di giocare. Mi sono sentito felice. E adesso, quando vedo dei bambini seduti lì, chiedo loro di giocare con me. Lo facciamo tutti."

L'obiettivo di far stare bene qualcuno con questo semplice escamotage è sicuramente perseguibile ed è direttamente proporzionale alla convinzione di fattibilità che si giocano gli insegnanti che la propongono. Ancora una volta non sono le parole a ottenere risultati, ma l'esempio, l'accompagnamento e il coinvolgimento degli adulti. Il saper so-stare. 

Per questo certamente occorre non improvvisare, ma scegliere una minuziosa e lungimirante preparazione e per questo provo a formulare possibili "istruzioni per l'uso", per insegnanti positivi ed empatici, certa che loro, i docenti, sono davvero una miniera di prassi interessanti da condividere: 

  1. raccontate con entusiasmo la faccenda nel vostro team, invitando i colleghi che lo desiderano ad appoggiare questa strategia e soprattutto a migliorarla nell' esecuzione e nella presentazione ai bambini.
  2. Scegliete con loro un angolo dell'aula o del cortile scolastico, del laboratorio, della biblioteca...
  3. Attrezzatelo con una panchina o comunque una seduta a misura di bambini.
  4. Chiedete ai bambini cosa potrebbe servire...
  5. Conducete la conversazione verso lo scopo: chi si sente solo (nuovi arrivi, momento difficile, incomprensioni, desiderio di nuovi amici, voglia di raccontarsi, delusioni scolastiche e dintorni...) può sedersi lì e qualcuno lo vedrà e provvederà!
  6. Non dimenticate di fare periodicamente una verifica (con tutta probabilità arriveranno  suggerimenti intriganti da bambine e bambini)
Ed ecco un altro gioco che ha avuto parecchi seguaci: il gioco dell'amico segreto


Buona avventura per questo anno scolastico. 
Non sarà facile ma insieme si può!
anche per noi adulti...
pubblica Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
foto da  Visit Lake Iseo

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