L'autore e alcuni suoi libri
"ogni sogno è un seme"
"gli ideali non sono altro che idee con le ali"
(Michele D'Ignazio)
(Michele D'Ignazio)
E nel blog dell'autore trovate interviste, programmi, foto... un autore e un mondo da scoprire che attirerà la simpatia e la curiosità e un un po' di suspence
STORIA DI UNA MATITA,
STORIA DI UNA MATITA A SCUOLA,
STORIA DI UNA MATITA A CASA
PACUNAIMBA
RIZZOLI
Sono arrivati in un
tiepido pomeriggio i libri a sorpresa e quando si ricevono libri con
dedica, l’emozione ha un sobbalzo : l’attenzione umana e
artistica fa la differenza e qualifica una persona.
E D’Ignazio colora i suoi libri di questa caratteristica, che molti, troppi? tengono chiusa in animo e forse
trepidano nel farne esercizio, per migliorare la propria vita e quella degli
altri.
Michele D’Ignazio no, invece e per fortuna, si è messo in
viaggio e ha scoperto un modo per rendere palesi, pur nascondendole fra parole
e immagini, pezzi di vita e di desideri e di uomini e donne alla ricerca. Lo fa
con leggerezza e sottile convinzione che
la vita vada vissuta con tenacia e creatività e che ogni passo, o
accadimento, condizione o incontro ha il suo bel tassello colorato in questo mondo. Se ci stai.
Nella storia matta, divertente, disperatissima e
anticonvenzionale di chi si trova nella
condizione di diventare una bella matita, STORIA DI UNA MATITA, forse qualche
adulto ci si trova in imbarazzo, i bambini no, perché in fondo a ciascuno di
noi è balenata l’idea di essere assurdamente altro e l’abbiamo ridimensionata e
nascosta prontamente, mentre per i bambini è la normalità. Una bella normalità,
prima che te la spengano, con un touch
assassino…
Dire che il protagonista è buffo è poco. Limitante. Lapo è
un tenace, gentile, ma non ingenuo poeta. Si trasforma è vero, ma la poesia sta nelle
sue scelte, nei rapporti con la gente, come incontra donne (singolare,
occasionale all’apparenza, eppure
normalissima linearità il raccontare della madre) e uomini, bambini (adoro le proteste e le
trasformazioni dei suoi allievi!) , personaggi strambi perchè diventano anche
loro quello che fanno o amano, timbri, palloni, sigarette, moci…e convenzionali, tutti si
congedano da Lapo, artista senza approdi, e dalle pagine
di D’Ignazio con quel qualcosa in
più, che li rende puliti e forti, lieti
e veri. Anche in … “Storia di una matita a scuola” e “Storia
di una matita a casa” l’uso della
narrazione piana e vicina al sentire dei bambini, e di chi l’animo bambino se lo coltiva
dentro, le parole scelte ci stupiscono, perché il gioco di assemblare immagine e
…lessico ci fa sperimentare immagini insolite e divertenti accostamenti .
Poi in Pacunaimba le cose… non cambiano! Solo è più
evidente la protesta mascherata da avventura di chi vuole
viversi davvero la vita e l’amore, con
l’aiuto di un umorismo che avvolge il mondo del potere e della supponenza, per
scaricarlo nel mondo della fantasia. Il generoso giovane Emanuele,
che parte per cercare in Brasile un
parente per strappargli il voto per il sindaco del suo paese,
non proprio onesto, affronta un viaggio
per nulla ordinario, con un cammino costellato di assurdi e di straordinari incontri, che gli confermano
quanto la vita vada vissuta in coscienza e conoscenza.
Un romanzo di iniziazione quindi definito efficacemente “magico e visionario”, ed è così, dove la raffinatezza lessicale si coniuga con la sorpresa, che condivido volentieri perché è
l’espressione che mi ha “intrigato” di più: “…
la luce a cavallo tra il giorno e la notte. Per me la più bella! … E’ magica,
ma dura poco, scivola via velocemente.” Ecco, è la luce
che anch’io preferisco, precede il crepuscolo e lì, a quell’ora… le cose
appaiono davvero per quel che sono.
Ah… il momento più angosciante? Quando, giunto in Brasile,
Santo Emanuele perde il cellulare, fate voi!
(ndr: non incontri inquietanti o quasi mostruosi
, ma il sentirsi soli, sperduti, senza più appoggi e
collegamenti, insomma, finalmente …liberi!!!)
Pubblicato da Annamaria Gatti
foto da: www.dovevailpaese.altervista.org
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