https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/non-dimentichiamo-mehmed-questo-male-quei-figli
Questo è il link a cui accedere per leggere quanto Marina Corradi scrive oggi in Avvenire riguardo al bambino di due anni ucciso dal padre. Riporto:
"«Visto l’orrore di quello che c’è stato, non ci sarà nessuna conferenza stampa». Il capo della Squadra Mobile di Milano è certo un uomo che ne ha viste tante. Ma questa sua frase dell’altra mattina, riferita dai cronisti di tutte le testate giornalistiche, se ti fermi a pensarci pesa come piombo. Un dirigente della Polizia in una grande metropoli sa a memoria violenze, omicidi, stupri. Ma quel bambino di due anni, riverso e immoto in una stanza di una casa popolare occupata a San Siro, il corpo tumefatto di lividi, i piedi fasciati come se qualcuno, alla buona, avesse tentato di medicarlo: l’immagine di quel bambino martoriato è troppo, perfino per il capo della Squadra Mobile."
L'orrore.
E noi a chiederci perchè e come è stato possibile. E il fatto prende forma nelle righe così umane e così tragiche di Corradi e anche la nostra angoscia, rinnovata ogni giorno dal male fatto a bambini.
E questo bambino è qui, in Italia, nella Milano evoluta e dura.
Possibile che accada proprio questo?
....
"Eppure temiamo che di Mehmed, in certi caseggiati del Lorenteggio o del Giambellino, (ndr ...e di tanti altri quartieri di grandi città o di paesi in Italia) ce ne siano altri. E abbiano urgentemente bisogno di aiuto e di amore. Bisogno che ...il cuore del made in Italy, il modello di un’Italia laboriosa e ostinata, si chini su queste periferie, apra le porte chiuse dalla diffidenza e dall’emarginazione. Se non altro perché dietro quelle porte stanno anche dei bambini come Mehmed. E sono, ci potremmo giurare, fin negli occhi e nelle domande, identici ai figli nostri."
Allearsi tutti per difendere l'infanzia dalla violenza fisica e morale è un imperativo sempre, ovunque...
pubblicato da Annamaria Gatti
foto da Aforisticamente
Nessun commento:
Posta un commento