Avevamo presentato l'introduzione del capitolo riguardante le famiglie
dal libro di A. Giarolo e A. Gatti
IO AMO LA SCUOLA
Come insegnare e stare bene in classe
Come insegnare e stare bene in classe
Editrice La Meridiana
... creare alleanza educativa impone scelte di qualità e poi...
"Tutto torna a favore di tutti:
-
delle famiglie che avvertono la considerazione
per il loro ruolo di genitori e non si sentono esclusi;
-
degli alunni che vivono la condivisione
scuola-famiglia come un tutt’uno nel quale essi possono coltivare il loro mondo
affettivo ricco di emozioni, sentimenti, fantasia e soprattutto di vita
autentica e significativa;
-
dei docenti che possono vivere una dimensione
lavorativa così importante in un quadro di serenità che può facilitare la
complessità delle scelte.
Esperienza insegna che laddove
vi è armonia e condivisione anche la professionalità si esprime al meglio. Ed è
necessario che sia così, soprattutto nella variegata composizione del mondo
scolastico che, sappiamo, riflette ampiamente le vicissitudini sociali e i
cambiamenti turbolenti ai quali ognuno di noi è sottoposto, dentro e fuori le
mura scolastiche.
E dentro la complessità merita
un accenno anche la relazione con le famiglie degli alunni che di bisogni ne
hanno di veramente speciali.
Nessuno vorrebbe mai misurarsi
con il fallimento, meno che mai con quello dei propri figli, ed è su questo
registro che il docente deve coltivare la relazione scuola-famiglia quando si
trova di fronte a bisogni educativi
speciali:
-
far sentire empaticamente la vicinanza della
scuola al vissuto del genitore;
-
aiutare nell’accettazione della condizione di
necessità e favorire la presa in carico;
-
esprimere solidarietà con la fatica e la
sofferenza;
-
condividere un piano di azione dove le parti in
causa sanno bene cosa fare ed eventualmente indirizzare verso altre fonti la ricerca
di aiuto;
-
valutare in itinere il percorso mettendo in atto
competenze trasversali per il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti
dal piano.
È molto importante per dei genitori che vivono l’esperienza della
disabilità, sentirsi accolti sia nelle difficoltà che nella soddisfazione
legata alle faticose conquiste, al superamento degli ostacoli, al
raggiungimento di obiettivi insperati. I genitori di bambini con disabilità
grave hanno bisogno di tutto il sostegno possibile nel tempo giusto: devono
sentirsi abili e competenti per accompagnare i loro figli nel modo migliore.
Gli educatori che si accostano a questi genitori non devono entrare in
competizione affettiva con loro quanto piuttosto considerarli educatori
insostituibili. La scuola, così come gli altri enti educativi, può farsi
portatrice di una cultura di aiuto e comprensione che apra la strada ad un
progetto di vita adeguato e coerente con le capacità, abilità, competenze del
soggetto affetto da disabilità.
Le famiglie sono una risorsa: non è uno slogan ma una necessità della
quale la scuola non può che cercare di sfruttarne, quotidianamente, le
potenzialità."
Al prossimo appuntamento: quali le frasi da non dire e quali quelle utili all'alleanza scuola-famiglia?
pubblicato da Annamaria Gatti
foto da zigzagmom
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