Lo studio della complessa problematica (teoria gender nella scuola?) che preoccupa i genitori, prosegue in diversi ambiti e mi riservo di sintetizzare alcune riflessioni, premettendo che non esistono nel ddl provvedimenti che introducono esplicitamente questa teoria nella scuola (le ideologie sono sempre portatrici di involuzione socioculturale!).
Ma la ricerca del dialogo e dell'approfondimento delle problematiche emergenti sono doverosi.
Utile la consultazione di alcuni strumenti già segnalati in questo blog dal giugno scorso e altri a questo link, http://www.cittanuova.it/ dove, scorrendo, a destra, è possibile trovare materiale utile di riflessione: Famiglia gender e dintorni.
Anche la diocesi di Padova si è espressa in merito, con una comunicazione di aggiornamento. che trovate a questo link: http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2015/8/24/IDEOLOGIA-DEL-GENDER-La-diocesi-di-Padova-inutili-allarmismi-il-documento-ufficiale/633471/
Non è semplice lavorare in questo ambito con equilibrio e competenza, ma è buona cosa porre molta attenzione ai percorsi che i figli intraprendono presso la scuola, coltivando, in qualità di genitori, la partecipazione, la corresponsabilità, la fiducia reciproca e la collaborazione con i docenti.
Messaggi allarmati, alcuni dei quali riportano fatti avvenuti, giungono da più parti anche dall'estero e vanno valutati. Non si può negare che le interpretazioni delle raccomandazioni OMS sull'educazione sessuale possano dare adito a percorsi inadeguati, se proposti da enti non idonei.
Certo l'argomento apre una serie di interazioni complesse con varie
problematiche che riguardano la sfera affettiva e sessuale.
Ignorare
che occorra dare una salda educazione sociale, all'affettività e alla
sessualità in famiglia e in collaborazione con la scuola, significa
crescere persone immature e fragili.
Riaffermare la sovranità del ruolo
genitoriale nella formazione dei figli, è naturale, nel rispetto dei diritti del
bambino.
Si registrano ansia e confusione, sia presso le famiglie, sia presso alcune agenzie interessate, che meritano di essere condivise e chiarite. E' un lavoro difficile, che richiede lungimiranza, coraggio e fedeltà ai valori trasversali della società.
E' in gioco la crescita di alcune generazioni e nostro compito è lavorare perchè i bambini e i ragazzi possano crescere sereni, in un clima costruttivo e rispettoso di tutti.
Se queste preoccupazioni incentivano la cura e la maggiore condivisione dei cammini educativi ben venga! La scuola da parte sua è depositaria di un grande e bellissimo compito, quello di formare persone serene e competenti, e collabora (auspicabile sempre e dovunque) volentieri con genitori interessati e portatori di valori di alto livello umano, etico e sociale. Non è compito facile quello di creare un ambiente dialogante e collaborante con le agenzie educative, ma certamente è uno dei compiti essenziali, anche e soprattutto in termini formativi e preventivi del disagio sociale.
gatti54@yahoo.it
foto: cronachemaceratesi.it
Grazie per le informazioni. Ho preso anche i vostri link per il post di oggi. A risentirci
RispondiEliminasinforosa
Scrive mamma Paola di Padova:
RispondiEliminaGrazie degli stimoli e dei link! Su temi così importanti ci vuole coraggio per dialogare con onestà e sincerità;
evitando schieramenti ideologici fino ad ammettere dubbi e riserve ...