Mi piace riproporre questa pagina, perchè la Madre di Gesù è vicina al cuore dei bambini, più di quanto immaginiamo, è percepita nella sua bellezza spirituale: accoglienza, benevolenza, simpatia! A questa parte del libro sono molto affezionata!
Da "Una Mamma di Galilea. Il rosario narrato ai bambini." di Annamaria Gatti, ed. Effatà.
E’
MAGNIFICO!
Maria ripensava
alle parole dell'angelo: lei sarebbe diventata la mamma di Gesù e
anche Elisabetta aspettava un figlio! Evviva!
Doveva raggiungere la cugina incinta che era anziana, per gioire con lei
e aiutarla.
“Stai attenta Maria
e salutami Elisabetta.” le raccomandò Anna, come fanno tutte le mamme. Salì sull’asinello
e quando gli allungò una carezza sul collo, l’animale zoccolò allegramente
verso la montagna.
La cittadina di Elisabetta dista a soli sei chilometri da Gerusalemme.
Quando Maria aprì
la porta Elisabetta esultò di gioia e l'abbracciò. Ma ecco all’improvviso una
commozione profonda le illuminò gli occhi. “Elisabetta, ti senti forse poco
bene?” chiese allarmata Maria, vedendo
che la cugina portava una mano sul cuore.
Ma lei così rispose: “Oh, Maria,
benedetta fra tutte le donne! E' un
onore per me salutare la madre del mio
Signore!”
“Come fai a sapere
che aspetto il Figlio di Dio?” chiese sottovoce Maria.
“Vedi, appena mi
hai salutato il mio bambino ha fatto una gran capriola: anche lui ha
riconosciuto la madre del Figlio di Dio.”
Allora Maria
esclamò:“E’ magnifico ciò che fa il Signore! Anche i bambini non ancora nati
possono distinguere nel grembo della loro madre lo splendore della creazione,
riconoscere le nostre voci e percepire le nostre carezze!” E continuò lodando
Dio e tutte le cose belle che aveva fatto per gli uomini più deboli, per il suo
popolo...
Poi lo sguardo di
Maria sfiorò la casa di Elisabetta e visto che c’era da fare, accompagnò la
cugina a sedersi presso la cesta del cucito e lei si mise a riordinare. “Cosa
fai Maria? Devi riposarti dopo il viaggio!” protestò Elisabetta.“Oh, no, mi
sento piena di forza. Continua pure a
cucire la camiciola per il bambino, è molto bella e
dovrai insegnarmi a cucirne una per Gesù".
Nessuna delle due donne si era accorta che un angelo del Signore, accovacciato sul nudo pavimento, sorrideva divertito.
Nessuna delle due donne si era accorta che un angelo del Signore, accovacciato sul nudo pavimento, sorrideva divertito.
Maria rimase con Elisabetta fino alla nascita di Giovanni, poi detto il Battista, cugino di Gesù.
Chissà quali erano i loro giochi preferiti quando le loro mamme si scambiavano qualche visita e li vedevano crescere in sapienza e bontà!
Grazie Annamaria, per la storia che aiuta i bambini (e noi adulti) a tener viva la parte "dello spirito".
RispondiEliminaA questo riguardo mio figlio (8 anni) mi ha detto: "mamma, ma anche qui nella nostra stanza, in quell'angolo, c'è un angelo che ci guarda ?"
Paola
grazie Paola carissima, sono felice di questa intuizione!
RispondiEliminaAnnamaria