Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

giovedì 2 dicembre 2021

In attesa del Natale. Maria una di noi, per raccontare ai bambini il Magnificat


Mi piace riproporre questa pagina, perchè la Madre di Gesù è vicina al cuore dei bambini, più di quanto immaginiamo, è percepita nella sua bellezza spirituale: accoglienza, benevolenza, simpatia! A questa parte del libro sono molto affezionata!

Da "Una Mamma di Galilea. Il rosario narrato ai bambini." di Annamaria Gatti, ed. Effatà.


 



E’ MAGNIFICO!


Maria ripensava alle  parole dell'angelo:  lei sarebbe diventata la mamma di Gesù e anche Elisabetta aspettava un figlio! Evviva!  Doveva raggiungere la cugina incinta che era anziana, per gioire con lei e aiutarla.


“Stai attenta Maria e salutami Elisabetta.” le raccomandò Anna, come fanno tutte le mamme. Salì sull’asinello e quando gli allungò una carezza sul collo, l’animale zoccolò allegramente verso la montagna. 
La cittadina di Elisabetta dista  a soli sei chilometri da Gerusalemme.


Quando Maria aprì la porta Elisabetta esultò di gioia e l'abbracciò. Ma ecco all’improvviso una commozione profonda le illuminò gli occhi. “Elisabetta, ti senti forse poco bene?” chiese  allarmata Maria, vedendo che la cugina portava una mano sul cuore. 
Ma lei così rispose: “Oh, Maria, benedetta fra tutte le donne!  E' un onore per me  salutare la madre del mio Signore!”


“Come fai a sapere che aspetto il Figlio di Dio?” chiese sottovoce Maria.


“Vedi, appena mi hai salutato il mio bambino ha fatto una gran capriola: anche lui ha riconosciuto la madre del Figlio di Dio.”

Allora Maria esclamò:“E’ magnifico ciò che fa il Signore! Anche i bambini non ancora nati possono distinguere nel grembo della loro madre lo splendore della creazione, riconoscere le nostre voci e percepire le nostre carezze!” E continuò lodando Dio e tutte le cose belle che aveva fatto per gli uomini più deboli, per il suo popolo...

Poi lo sguardo di Maria sfiorò la casa di Elisabetta e visto che c’era da fare, accompagnò la cugina a sedersi presso la cesta del cucito e lei si mise a riordinare. “Cosa fai Maria? Devi riposarti dopo il viaggio!” protestò Elisabetta.“Oh, no, mi sento piena di forza. Continua pure  a cucire  la  camiciola per il bambino, è molto bella e dovrai insegnarmi a cucirne una per Gesù".
Nessuna delle due donne si era accorta che un angelo del Signore, accovacciato sul nudo pavimento, sorrideva divertito. 
Maria rimase con  Elisabetta  fino alla nascita di Giovanni, poi detto il Battista, cugino di Gesù. 
Chissà quali erano i loro giochi preferiti  quando le loro mamme si scambiavano qualche visita e li vedevano crescere in sapienza e bontà!








2 commenti:

  1. Grazie Annamaria, per la storia che aiuta i bambini (e noi adulti) a tener viva la parte "dello spirito".
    A questo riguardo mio figlio (8 anni) mi ha detto: "mamma, ma anche qui nella nostra stanza, in quell'angolo, c'è un angelo che ci guarda ?"
    Paola

    RispondiElimina
  2. grazie Paola carissima, sono felice di questa intuizione!
    Annamaria

    RispondiElimina