Lara Milan
Plusdotazione e talento
Cosa fare (e non) Guida rapida per insegnanti
Erickson, Trento, 2023
Articolo recensione di Annamaria Gatti
UN GIFTED NON E’ UN PROBLEMA MA UNA RISORSA
Premessa
Un bambino o una bambina plusdotati
sono una risorsa e, visto così,
l’approccio diventa una sfida avvincente
e capovolge ogni prospettiva. Questa la riflessione che coinvolge chi ha fra le
mani questo volume, prezioso per chi scopre di avere alunni, studenti o figli
gifted, o per chi, conoscendo già il mondo dell’alto potenziale, cerca aggiornamenti,
rassicurazioni e chiarimenti, ma soprattutto prassi corrette. Il sottotitolo “cosa
fare e cosa non fare” stimola l’interesse, ma ci si arriva solo dopo aver
conosciuto gli elementi essenziali che caratterizzano questo mondo affascinante
e comunque complesso che va a scuola.
Non solo quindi non sono un problema,
ma negli anni, prendendo le distanze da una visione solo psicometrica, è stato
sottolineato quanto l’aspetto inclusivo dell’approccio e delle prassi
per la plusdotazione di alcuni alunni presenti nelle classi, qualifichi la
realtà scolastica di tutti e porti benefici, non solo nella sfera didattica, ma soprattutto nel
clima scolastico. Insomma: se sta bene l’alunno plusdotato stanno bene tutti.
Anche gli insegnanti.
Sulla copertina si legge: scuola
secondaria di primo grado. Ma in effetti il volume è assolutamente raccomandato per ogni ordine e grado di
scuola, anzi, si è sperimentato quanto sia di aiuto già nella scuola
primaria. Conoscere è già aver percorso un buon tratto di strada verso la presa
in carico corretta dei bambini gifted. Anche i genitori stanno
trovando avvincente questo libro e certamente esso contribuisce a creare un’alleanza trasparente
fra le due agenzie educative.
L'autrice che accompagna il
cammino di chi scopre di convivere con alunni
ad alto potenziale, è quella autorevole della dottoressa Lara Milan, “Specialist in Gifted and Talented Education”,
formatasi principalmente in America e in ambito internazionale, fondatrice del
SEM Italy, centro di formazione docenti www.semitaly.com.
Nota sulla redazione
Ci sono volumi pensati proprio
per essere strumenti e la redazione grafica aiuta a individuarne le
qualità. Questo “quaderno” di Teacher Training violetto e
scritto perlopiù in corsivo nei suoi titoli e sottotitoli, diventa un compagno
di viaggio. Il formato “agenda” con segnalibro ed elastico come le migliori
moleskine, è già un buon biglietto da visita. Poi le pagine arrotondate
nei bordi e le scelte grafiche redazionali tuffano il lettore e la lettrice nel
mondo del giftedness, sostenendoli con numerosi accorgimenti: pur mantenendo pulito e
leggibilissimo il font scelto, si serve di sottolineature, evidenziatori,
frecce, cerchiature, disegni a bordo testo… Molti i riferimenti bibliografici che, dato
l’argomento, da tempo dibattuto all’estero e la formazione dell’autrice, sono
quasi tutti in lingua inglese.
Organizzazione del testo
“Plusdotazione e talento” è scandito in due zone: i bisogni cognitivi e i bisogni socio-emotivi ed è agevolmente consultabile per temi, argomenti con “appunti” di approfondimento.
E’ strutturato in 15 capitoli,
preceduti da una presentazione e da un’agile introduzione che affronta alcuni
aspetti generali della plusdotazione indispensabili per viaggiare. Poi viene
presentata in capitoli per temi e punti di debolezza manifestati solitamente in
diversa misura dagli alunni gifted fra
cui:
· Interrompe la lezione
· Non fa i compiti
· Discute su tutto
· E’ perfezionista
· E’ sovraeccitabile
· Ha difficoltà di autoregolazione
· Presenta sintomi depressivi…
Ogni capitolo è impostato in step:
- perché fa così?
- Cosa fare
- Cosa non fare
- Cosa tenere a mente
- Come intervenire
- I consigli dell’esperto
Gli step si alternano saltuariamente con
approfondimenti: i falsi miti e i pregiudizi sulla plusdotazione, il debate (argomentare-dibattere), i cluster
d’approfondimento, contrastare l’underachievement (scarsi risultati), il
portfolio complessivo dei talenti…
Qualche flash: i bambini gifted si distinguono per uno sviluppo asincrono, cioè possiedono abilità cognitive avanzate, ma non ci si può aspettare da loro che controllino, come un ragazzo più grande, le loro emozioni, essi mantengono cioè le abilità sociali relative all’età cronologica.
E questo costa al bambino e al ragazzo in termini emotivi, per cui è necessario
a scuola avere aspettative adeguate all’età e fornire supporto per trovare un
equilibrio fra i loro bisogni intellettuali, emotivi e fisici. Una sfida
interessante!
E ancora, conosciamo la loro sovraeccitabilità che può essere presente in diversa misura e può essere psicomotoria, o sensoriale, intellettuale, immaginativa o emotiva? Aiutarli a identificare i segnali premonitori di reazioni inadeguate in questi ambiti e a gestirle, evitando di perdere il controllo e di creare disagio per sé e per gli altri, è uno dei compiti di docenti e di genitori, che possono cambiare la qualità di vita dei plusdotati e di chi vive con loro.
L’autoregolazione e il suo
apprendimento è un obiettivo essenziale per la serenità di bambini e ragazzi
che devono poter vivere consapevolmente il loro funzionamento, senza pretese di prestazione e di successo,
che possono portare a vissuti dolorosi di ansia, asocialità e fallimento
scolastico.
Con il garbo che caratterizza l’autrice,
nella conclusione viene proposta una “Carta dei Diritti dei Docenti degli studenti gifted”, così come inizialmente
era stata proposta quella dei bambini gifted di D. Siegle, in cui si elencano
giustamente le necessità che i docenti possano trovare tutto il sostegno istituzionale
per progredire nella formazione e nel riconoscimento, anche in Italia, dei
bisogni dei bambini plusdotati.
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