Recensione di Annamaria Gatti
Fonte : Città Nuova
Autore Benji Davies
Traduzione di Anselmo
Roveda
Edizioni EDT
Giralangolo
Nico, il protagonista di questa nuova avventura proposta
dalla sensibilità umana ed artistica di Benji Davies, ci sorprende ancora e riesce ad
evocare nei lettori bambini emozioni profonde.
E’ solo un bambino, si potrebbe osservare, ma ha verso gli affetti tratti di inaspettata maturità emotiva:
ricorda, coltiva, si spende e si prende cura dei sei gatti, del papà e
dell’amica balena. In questo libro, che è il seguito dell’intenso “La balena
della tempesta”, il cetaceo ritorna,
restituisce il favore e lo salva.
Il mondo di Nico è fatto anche di momenti duri ma, con
realismo e tenerezza nei tratti , il premiato autore londinese gioca con
le sfumature tra luce e buio e abbraccia l’infanzia di
Nico e la consegna all’emozione dell’incontro con l’amica cercata a attesa.
Sono pagine “solenni “ quelle in cui la balena, in compagnia
della sua famiglia, apre un varco nel ghiaccio per spingere la barca che
trasporta il bambino alla ricerca del padre, partito per un’ultima battuta di
pesca e non più ritornato. Lo troverà, lo riabbraccerà al faro, in salvo.
“Cantavano con sbuffi
e spruzzi.
Il ghiaccio cedeva e
scricchiolava.
Le balene, chissà
come, sapevano dove andare”
L’amicizia vera richiede fedeltà e abbandono e regala vita.
Una narrazione essenziale e ricca di profondi significati, una traduzione credibile quella di Anselmo Roveda, a dimostrazione di un team, quello di EDT Giralangolo, di alta professionalità.
Una narrazione essenziale e ricca di profondi significati, una traduzione credibile quella di Anselmo Roveda, a dimostrazione di un team, quello di EDT Giralangolo, di alta professionalità.
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