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Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

giovedì 25 gennaio 2018

Una casa senza "giocattoli" si può ed è una bella scoperta.

Copio da un post sulla pagina facebook  di Simonetta Pamela Cavalli, madre vicentina, che è andata a casa di una famiglia interessante davvero e giro ai genitori in cerca di esperienze di vita buona. Questa è una di quelle alternative che può essere ripresa, modificata, adeguata, con cui ci si può confrontare. Altre ce ne sono in giro per questo bel mondo della famiglie entusiaste, ma certo l'autenticità a cui invitano le scelte di questi genitori, il giusto posto alle relazioni famigliari e alla cre-attività, la battaglia al consumismo dilagante e il rispetto dell'autonomia di crescita di ciascun bambino porta un po' di speranza e di sollievo. Buon divertimento!

Una vera casa senza giochi esiste

Questa è la casa di Maryana.
Mi auto-invito a casa sua dopo aver saputo che lei non ha giocattoli in casa.
“Sì che ho giocattoli” Mi risponde la bimba di quattro anni.
Io non so voi, ma se penso a 4 figli in età differenti, penso ad un sacco di giochi, cianfrusaglie, regali inutili, aggeggi elettronici, pupazzi, carte, pennarelli, fogli, libretti ecc.
Sappiate che non è nulla di tutto questo.

Cosa vuol dire “vivere in una casa senza giocattoli”?

Dopo la nascita del primo figlio, racconta Maryana, si era chiesta come poteva creare un ambiente sicuro dove lui potesse essere libero. Così ... aveva scoperto Maria Montessori, leggendo i suoi libri, il concetto base montessoriano “aiutami a fare da solo” era diventato il suo obiettivo.
“Ho sempre voluto avere figli, l’unico modo per essere sereni è che siano autonomi nel limite delle loro capacità. E’ impossibile avere 4 bambini piccoli e non essere sfinite se non sono capaci di fare quasi nulla senza l’aiuto di un adulto”.




Tavolino basso
Tavolo da pranzo basso

Facile no?
Per Maryana e il marito sì. Il superfluo non esiste: niente soprammobili, tappeti, piante, quadri, ninnoli…

Ma com’è una casa senza giocattoli?

Adesso ve lo descrivo.
Aprendo la porta di casa entro nel salotto-cucina e subito vedo un grande materassone impermeabile in un angolo; un divano nell’altro; un tavolo da 10 posti basso; un piano cottura e lavapiatti altezza Biancaneve e un lavandino altezza sette nani.




doppio lavello
Lavello per i grandi e per i piccini

Si avete capito bene: guardate qua!
La domanda sorge spontanea: ma mangiate tutti nel tavolino basso? La risposta è altrettanto spontanea: “Certo, tutti insieme”.

I trucchi di Maria Montessori per una casa a misura di bambino

Sul pavimento disegnato con indelebile nero un quadrato: i bambini aiutano nelle pulizie con la scopa, lo sporco va dentro il quadrato “geolocalizzando” l’attività nello spazio. I bambini tutti i giorni o ogni qualvolta sporcano con il cibo, in autonomia (o su richiesta di mamma), prendono la scopa piccolina e mettono lo sporco nel quadrato per facilitare le pulizie.




Tappeti anticaduta
Tappetoni morbidi e funi dalle travi

Dal soffitto a travi scendono giù una fune e due trapezi.
Sì sì, come quelli del circo!
Le mie bimbe ci passeranno praticamente tutto il pomeriggio incredule! Il bimbo più grande si arrampica con la fune (unico modo per arrivarci), in una sorta di soppalco e rimane là a giocare con l’amichetto senza disturbi.
Lungo il corridoio ci sono libri posizionati nello stile montessoriano, ovvero posizionati di fronte così il bambino li può raggiungere e scegliere vedendone la copertina e non solo la costa. Quando i bimbi sono stanchi dei soliti libri, mamma Maryana li cambia a rotazione in modo che sia sempre vivo l’interesse.




libri di fronte
Libri lungo il corridoio come libreria frontale


Le due camere sono occupate una da letti e l’altra quasi vuota eccetto che per un grande armadio e vari cesti con costruzioni, legnetti, qualche bambola, materiale di cancelleria.
Nel salotto una sorta di “Closlieu”: uno spazio specifico per stimolare l’arte del dipingere in totale autonomia, creato posizionando dei grandi pannelli di cartonato sul muro in cui i bambini si posizionano con le puntine i fogli.
La mamma deve solo servire loro i colori a tempera.
Se anche per voi le parole “colori a tempera” sono sinonimo di: macchie ovunque e gocce che colano dal tavolo, dovete ricredervi. Il dipingere in verticale ed in piedi sembra facilitare non solo l’azione ma anche l’attenzione. (Se non sapete chi è andate a vedere il mondo meraviglioso di Arno Stern)

Parola d’ordine: tutto a portata di mano!





gancetti per giubbini
Appendi abiti a portata di bambino

Ve la immaginate la mia faccia? Ero affascinata, curiosa ma anche sbalordita: sono in una casa senza giocattoli con i 4 figli di Maryana, più le mie 2, più un amico dal Marocco.
Io e Maryana parliamo senza molte interruzioni.
Impossibile vero?
Penserete che ci siano voluti soldi ad organizzare la casa?

Esattamente il contrario. I mobili sono spaiati e collocati in maniera semplice fissati al muro.

Il regalo perfetto: uno per tutti e tutti per uno

Vi state chiedendo cosa riceveranno per Natale questi bambini? Preparatevi a dire: “non ci credo”! Riceveranno un vero bancone da falegname dove poter finalmente organizzare i loro attrezzi che ora sono per terra nel garage.




Strumenti da falegname
Vari pezzi di legno per giocare







Sì perché i bambini -anche la più piccola- usano: martello, sega, scalpello e trapano a colonna. Un vero piccolo laboratorio dove passano pomeriggi interi a piantar chiodi su ceppi di legno o a creare spade e barche.
Posso assicurarvi che vedere l’espressione della mia seienne è stato illuminante per capire che regalo farle per questo Natale.
Me ne vado a casa allegra per aver passato un pomeriggio multietnico senza giocattoli e senza tante interruzioni da bimbi che necessitano aiuto, ma piuttosto entusiasti di far vedere cosa fanno.

Un po' di Montessori a ciascuno, non fa male a nessuno!

Come verrà anche a voi di fare, mi sono immaginata la mia di casa senza giocattoli.
Con la mia bimba grande ho organizzato il “gift day” scegliendo assieme i giochi che voleva regalare. Ho svuotato mezza camera.
Grazie a questa esperienza, nella nostra casa abbiamo fatto delle scelte. Vorrei lasciarvi con queste domande che forse tutti ci siamo già fatte, ma mai con la vera consapevolezza di agire dopo esserci risposti.
Quante cose inutili regaliamo e permettiamo di regalare ai nostri figli?
Di cosa hanno veramente bisogno?

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