Grazie a Lorenza Farina, sensibile scrittrice, che rievoca nuovamente, con quest'opera appena pubblicata, la tragedia dello sterminio degli Ebrei. E lo fa con l'aiuto di Anna Pedron, che interpreta la narrazione, con illustrazioni di non comune poesia iconica, di cui le siamo molto grati.
La scrittrice ha già visitato il tema della shoah con "Il Volo di Sara" (Ed. Fatatrac), "La bambina del treno" (Paoline Editoriale Libri) e "La casa che guarda il cielo" (Ed. Raffaello). Non c'è un range di età per emozionarsi alla scrittura, sostenuta da illustratrici di grande sensibilità e bravura.
Qui il racconto della vicenda di Isaac lascia sospeso il cuore e il tempo. Un tema durissimo, capace di penetrare i bambini che ascoltano la lettura e di portarli su un "piano altro", che trasforma l'abisso terribile del male, per lasciare spazio all'umanità forte e autentica, alla misericordia, all'amicizia, alla bontà che attraversa la morte e restituisce dignità e speranza. E si fa monito.
Una perla solenne nella collana preziosa dei libri che attentano, con la loro bellezza, all'ignoranza e alla crudeltà. Al male.
Scrive di getto un'insegnante che ieri ha letto il libro nelle sue classi quarte, nella scuola primaria: - Ma che bello "Il ciliegio di Isaac"!!! Semplice, ma toccante... E' piaciuto molto ai bambini che non hanno battuto ciglio!
Grazie anche a chi dona queste opportunità ai ragazzi e fa buona scuola.
Recensione di Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
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