SPINOCCHIO
di Don Mazzi
Exodus
Recensione di Annamaria Gatti
Quanti adolescenti ci interrogano
e ci scuotono. Nella vita quotidiana e nel mondo dell’informazione.
Don Mazzi,
senza se e senza ma, come sempre per chi vive nella trincea del mondo educativo
di confine, incontra genitori ed educatori che con gli adolescenti trafficano ogni giorno talenti, pazienza,
entusiasmi e tragedie, per presentare il suo ultimo libro.
Ed ecco Spinocchio (http://www.vita.it/it/article/2017/04/18/don-mazzi-spinocchio-ladolescenza-vista-alla-rovescia/143080/)
che viviseziona in poche battute chiare e lapidarie, per poi addentrarsi in
episodi di vita vissuta, che scomodano
ed emozionano tutta la platea, in una primaverile piazza veneta bellissima e luminosa.
E’ un ritorno il suo in terra
veneta, lui veneto e cittadino del mondo, soprattutto abitante del mondo dei
giovani in sofferenza acuta, per la maldestra capacità degli adulti di
quest’epoca di compiere la loro estrema testimonianza di vita vera, di
sacrificio e di coraggio.
Il titolo? Spinocchio,
come sballo, sbando, come spinello… ma attenzione!
Don Mazzi consiglia di vedere
l’adolescenza proprio all’incontrario, ecco la motivazione della S davanti alla parola Pinocchio, vedere nelle
vicende del burattino all’incontrario, la metafora dell’adolescente.
“Sono belli i nostri giovani” esordisce “
tirano fuori il meglio di sé, se glielo chiedi, se stai con loro, se li ami davvero”. L’adolescenza è il periodo
più importante dopo i primi anni di vita e non vanno lasciati soli e alla
sbando. E il sacerdote di trincea usa guardando dritto negli occhi i genitori
presenti, quattro immagini forti per descrivere gli adolescenti: Il torrente,
il puledro, l’aquilone e l’automobile.
La ragazza, il ragazzo tra i
14/17 anni è un torrente in piena. L’auto “panda” tranquilla di ieri, oggi si è
trasformata in una “ferrari” di grande potenzialità, che neppure il giovane o
la giovane sanno gestire e riconoscere, la loro persona è altro da ieri, ed
esplode in tutta la sua capacità di vivere, progettare, spendersi…
Servono due
argini forti, genitori e quindi
anche padri di tempra e di cuore per questi ragazze e ragazzi che sono anche puledri, con molta vivacità da
scaricare bene, impossibile tenerli al guinzaglio, irresponsabile lasciarli
andare senza i supporti indispensabili, come si fa con gli aquiloni, che vanno
e viaggiano, ma che sono ancorati a valori, esperienze di vita buona, porti
dove ancorare e nutrirsi di ascolto e
testimonianza, per riprendere il viaggio.
“Aiutaci ad arrivare prima, prima
che la vita dei nostri ragazzi si spezzi” recita la pagina on line di Exodus.
E in Spinocchio propone tre percorsi
o “avventure” educative, capaci di avvincere i ragazzi, per prevenire appunto! E prevenire è meglio che curare! Un libro da
scoprire.
Annamaria Gatti
Nessun commento:
Posta un commento