IL DONO DI LUMACHINA
di Annamaria Gattifonte: Città Nuova,25 settembre 2013
Era ormai finita l’estate e Passerotto svolazzava sul prato vicino al fiume in attesa di bagnarsi le ali stanche dopo le gare con i passeri del pioppeto!
Ad un tratto vide una lumaca arrancare fra i sassi:
“Ehilà! Lumachina che fai? Lenta
come sei, chissà dove vuoi andare!”
“Oh Passerotto, ti cercavo! Devo
andare a trovare mia sorella vicino al di là dal fiume, ma se qualcuno non mi
aiuta ci arriverò il prossimo autunno!”
“Ma io ora non posso aiutarti!”
rispose un po’ seccato Passerotto.
“Ma ti ricompenserei di certo!”
Passerotto fece finta di non aver
sentito, poi planò accanto a Lumachina:
“Vieni, ti porto io al di là dal
fiume!”
“Ti pagherò per il disturbo…”
“No, non voglio niente. Ti
accompagno e basta” spiegò Passerotto sottovoce.
Così nella luce violetta del
pomeriggio, l’uccellino volò con la
Lumaca sulla schiena:
“Uhau!” sospirò la lumaca,
godendosi il colore delle nuvole e della campagna. “Non avevo mai volato, è
proprio bello quassù!”
“Già, a pensarci bene sono
proprio fortunato!” cinguettò l’uccellino, facendo attenzione a non mettere in
pericolo il piccolo animaletto che trasportava.
Poi il tempo passò e ne passò un
bel po’: l’inverno era ormai un ricordo e la primavera era proprio incominciata.
Passerotto stava ultimando
freneticamente il suo nuovo nido:
“Quanto lavoro per questo nido! Ora
vorrei proprio trovare qualcosa di morbido e delicato per quando troverò una
compagna e avremo dei passerottini!”
“Ehi, Passerotto! Finalmente ti
ho trovato!” sospirava qualcuno da sotto.
L’uccellino vide Lumachina, nascosta
tra le felci.
“Cosa ci fai qui?” cinguettò,
felice di rivederla.
“Ecco qui!” sbottò l’animaletto. “Questo è per te e il tuo nido
nuovo, accidenti che peso!”
E srotolò un tappeto impalpabile,
come il velo di una sposa.
“L’ho fatto per te” aggiunse
Lumachina, “per ringraziarti…”
Passerotto si tuffò in
quell’incanto e si sentì dentro una bella favola.
“Non posso accettare” aggiunse
subito dopo, “è troppo bello…”
“Prendilo, io seguo la regola
d’oro: fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te! Se fossi stata un
passero, avrei voluto proprio questo!”
Passerotto allora si levò in volo
con il suo tesoro.
foto da: spicchiodilimone.blogspot.com
pubblicato da Annamaria
Che bella! La utilizzerò per i miei bambini e bambine a scuola.
RispondiEliminaGrazie mille.
sinforosa castoro
Grazie, spero proprio pubblicando in blog anche favole, che siano utilizzate, masticate, digerite e stravolte, certa che i bambini abbiano una marcia in più per comprendere ciò che neppure io riesco a comprendere e solo intuisco..., mandami tue scoperte e iniziative, pubblico volentieri... annamaria
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