"Questa scuola non fa per me" una frase detta di recente da un ragazzino mi ha particolarmente colpito e mi ha fatto riflettere su questo ultimo step scolastico prima della chiusura, tempo in cui i docenti comunicano eventuali decisioni alle famiglie.
In arrivo quindi la "pagella" di fine anno, con le soddisfazioni conseguenti o magari le delusioni. Talvolta cocenti.
Un momento delicato, da far perdere l'orientamento a qualcuno. Un momento per essere genitori a tutto tondo, calcolando gli sforzi compiuti, le attenzioni avute, le difficoltà di ogni genere incontrate.
La scuola è un momento della vita di passaggio importante, i docenti sono alleati con i genitori. Comunque un momento che deve assumere il giusto peso.
La scuola non è tutta la vita di un bambino o di un ragazzo. Occorre uno sguardo a tutto tondo sui suoi:
A) punti di forza
B) punti di debolezza
e lavorarci con serenità e fortezza di intenti e di valori.
Mi piace quella madre che rassicura il figlio sui risultati e occulta la famigerata pagella in cui si scrive, per l'ennesima volta, che "può fare di più".
Riporto ciò che si diceva qualche tempo fa in questo blog a proposito di conferme (bocciature) e debiti...
"Quattro" regole per sopravvivere a una delusione...
1 - evitare di parlarne in continuazione con amici, nonni, zii, cugini...: si peggiora la percezione del fatto,
2 - evitare di recriminare con il debitore/bocciato: non serve a nulla e scoraggia a oltranza,
3 - evitare di dare la colpa agli insegnanti: si deresponsabilizza e gli effetti sono deleteri comunque, su tutti i fronti, curare invece la relazione con i docenti e creare una solida collaborazione,
4 - cercare le ragioni vere della difficoltà, (vedi numero 11)
5 - cercare le ragioni vere della difficoltà sentendo gli insegnanti, (cosa che avrete già fatto)
6 - cercare le ragioni vere delle difficoltà con il figlio/la figlia, continuando il dialogo già instaurato...
7 - senza dialogo non si va da nessuna parte quindi, se manca, occorre costruirlo, magari con qualche aiuto...
8 - mettere, coerentemente con il coniuge, i paletti e le regole che si ritengono utili (azioni di recupero, studio, lavoretto, collaborazione, gestione familiare... con tempi e luoghi ben definiti),
9 - vivere le iniziative di famiglia di questa estate senza troppo insistere sulle conseguenze che questo fatto determina sul menage,
10 - prendervi come coppia i tempi giusti per rinsaldare l'intesa, dedicando al tema qualche momento di confronto,
11 - prendere seriamente in considerazione se la bocciatura o i debiti siano davvero una conseguenza di "mancanza di buona volontà", o se invece vi sia la possibilità di trovarvi di fronte a un disturbo specifico di apprendimento che va affrontato con ben altre consapevolezze.
12 - per la riappropriazione dell'autostima necessaria e dell'autonomia, parola d'ordine: fiducia, fiducia, fiducia... se non l'avete voi fiducia nei vostri figli, chi, e dico chi, potrà averla?
pubblicato da Annamaria
foto da pausacaffeblog.it
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