Recensioni di Annamaria Gatti
Lorenza Farina, prolifica autrice per l’infanzia, pubblica
per Raffaello Ragazzi e per Il Ciliegio due volumi indirizzati, a mio parere, a
due fasce diverse di lettori o ascoltatori della narrazione. Li accomuna comunque
l’intento di sempre di parlare al cuore dei bambini, interpretando i loro stati d’animo, dando vita
alla loro lettura e speranza.
Sono due lavori molto diversi per struttura editoriale e fruizione. Vediamoli.
Fantasmi e paure
In “FANTASMI NELL’ARMADIO” , della Raffaello Ragazzi la
storia si snoda fra favole note, con una
contaminazione allegra e non troppo seria, che sdrammatizza la paura del buio
della protagonista, Camilla, tipica di chi, spenta la luce dopo la “buonanotte”, sbarra gli occhi e interpreta ombre e rumori a
suo piacimento. Ecco allora un lupo, un
drago , un ranocchio e altri
animali delle fiabe in crisi “esistenziale”, gironzolare impunemente nella
stanzetta, e acquietarsi solo ai
tentativi della bambina di narrare loro le fiabe. Insomma chi ha paura di chi?
Camilla se la cava benissimo e gestisce favole e personaggi con maestria, fino
a dominare la paura avita. Una scoperta piacevole di questa collana è la
possibilità di giocare con l’app, l’uso di un font ad alta leggibilità e a caratteri
maiuscoli, facilitatori per chi si avvia alla lettura indipendente e l’uso di stickers per riconoscere la parola.
Chiara Nocentini illustra con molta vivacità la storia, nel tratto e nel
colore, attirando l’attenzione del piccolo lettore.
L’attesa del padre
In “ LE ORME DI PAPA’ ”,
ritroviamo la scrittrice più intima, alla ricerca di una comunicazione intensa,
accompagnata dalla delicate illustrazioni di Eleonora Pace.
Arturo attende il ritorno del padre, in una vigilia di Natale caratterizzata da una
bufera di neve. Ma il padre non torna e nessuno sa la ragione di un ritardo,
che comincia a preoccupare anche la mamma.
Quanti bambini attendono il papà, quanti si illuminano al
suo ritorno! E’ quello che spera Arturo.
I timori si materializzano in ricordi, anche per la mamma, che cede alla
stanchezza , mentre i suoi pensieri diventano anche quelli di Arturo, intorno alla presenza di un padre attento,
complice la memoria.
Ed ecco il bambino ritornare ai momenti passati con papà, alle
scoperte e alle avventure semplici, fatte di natura e affetti. Come potrebbe fare a meno di tanto amore? Ma proprio quei ricordi lo placano e gli
permettono di saper attendere, fino a quando… Arturo scorge delle orme nella
neve e anche qualcos’altro, che non avrebbe dovuto essere lì, sul prato
imbiancato. Sarà tornato il papà? Lasciamo la scoperta della sorpresa al lettore.
Descrizioni accurate e poetiche, di ambienti e di sentimenti, accompagnano
questa storia natalizia sì, ma anche per ogni giorno dell’anno, che ritengo
destinata soprattutto ai bambini più grandicelli, capaci di cogliere
empaticamente il filo rosso che raccoglie pagine e illustrazioni: il dono più
grande per un Natale è davvero poter aver accanto anche il papà. Magari ritrovato.
Lorenza Farina ad Annamaria Gatti , ricambio di cuore il caloroso saluto accompagnato da riconoscenza e stima⚘🌸🌷
RispondiElimina