Mi hanno fatto una domanda: non ci sono più i bambini di una volta, che ne pensi? Parliamone.
I bambini di sempre hanno bisogni essenziali: sentirsi incontrati,
accolti, accompagnati, fare esperienza del rispetto e dell’amore
per la loro crescita, la loro vita, i limiti e i pregi che l'infanzia custodisce.
E’ un onore lavorare per i bambini e con i bambini. Ieri come oggi. E' necessario
conoscere l’infanzia e i processi dell’adolescenza, partendo proprio dalla
consapevolezza che possono trovare le risorse in se stessi, se vengono messi nelle condizioni di trovare
fiducia e attenzione e se vengono messi nella condizione di imparare con passione.
Abbiamo coscienza che sono il frutto di questa nostra
società in evoluzione: possiamo esimerci dal considerare questo aspetto?
Possiamo fare scuola come qualche decennio fa?
Possiamo pensare che ragazzi di oggi possano vivere, conoscere, studiare
e crescere come quelli di una volta?
Lo sanno bene i maestri e i
professori illuminati e anche loro alla
ricerca e vi sono docenti davvero capaci di interpretare questa evoluzione. E di viverla come una opportunità. Tutti gli insegnanti dovrebbero essere messi nelle condizioni di formarsi, perchè
la lezione frontale non è più efficace oggi, perché l’intelligenza emotiva e
quella cognitiva interagiscono strettamente… Perché occorre avere strumenti
idonei per mettere i bambini e i ragazzi nelle condizioni di imparare con la
gioia di farlo e di condividere con i compagni di percorso le scoperte e le
difficoltà.
I genitori sensibili e appassionati ringraziano, mentre vivono con apprensione la realtà di una scuola quando è spenta, dormiente, demotivante e ignara o incredula davanti ai temi più forti, e neppure così recenti, delle ricerche sull'apprendimento.
Alla prossima!
(continua)
pubblicato da Annamaria Gatti
Foto da Mindomo
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