Si racconta che un disastro naturale portò sulla spiaggia migliaia di stelle marine moribonde.
Mentre in tanti erano lì a chiedersi le ragioni di tale fenomeno e a disquisre sulle responsabilità degli uni piuttosto che degli altri, un bambino all'improvviso lasciò la mano del papà e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le sue manine tre piccole stelle del mare e, sempre correndo, le portò nell'acqua. Poi tornò indietro e ripeté l'operazione.
Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò: "Ma che fai ragazzino?"
"Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia" -
"Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!" - gridò l'uomo. "E questo succede su centinaia di altre spiagge lungo la costa! Non puoi cambiare le cose!"
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un'altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: "Ho cambiato le cose per questa qui".
L'uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia. Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine nell'acqua. Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che buttavano stelle di mare nell'acqua.
Per cambiare il mondo - così si conclude il racconto- basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di incominciare a fare».
Ecco perchè il 28 e il 29 settembre ci sperimenteremo tutti #disegnatoridifuturo.
Per il programma clicca su: http://bit.ly/2KFiy4K
Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò: "Ma che fai ragazzino?"
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Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un'altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: "Ho cambiato le cose per questa qui".
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Per cambiare il mondo - così si conclude il racconto- basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di incominciare a fare».
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pubblicato da Annamaria Gatti
materiale da da Editrice La Meridiana
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