“ANDREA NON HA PIU’
PAURA”
di LORENZA FARINA
Illustrazioni di
Manuela Simoncelli
Edizioni Paoline
Recensione di Annamaria Gatti
Fonte: Città Nuova Marzo 2018
Con questa pregevole opera la
Casa Editrice Paoline rinnova il suo
apprezzamento per la scrittrice Farina, a cui si affianca, con una poetica
interpretazione, l’illustratrice Manuela Simoncelli.
Andrea è un bambino che
sperimenta la paura nella circostanza
della perdita del papà. La perdita qui potrebbe essere intesa in molte forme,
come allontanamento o presenza-assenza,
che pure fanno sanguinare un cuore bambino e lo costringono a scavalcare
il protetto confine dell’infanzia .
Lorenza Farina si cimenta ancora,
in questo libro per ragazzi, a dialogare con garbo e delicatezza con l’affettività dei bambini. Lo ha già fatto
visitando altri sentimenti e situazioni, in cui ha abilmente accompagnato i lettori nel
mondo della timidezza, della vecchiaia,
della malattia, della storia e del dramma della shoah.
In “Andrea non ha più paura” alcuni elementi mi incuriosiscono e tracciano letture / altre
che impreziosiscono la proposta: un uccellino
popola le pagine, grazioso e
premuroso, sempre così espressivo, con
le sue piume colora le pagine della
sofferenza e quelle della ritrovata calma, nel sonno tra i rami di Nonno
Ulivo. E’ una presenza che interpreta il senso di colpa e svela del testo un notevole pregio: in fondo alla paura di un bambino c’è quello
di sentirsi in colpa, quando uno dei genitori se ne va. Ma ora anche per Andrea è giunto il momento di
sentirsi avvolto, pur nella notte, dalla
benevolenza e dal perdono, con la complicità dell’ulivo.
L’albero poi è un personaggio costante nelle
produzioni di Lorenza:
per ammissione della stessa scrittrice, la natura ha sempre accompagnato
la sua crescita e tuttora fa da sfondo ai suoi giorni nella casa immersa nella
campagna veneta.
Albero/padre, in questo racconto,
albero che rassicura e insegna e attende, senza strafare o pontificare.
La
sua tenerezza sfiora Andrea, lo
sostiene, gli permette di ritrovare forza e consolazione, accanto al “cancello
sempre aperto” e alla “ mamma (che) lo
accarezzava spesso”. Andrea trova
consolazione, la paura è domata, ma tutto ha un prezzo! E il libro ci lascia
con un dubbio o una speranza, sorretti dal rumore di passi sul ghiaino del cortile… Qualcuno era
pur entrato e aveva chiuso quel cancello alle sue spalle.
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