Dedico questo post a tutti i maestri e le maestre, professori e professoresse.
A coloro che sono giovani e hanno nelle vene il fuoco della passione per l'educazione perchè camminino sicuri e tenaci.
...E a coloro che sospirano stanchi la pensione che non arriverà presto.
Dedico a loro questa iniezione di entusiasmo.
Manzi fu per me un maestro.
A lui, ricordato ieri e questa sera nella fiction "Non è mai troppo tardi" dalla tv, quando eccezionalmente si fa buona maestra, dedico questo post, con la sua ultima l'intervista.
Troverete molto altro in you tube, in internet e sui volumi da lui scritti e a lui dedicati.
http://www.youtube.com/watch?v=gKQ7GbworSw
pubblicato da Annamaria
gatti54@yahoo.it
foto: tv.fanpage.it
Da Chiara: Guardando la fiction su Alberto Manzi, ho ripensato a Don Bosco che affermava: «L’educazione è cosa di cuore». Egli non aveva elaborato un vero e proprio sistema pedagogico, ma era soprattutto un educatore: proponeva progetti di vita, come offerta di esperienze potenzialmente capaci di nutrire e sostenere il desiderio di esistere, di «esserci», di impegnarsi nel costruire orizzonti di senso. «Cosa di cuore», cioè «questione di relazione». Don Bosco intuì che l’amorevolezza, ossia l’amore reso percepibile nelle relazioni vitali, valorizzanti, è in grado di risvegliare sentimenti di fiducia in se stessi e negli altri, di evolvere in atteggiamenti di gratuità e di servizio. ....direi proprio che il maestro Manzi fu un degno erede di Don Bosco. Ho ripensato anche a Don Milani che diceva: "Se si perdono i ragazzi più difficili, la scuola non è più scuola. E' un ospedale che cura i sani e respinge i malati".
RispondiEliminain pensiore quasi da tre anni....peccato sia finita questa esperienza esaltante di educare comprendere valorizzare giovani esistenze
RispondiEliminasimonetta che cura il blog il mio modo della lettura blogspot