Un altro mese volge al termine e molte notizie riguardanti il mondo - bambino hanno riempito, letteralmente, le pagine delle notizie di questo periodo.
Ci siamo un po' tutti preoccupati per l'eccessiva esposizione video del triste episodio del bambino "allontanato" dalla scuola su ordinanza.
Oggi leggiamo che i carabinieri sono stati allertati da un'insegnante, oggetto del lancio di un oggetto da parte di uno scolaro. L'altro ieri un altro caso di minore sofferente per la separazione dei genitori ha inquietato certa opinione pubblica e non solo....
Conveniamo che, oltre a osservare che nessuno conosce la vera natura dei fatti e può atteggiarsi a giudice, e oltre agli autorevoli giudizi di molti esperti raggiunti dai media, il buon senso e il rispetto per la persona, e per il minore in particolare, imponga il rispetto delle improrogabili norme deontologiche:
- il bambino deve vedere garantita la riservatezza sulla propria vita (privacy...), in qualsiasi situazione si trovi, quale che sia la diagnosi o la sofferenza anche psicologica,
- i media rispettino scrupolosamente il loro protocollo normativo in merito, rinunciando agli scoop emotivi, che tanto (!) rendono, ma molto danneggiano la persona che diventa oggetto...
- il disturbo affettivo o psicologico viene aggravato dalla diffusione mediatica e questo lo capiamo tutti, senza bisogno di esperti,
- anche le persone vicine ai bambini si rendano conto di quanto la diffusione fatta non certo per motivi favorevoli al minore, sia nociva al bambino stesso...
E allora? Come concludere la breve riflessione?
Concludiamo che le sofferenze dei bambini, che sono molte e causate spesso dai loro genitori in difficoltà, sono da conoscere con la guida esperta di chi studia e sa che un'attenzione di grande qualità e valori umani trasversali ci condurrebbero ad avere la giusta saggezza, di fronte ai bambini.
Questi poi chissà cosa farebbero per un amore stabile e duraturo, coerente e generoso dei loro genitori, che come già abbiamo scritto, devono sapere: due genitori si separano, ma non si separano dai loro figli.
Lì devono stare, accanto a loro, trovando le forme più corrette e leali, costi quel che costi, per condurre in armonia la crescita dei loro bambini e formandosi a capire i loro reali bisogni.
Ribadisco le parole di una madre: "Se avessi saputo la grande sofferenza dei miei bambini, avrei lottato per stare tutti insieme, anzichè ora lottare miseramente per veder riconosciuto il bisogno di avere accanto un padre vero..."
Ecco perchè la mediazione familiare dovrebbe essere incentivata su tutto il territorio, perchè fonte di civile confronto e di tentativo autorevole di soluzione mediata dei conflitti familiari.
E forse eviteremmo pagine di giornale o video che, fatti grandi, i figli brandiranno a denuncia della miseria degli adulti colpevoli di calpestare l'infanzia.
pubblicato da Annamaria
foto da: recensioni-storia.it
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