Ascolto attivo: storia di Giulio e di Serena
Giulio torna a casa da scuola. Una piega sulla bocca dopo 8 ore di scuola, davvero "a tempo pieno".
Mamma Serena lo guarda salire in auto e decide:
" Ti dispiace se facciamo due passi fino alla libreria del centro?"
Giulio sorride un pochino: niente domanda oggi?!! pensa sollevato.
Niente del genere: Comeèandataoggiascuola?Benevero?
Lui non sa che mamma ha appena finito un colloquio con la psicologa della scuola a cui ha chiesto qualche "dritta" per risolvere un problemino con Giulio: calo della motivazione e del rendimento, insicurezze varie, opposizioni, introversioni, strane per i suoi 10 anni.
Prima di entrare in libreria una sosta dal gelataio.
"Ti vedo un po' pensoso oggi" dice la mamma.
Silenzio.
Silenzio, rotto dallo scricchiolio del biscotto del cono gelato.
"Ora mi chiede come è andata la scuola oggi..." pensa Giulio.
Silenzio. I due sembrano concentrati sul gelato alla liquirizia e pistacchio, vera passione del ragazzino.
Giulio sbircia divertito la mamma.
Mamma sorride complice, mentre pensa che è difficile non chiedere. ma ha deciso di seguire il consiglio dell'"ascolto attivo".
Il figlio sembra soddisfatto.
"Buono!" sussurra e sorride a mamma Serena, che sente un nodo in gola.
Un po' di commozione: sente di aver in fondo ascoltato davvero il bisogno di Giulio di rilassarsi, di trovare in lei una complicità. Non ha seguito il cliché della madre efficiente.
Poi una capatina in libreria.
L'ultimo libro di Stilton è lì in vetrina. Altra passione di Giulio, che comincia ad animarsi.
"Mi pare che ti interessi quest'ultima uscita!"
Silenzio.
mamma Serena non ha fatto domande, ma ha sottolineato il sentimento, lo stato d'animo manifestato da Giulio con lo sguardo e la postura del corpo
Poi inaspettatamente: "Già, posso?"
"Direi di sì" annuisce mamma, "Ti vedo più sereno di prima".
"Beh..." spiega rompendo il silenzio Giulio e sbottando "oggi a mensa Paolo mi ha preso in giro e gli ho mollato un calcio, non si è fatto niente, ma so che non approvi e mi sono preso una nota".
"Ne parliamo quando vuoi stasera e vediamo come riparare la cosa e gestirla al meglio, per te e per lui, che dici?"
"Ok, grazie mamma."
pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
foto: Medicinalive
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