Nel precedente post GENITORI OLTRE LA PANDEMIA 6, abbiamo coinvolto i nonni, affermando il ruolo fondamentale che ricoprono nella crescita dei figli.
Avete provato l'esperimento? E come è andata?
Avevamo anche accennato ad un indovinello, che ha popolato la nostra riflessione nel preparare il post e che in questo ...prolungamento ora descriviamo.
Immaginiamo una quercia, solida, ampia e ricca di rami perchè carica di anni che l'hanno impreziosita e arricchita di incontri, di esperienze, di bufere drammatiche, di albe radiose e di tramonti infuocati.
Ora chiudete gli occhi e immaginate tanti uccellini che giungono a ripararsi fra i suoi rami
e forse a nidificare, o a farsi raccontare la vita e la sorpresa che ogni giorno riserva a tutti coloro che vogliono vederla. Sono insistenti, curiosi, forse anche baldanzosi, simpatici o pensierosi e silenziosi... con una richiesta nello sguardo: incontrami, accoglimi, raccontami, sostienimi, stai con me!!!
E lei, la quercia, frusciando amabilmente o scuotendo le artistiche foglie, comprende quanto questi abitanti della sua chioma siano indispensabili a lei e viceversa, quanto può sostenerli, ripararli anche dal temporale. Ancorata a terra saldamente la quercia diventa storia, futuro, presente, si spende, è disposta anche a cedere qualcosa di sè, pur di vedere gli allegri pennuti volare alto.
Gli uccellini diventeranno maturi e capaci di allevare i loro piccoli, e la storia si ripeterà.
Indovinate chi è la quercia e chi sono gli uccellini?
Sì, proprio loro: i nonni e i loro nipoti.
Pubblicato da Annamaria Gatti
foto da Tuttogreen
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