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venerdì 26 febbraio 2021

Infanzia e inquinamento: partecipa al progetto dell'Università di Padova

 

Sei genitore? Vuoi partecipare? 

Avresti molti vantaggi oltre ad un gesto di grande responsabilita' sociale. 

Dall'Università di Padova un progetto di grande interesse

La comunità scientifica sta concentrando la propria attenzione su una serie di contaminanti di emergente preoccupazione (CEC) come le sostanze perfluoroalchiliche, i cosiddetti PFAS.

Nel 2013, uno studio condotto dall’Istituto Nazionale per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha scoperto che circa 127’000 persone nella Regione Veneto sono state esposte a PFAS. 

La fonte primaria di contaminazione è stata l’acqua potabile con probabile inizio negli anni ’70 con estensione alle acque sotterranee, superficiali e potabili in 21 comuni del Veneto. 

Le persone che vivono in quella zona riportano la più alta concentrazione ematica mondiale di alcuni PFAS. Le sostanze PFAS sono inquinanti organici persistenti e agiscono come interferenti endocrini. 

Tuttavia, in questo momento, gli studi epidemiologici forniscono prove insufficienti per le associazioni tra l’esposizione ai PFAS e gli esiti del neurosviluppo, esiti neurocomportamentali, esiti neuropsichiatrici, esiti cognitivi o funzione tiroidea. 

Questa ricerca ha come obiettivo valutare come l’inquinamento possa aver influenzato lo sviluppo neonatale e della prima infanzia, con particolare focus sugli effetti delle sostanze perfluoroalchiliche e la sfera del comportamento e dello sviluppo cognitivo.
Guarda nello specifico il nostro lavoro.

https://teddychild.dpss.psy.unipd.it/2021/01/22/come-nasce-il-progetto-teddy-child/

pubblicato da Annamaria Gatti

fonte: Progetto Teddy Child UNIPD

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