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mercoledì 17 gennaio 2024

Ebo elefantino trombettiere, favola sugli errori e sull'autostima




favola  di Annamaria Gatti     illustrazione di Eleonora Moretti
fonte:  Città Nuova,  aprile 2020, Città nuova Editrice,  Roma

Non è rimproverando che si superano gli errori, 
ma creando alleanze, provare per credere.
Sarà per questo che ai bambini 
piace sempre molto questa favola.
In tutti noi c'è un po' di Ebo... ETCIUUUU'

EBO ELEFANTINO TROMBETTIERE

La mattina era molto calda nella savana e gli elefanti musicisti,  in fila per la prova generale del concerto, si tenevano freschi sventolando le orecchie.

“Uffa, vado arrosto, mamma!” brontolava EBO l’elefantino. 
“Stai attento al Maestro, invece di lamentarti” lo aveva apostrofato mamma elefante.

Il Maestro della grande orchestra iniziava a concertare. Non che  EBO fosse un piagnucolone, il fatto era che non gli riusciva mica tanto bene la sonata in do maggiore barrito. La sua proboscide, che usava come trombetta, faceva le bizze.

“Preferivo  segnare  il ritmo con il tronco!” 
Insomma, suonare soffiando nella proboscide, non era poi tanto facile!

Ecco, il Maestro aveva dato il "la" e la prova generale del concerto era iniziata. EBO doveva stare attento e lanciare i suoi strombettamenti nasali  al tempo giusto. Però…

“EEEETCIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU’”

Lo sternuto era risuonato  proprio stonato nella savana. Come una tromba rotta. Che figura!

Ed ora EBO aspettava la reazione del maestro e pensava: “Ora mi sgriderà e mi caccerà dall’orchestra”.

EBO tirò su la proboscide di colpo e SBAAAAM!  si trovò faccia a faccia con il Maestro.
EBO stava per farsi addosso anche la pipì, per la sorpresa,  ma presto si accorse che  i piccoli occhi  del grande pachiderma non erano preoccupati. E forse sorrideva anche. 

Il direttore lo stava fissando intensamente, che vuol dire con molto interesse.
Poi con la proboscide da gran maestro gli diede un buffetto di simpatia e incoraggiamento sulla schiena.
“EBO, ti chiami EBO vero?”
“Sissignore…”
“Ebbene, capita a tutti di fare un clamoroso errore, anche ai più bravi, ma NON TEMERE io ti aiuterò. Devi solo guardarmi sempre e vedrai… insieme faremo il più bel concerto della savana. Ti pare?”
“Mmmm …mi pare signore” balbettò  EBO allegramente.

EBO riprese a soffiare benissimo nella sua trombetta naturale  e da quel giorno segnò  il tempo anche con il codino, mentre il Maestro pensava: quell’elefantino diventerà un direttore d’orchestra,  di questo passo!

pubblicato da Annamaria Gatti

1 commento:

  1. Franca Perini, stimata e poetica scrittrice anche per bambini mi scrive: Accettare il proprio errore, l'insuccesso ... è un'esperienza fondamentale, e a volte non ci è concessa.
    Ci sono bambine e bambini che non si sanno perdonare, perchè nessuno ha mostrato loro come si fa ad accogliere anche i propri limiti senza sentirsi "sbagliati". Grazie Franca, un pensiero splendido

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