Recensione di Annamaria Gatti
Il ruolo del consulente educativo per genitori è quanto di più delicato e difficile si immagini, per le implicazioni che le scelte professionali di tale esperto hanno nei riguardi del complesso sistema famigliare che a lui si affida.
Rassicura constatare quanto questo compito venga svolto da professionisti di grande spessore umano e professionale, nonostante alcuni tragici eventi recenti, che denunciano la pressante necessità di controlli e di interventi responsabili nei confronti di minori e genitori.
Dalle righe del contributo di Paola Scalari e Francesco Berto (ConTatto, La Meridiana 2008) emergono numerose riflessioni, proposte in modo originale e filtrate dalla viva esperienza del loro lavoro con i genitori e si riconferma un' importante definizione dell'approccio alla consulenza educativa ai genitori.
Silvia Veggetti Finzi nella Prefazione definisce il lavoro sinteticamente "straordinario". E confermo la valutazione.

Di qui l'aiuto chiesto all'esperto, che li incontra, permette a loro di raccontarsi e di rivivere consapevolmente i punti nodali e il disagio personale esistenziale per "ricostruire il clima famigliare e per intercettare le modalità con le quali la sofferenza è transitata attraverso le diverse generazioni" ((idem, pag, 198)
E' il professionista che li accompagna alla scoperta che "...l'amore è una relazione speciale che sa stringere legami per tentativi ed ipotesi... l'amore non ha ricette, poichè è la ricerca continua e incessante di conoscere l'altro. Amarsi diventa allora poter sbagliare, poterlo comprendere e poter riparare." (idem, pag, 190)
La ricerca di indicazioni da seguire per placare l'ansia e l'incertezza, può ottenere un' insicurezza di fondo, che non fa crescere davvero i genitori nella consapevolezza delle loro possibilità e nella competenza educativa. "L'esperto allora, quando vuole offrire sostegno a madri e padri, può innanzitutto mitigare il loro desiderio di trovare in lui indicazioni miracolistiche e può invece aiutarli ad appropriarsi di un metodo che procede per interrogativi e dubbi..." (idem, pag, 191)
"Il consulente educativo è allora non solo il punto di riferimento affinchè madri e padri possano sentirsi capiti e sostenuti, ma è anche il facilitatore di rapporti tra genitori quando promuovono incontri di gruppo dove mamme e papà possono relazionarsi con altri padri e madri..." (idem, pag, 192-193)
L'affascinante compito del consulente è quindi accompagnare con rispetto i genitori, perchè scoprano le reali e inaspettate possibilità di vivere ed educare quel figlio, in quella famiglia, con le attenzioni proprie della responsabilità loro affidata, sostenuta dall'amore, dalla fiducia e dalla speranza.
pubblicato da Annamaria Gatti
foto by Sara Guarda
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