Graziano Versace
IL GIORNO IN CUI SIGNORA ARIA PARTI'
Città Nuova, 2018
Recensione di Annamaria Gatti
Il "giorno" in cui la Signora Aria partì è il momento in cui Matilde, sorellina di Luca, un convincente io narrante, non ha più bisogno di questo femminile personaggio immaginario e lo lascia andare.
E' un momento magico e solenne, che vede riunita tutta la famiglia accanto a un binario di un ipotetico treno in partenza. E sembra al lettore che quel vagone si porti via il dolore della separazione e della precarietà affettiva, pur colmata in parte, per i due bambini, da un padre creativo e trafficone, a suo modo amorevole e comunque fuori dagli schemi.
La difesa dell'invisibile compagna, esercitata dalla bambina di fronte alla preoccupata curiosità della nonna e della mamma, è un riuscito tentativo narrativo di dare lettura del dolore dell'assenza materna e della sua evoluzione.
Dopo aver constatato tutta la fragilità della mamma dinnanzi al rifiuto della figlioletta di riconoscerla, Matilde scoprirà un fatto straordinario: una Signora Aria davvero è esistita nel passato di Matilde! Era cantata nella filastrocca che la madre le sussurrava da piccolissima e che nessuno in famiglia ricordava. Ma la figlioletta sì!
Signora Aria è/era per Matilde la mamma tanto desiderata, che non se ne è mai andata perchè trattenuta dalla fantasia e dal bisogno di amore, riversato in quella signora tanto irreale quanto presente.
"Non stava accadendo nulla di vero,
ma Signora Aria lo era...
Si era personificata per aiutare Matilde;
per aiutarla a reggere il peso di quei giorni vissuti su un filo traballante
fino a che non eravamo rientrati nella vita di mamma.
E il fatto che fossimo tutt'e quattro lì era un monito
a proseguire su quella strada..."
Nel romanzo trova spazio anche un motocarro, il mitico Ape, pieno di libri da vendere, un padre scrittore strampalato, delicate fantasie narrative sullo sfondo della terra calabrese,
Altri temi importanti si affacciano in queste pagine di Graziano Versace, già autore conosciuto, da scoprire in una lettura spedita ed essenziale.
E' questo un romanzo definito di formazione. E' comunque un tenero sguardo alla famiglia in difficoltà e alle innumerevoli risorse insite nei suoi componenti. Ma anche un invito implicito a prendere sul serio i bambini e la loro capacità di leggere la vita con occhi di misericordia e di pura fantasia.
Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
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