pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
foto da: non sprecare.it
Lo notiamo tutti: la buona educazione è spesso una rimpianta cenerentola fra i nostri ragazzi.
Occorre iniziare da piccolissimi questa paziente ma gratificante opera da parte dei genitori.
Siamo addolorati in presenza di bambini ineducati, che soffrono manie di onnipotenza nel trattare gli altri, vere pallottole vaganti nella propria società, destinati a mortificare gli altri o la natura, destinati ad essere temuti, forse, disprezzati sempre, infelici sempre!
Anche questi bambini hanno il diritto primario di essere educati, di essere cooperativi, senza ipocrisie, di crescere sereni con una strada tracciata avanti a sè. (vedi altri post in questo blog con varie etichette come a lato)
Avete visto le richieste base di abilità lavorative? Avere buona capacità empatica e di collaborazione! Senza educazione quindi non vai da nessuna parte.
Tempo di vacanze, qualche ora o qualche giorno in più da trascorrere insieme ai bambini.
C'è tempo per una revisione e una programmazione degli interventi educativi.
E l'educazione, la buona educazione, ci trova sempre all'erta: noi abbiamo modo di verificare molti angoli del comportamento, loro ci osservano e imparano più dai nostri comportamenti che dalle nostre parole. E' risaputo.
Quanti piccoli esempi e interventi di aiuto possono passare attraverso le figure genitoriali? Tutti, in pratica.
"L'ha detto/fatto il mio papà..."
"Lo fa sempre anche la mamma! E'giusto così."
L'aiuto, la correzione deve essere
- deciso
- sempre positivo
- opportuno
- rispettoso del bambino, ma adeguato
- tempestivo
- pertinente
- paziente
Valorizzare quello che di buono viene fatto, soprattutto se c'è l'evidente tentativo di correggersi, è sempre vincente. Pena una ferita profonda nella loro autostima personale, nella loro sensibilità e nella intelligenza emotiva.
Concordo, su tutto, questo è il ruolo del genitore ed educatore.
RispondiEliminaBuon sabato.
sinforosa