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martedì 13 settembre 2016

Dall'ultimo libro di Annamaria Gatti

Annamaria Gatti - Dall’altra parte del mondo Storia di Vera e Trysa

Come promesso condivido con voi  un momento centrale del romanzo breve:

Dall'altra parte del mondo
 Storia di Vera e Trysa 
di Annamaria Gatti
Ed. Aletti
Collana Gli Emersi 2016

pagina 47:

E Trysa va dall’altra parte del mondo

E’ trascorso un anno da quel giorno. 
Trysa, io e i ragazzi abbiamo vissuto allegramente questo tempo, fra studio e angosce da concerti ed esami. Naturalmente la presenza del Vento del Crepuscolo ha consolidato  l’amicizia fra tutti noi, che stiamo concludendo gli studi di un altro anno al conservatorio. 
Io non ho parlato della mia cotta al Marini, ma sono un paio di settimane che suoniamo insieme una galeotta sonata di Brahms.  E lui mi dice sempre alla fine che sono proprio una brava interprete, che suono con molta sensibilità e che sarei perfetta per accompagnarlo al concerto finale! E io vorrei urlargli che lo accompagnerei in cima al mondo, se me lo chiedesse! Non so come finirà questa storia! Non l'ho mai scritto: il Marini si chiama Massimo, anche se io lo chiamo sempre “il Marini”. Mi sento però decisa,  vaccinata e pronta alla delusione: probabilmente lui pensa ad altro, anzi ad un'altra!

Poi in un  giorno speciale,  il giorno del concerto dei primavera, è accaduto tutto.
Trysa mi ha dato uno strano appuntamento in pizzeria, non in piazza, dicendomi che doveva  parlarmi di una faccenda seria.
Quando sono entrata in pizzeria ho notato subito un gruppo rumoroso di ragazzini e, in fondo alla sala,  lei che mi ha fatto un cenno di richiamo:
“Che faccia stravolta! Che ti succede?” le ho chiesto e ho pensato: non sarà colpa di Carlos!?
“Devo partire e non tornerò più.”
“Ehi, che scherzo è questo?” ho chiesto  allarmata. “E dove andrai?”
“Dall’altra parte del mondo. Più lontano di così non si può.”
Non avevamo più parole. Anche il Vento si  era accucciato, mogio mogio ai nostri piedi ed era così triste da non trovare neppure un soffio per chiedere o replicare.

“Ti scriverò” ha promesso Trysa.
“Anch’io” ho detto.
“Suonerò per te.”
“Suonerò anch’io La Campanella” ho aggiunto io.
“Adesso però ti offro una pizza” ha detto affranta.

Non ho osato aprir bocca, per dirle che poteva ordinare invece tutto il gelato che voleva, perché altrimenti mi si sarebbe sciolto il nodo che avevo in gola. E credo avrei pianto tutte le mie lacrime, quelle che da tempo mi tenevo dentro, pensando al Marini e all'anno che stava per finire. Ma chi poteva pensare di separarsi da lei, la mia migliore amica? Non riuscivo a concepire la realtà: avere un’amica e perderla dall'altra parte del mondo!
Eppure sarebbe stato così: Trysa sarebbe  partita tra pochi giorni.
Ha già salutato tutti. Solo il Marini  riusciva trovare le battute giuste per farci ridere un po'.  Ma solo un po’.

Anche la piazza bianca piangeva, sotto una pioggerella di fine aprile, sottile sottile. La chiesa rosa era lucida di pioggia e di pianto.

Anche il Vento musicista portava solo lamenti sottili, flebili, per non disturbare, per rispetto dell’angoscia palese nelle nostre poche parole. 
A nessuno sembrava interessare più il concerto di primavera. A dire il vero sembrava una giornata d’autunno e Carlos pareva un albero che ha perso con la sua chioma verde, anche  la speranza.
Brr, che giornataccia, da dimenticare!

http://www.alettieditore.it/emersi/2016/gatti.html



2 commenti:

  1. ... E partecipiamo al premio STREGA RAGAZZE E RAGAZZI 2016... Sezione 11/15 anni.
    In bocca al lupo! Giuria professionale, poi cinquina e giuria ragazze e ragazzi, al lavoro!

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  2. Cara Annamaria,
    ....
    Ho letto poi la storia di Vera e Trysa. Hai detto che questo libro non mi sarebbe piaciuto: non è vero, è una bellissima e dolcissima favola. Non so se tu hai voluto che fosse tale, ma a me favola è sembrata e in quanto favola mi è piaciuta. Naturalmente è il Vento del Crepuscolo soprattutto a connotarla così, ed è un'invenzione struggente. Favola per adulti, evidentemente, favola che parla soprattutto di amicizia, l'amore è quasi in secondo piano rispetto all'amicizia ed è giusto così. Certo, cara Annamaria, il tuo è sempre un mondo ideale: questo gruppo di amici (usano cellulari ed email, quindi devo dedurre che siamo ai giorni nostri) sono una sorta di archetipo. Si vogliono teneramente bene, si aiutano l'un l'altro, non si drogano o ubriacano, non fanno sesso sfrenato tra di loro..non so se esistano gruppi davvero così, spero di sì. Non ho poi ben capito se Trysa se ne va dall'altra parte del mondo per curare la sua malattia o per altri motivi.
    Vabbé, questi sono particolari senza molta importanza. Sono contenta di averlo letto e di averlo, grazie, un abbraccio
    emanuela

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