Due lupacchiotti litigano seriamente, ma l'orso Brown interviene...
RABBIA, RABBIA
Favola di Annamaria Gatti
fonte: Città Nuova, 25 maggio 2014
L’orso Brown (leggi braun) uscì
dalla tana in una bella mattina, pronto a giocare con gli amici del bosco.
Il profumo d’erba bagnata e il
richiamo della cinciallegra gli mettevano allegria, ma si fermò spaesato quando
sentì le note di una battaglia in corso:
“Smettetela, vi farete del male!”
strillava la volpe Luna.
Black (blec) e Grey (grei), i due
lupacchiotti avevano orecchie e pelo ritti, unghie e denti
ben in vista, pronti all’attacco.
Brown, vista la faccenda, decise
di dar man forte a Luna: possibile che quei due finissero sempre con un morso
sul collo o una zampata sul muso per delle sciocchezze?
“Ragazzi!” gracchiò con il suo vocione “ecco
una novità!”
Black e Grey abbassarono coda e orecchie e si fecero
attenti, più per paura che per altro.
“Ora che siete un po’ più calmi,
vi dirò che la lontra, che si arrabbia sempre per poco, ha deciso: non le
conviene assalire per una bazzecola le sue sorelle. Troppi guai dopo, fra
ferite e malumori… Dice che gufo Saverio le ha insegnato a pensare prima a cosa
le conviene fare per stare bene, insomma… prima di usare la forza!”
“Usare la forza sì, ma quella
dell’intelligenza!” osservò Grey, orgoglioso di sfoggiare un po’ di
saggezza pure lui.
“Bravo lupacchiotto! E tu Black,
cosa ne pensi?”
“So che gufo Saverio è saggio
davvero e io, che sono intelligente,
dico a Grey che quando mi sbarra la strada all’improvviso mi arrabbio tanto!
Ora che lo sa… non lo farà più!”
Visto il clima meno litigioso
creatosi fra i due, Luna soddisfatta incitò gli amici:
“Bene! E ora chi arriva ultimo alla quercia grande è un
leone con il mal di pancia!”
E l’orso Brown, ballonzolando sulle zampe posteriori, li
guardò sfrecciare via: sarebbe stato l’ultimo ad arrivare, si sentiva proprio
un bel leone, mal di pancia a parte!
Pubblicato da Annamaria Gatti
Illustrazione da "Il libro della giungla" di W. Disney
GRAZIE PROPRIO UNA STORIA DA FAR PASSARE .
RispondiEliminaGrazie a te per la condivisione! Le storie devono in qualche modo essere momenti che promuovono il discernimento, o anche solo il dialogo, per conoscerci, per sostenerci con la certezza di essere "cari" a chi ti ascolta... i bambini sono così sensibili a questo! E così per tutte le altre storie qui pubblicate...
RispondiEliminaGrazie
Annamaria