Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

lunedì 10 settembre 2012

Come andare a scuola sereni...





Dunque, capitolo difficilissimo questo di andare sereni a scuola, o forse no.
"L'importante è che vada a scuola volentieri..." sento dire.
E sono convinta anch'io che la faccenda ha proprio questa pennellata.
Ma cosa spinge un bambino ad andare a scuola sereno?
Sapere che i genitori sono compagni di questo viaggio che comporterà fatiche e difficoltà, per una meta bellissima: diventare grande.
Già. E cosa rende ancora l'evento gradevole?
I maestri. Vero!
I compagni e il clima di classe. Vero anche quello.
Ebbene sapere e condividere, percepire davvero che incontrerà altri bambini che saranno una risorsa per la sua crescita e la sua felicità, questo mi pare un buon inizio.
E un inizio coraggioso.
Allora il mio compagno disabile "E'" una bellissima risorsa, un incredibile spazio nuovo, un orizzonte diverso e vero.
E per non parlare dei bambini con negli occhi altri cieli e altre terre, nuove lingue con cui confrontare inizialmente solo l'abilità comunicativa analogica...
Loro saranno la risorsa da rincorrere e con cui condividere banco, compito, libro, computer, teatro, palestra, merenda, amicizia e litigate solenni se necessario.
Ma se ci crediamo tutti, genitori, insegnanti, collaboratori e company, allora avremo già dato una strategica chiave di lettura della vita.
Con buona pace di tutti coloro che vogliono che la scuola sia discriminazione, arrivismo, autoritarismo e selezione naturale.
Ma orami nessuno più coltiva davvero tali pensieri negativi e dannosi per sè e per gli altri.
Pensieri perdenti.

pubblicato da Annamaria
illustrazione di Nicoletta Costa

1 commento:

  1. Il mio bambino ha l'insegnante di sostegno e io ero molto in apprensione per lui e per il suo primo giorno di scuola in prima. La maestra mi ha detto di averlo voluto come un regalo per lei e i suoi scolari. Io mi sono messa a piangere di gioia.
    Roby

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