Eh sì, c'è chi, fra i docenti, alla chiusura degli impegni scolastici va a scuola in Val di Sole, dal Piemonte alle Marche, dal Friuli alla Sicilia. Perchè?
Molte le motivazioni che hanno scandito questo primo appuntamento di una rete, divenuta associazione di recente, e già riferimento di realtà che lavorano nell'ambito della ricerca e della divulgazione didattica e pedagogica.
Ho condiviso alcuni momenti con un gruppo coeso, che ha organizzato negli ultimi anni già altri momenti di formazione. Ne ho assaporato la genuina passione, frutto di cammini tenaci, alla ricerca del meglio per la propria professionalità e, ovviamente, per i propri studenti. Ho ritrovato in ciascuno uno sguardo consapevole rivolto al futuro, al sogno di cui si nutrono per poter fare la differenza, nella ricerca di ciò che serve davvero per costruire attraverso l'educazione un mondo migliore, nonostante tutto.
Ecco il comunicato conclusivo della giornalista Candela Copparoni che ha curato anche i comunicati della Summer School inter-universitaria, che si è tenuta parallelamente e con cui sono stati condivisi alcuni eventi nel corso della settimana.
"Nell'educazione un tesoro. L'autorevole impegno in Val di Sole della Rete Insegnanti Italia
Più di trenta insegnanti, provenienti da tutta Italia, si
sono dati appuntamento in Trentino, Val di Sole (Pellizzano), per realizzare un
sogno: una summer school, proprio nei luoghi in cui una straordinaria maestra,
Chiara Lubich, nel 1938 ha iniziato a insegnare.
Una settimana di studio in cui far convergere la propria
passione educativa sulle vie pedagogiche tracciate da questa educatrice. Una
didattica competente e lungimirante in quegli anni difficili alle porte della
guerra: attenzione data ad ognuno dei suo alunni, senza lasciare indietro
nessuno, testimonianza di vita autentica, richiamo quotidiano al pensare e
all'agire per un mondo unito e fraterno.
Sulla scia della maestra Chiara Lubich la summer school in
Val di Sole ha giorno dopo giorno scandito l'impegno a vivere la relazione
educativa come tratto essenziale, ragione portante l'azione educativa stessa,
il camminare insieme – insegnanti e studenti –, a tessere una rete efficace
d'impegno, talvolta faticosa, per un mondo più unito e fraterno.
“Senza investire oggi nell'educazione non possiamo sperare
nel futuro”, “perché l'educazione è la più grande emergenza oggi per la quale
occorre investire con più competenza e coraggio” – hanno sottolineato Michele
De Beni e Giuseppe Milan dell’Istituto Universitario Sophia. In questo grande
impegno “possiamo essere protagonisti del cambiamento illuminando l'animo
umano”, ha sottolineato l’insegnante Giovanni Morello, collaboratore della
rivista La tecnica della scuola.
Insieme è possibile contribuire a cambiare e migliorare il
mondo con la stessa luce negli occhi di Chiara Lubich, maestra coraggiosa tra
le montagne della Val di Sole."
Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
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