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mercoledì 19 febbraio 2025

Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo. Un libro splendido dagli otto ai cento anni

 


di Charlie  Mackesy
Editore Salani, ottobre 2020

Quasi una recensione di Annamaria Gatti

Un evento questo libro di Charlie Mackesy,  un successo internazionale, e tutto meritato planato su un incredibile tempo, quello del lock down. 

Mi piace ripresentarlo per il motivo che stiamo attraversando anni di tensione al meglio a fronte di giorni bui di retrocessione umana e valoriale. E increduli ci chiediamo se avremo la tenacia per raccontare ai ragazzi che possiamo farcela, che a tutto questo male e questa violenza si può e si devono opporre concreti gesti di compassione e amore.

Questo resta un libro senza età e senza confini. 
Un libro verissimo e forse più poesia che prosa.
Basta sfogliare e immergersi nelle prime pagine.
  • Dedica alla mamma dolce e gentile - Ecco dove nasce tutto...
  • La premessa è un messaggio per il lettore, qualsiasi lettore e sono quattro paginette scritte in corsivo, come tutto il libro, in cui saluta, in cui il talento è essenzialmente umiltà, desiderio di aiutare l'altro a essere sereno, ma anche felice.
  • Il libro inizia con un CIAO. Che pare voglia dire: ci sono per te, tu sei lì per me, eccoci, proseguiamo insieme...
  • Le prime pagine riaffiorano dalle radici del senso di questo libro: l'incontro vero fra tre animali e un bambino che cerca. Cerca le risposte alle sue domande.
  • Qualche volta gliele fanno; "Cosa vuoi fare da grande?" "Essere gentile" disse il bambino. Ecco qui sta tutto.
  • Poi il libro prosegue nell'incontro con una volpe, ops scusate la volpe, e il cavallo, forse il maestro. Certo,  affascinante guida nella tempesta, nella solitudine, nell'errore, nella vita.
Sono così poche le parole in ogni pagina solo perchè sono pesantissime, vivide e vere, concentrate, infinite. 
Il fascino di queste pagine lascia in animo un'impronta inquietante, eppure siamo adulti, eppure ne abbiamo letti di libri... ma quelle pagine sono altro e ci riportano a quei libri che non si dimenticano, perchè hanno fotografato la tua anima.
                "Essere gentile con te stesso 
               è uno dei più grandi atti di gentilezza che ci siano."
                "Quale è la cosa più coraggiosa che hai mai detto?
Chiese il bambino. 
-Aiuto- rispose il cavallo".
    "Chiedere aiuto non significa arrendersi 
ma  rifiutarsi di arrendersi"
 "La vita è dura ma c'è chi ti ama"
                                                                    Grazie


Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it








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