di Charlie Mackesy
Editore Salani, ottobre 2020
Quasi una recensione di Annamaria Gatti
Un evento questo libro di Charlie Mackesy, un successo internazionale, e tutto meritato planato su un incredibile tempo, quello del lock down.
Mi piace ripresentarlo per il motivo che stiamo attraversando anni di tensione al meglio a fronte di giorni bui di retrocessione umana e valoriale. E increduli ci chiediamo se avremo la tenacia per raccontare ai ragazzi che possiamo farcela, che a tutto questo male e questa violenza si può e si devono opporre concreti gesti di compassione e amore.
Questo resta un libro senza età e senza confini.
Un libro verissimo e forse più poesia che prosa.
Basta sfogliare e immergersi nelle prime pagine.
- Dedica alla mamma dolce e gentile - Ecco dove nasce tutto...
- La premessa è un messaggio per il lettore, qualsiasi lettore e sono quattro paginette scritte in corsivo, come tutto il libro, in cui saluta, in cui il talento è essenzialmente umiltà, desiderio di aiutare l'altro a essere sereno, ma anche felice.
- Il libro inizia con un CIAO. Che pare voglia dire: ci sono per te, tu sei lì per me, eccoci, proseguiamo insieme...
- Le prime pagine riaffiorano dalle radici del senso di questo libro: l'incontro vero fra tre animali e un bambino che cerca. Cerca le risposte alle sue domande.
- Qualche volta gliele fanno; "Cosa vuoi fare da grande?" "Essere gentile" disse il bambino. Ecco qui sta tutto.
- Poi il libro prosegue nell'incontro con una volpe, ops scusate la volpe, e il cavallo, forse il maestro. Certo, affascinante guida nella tempesta, nella solitudine, nell'errore, nella vita.
Sono così poche le parole in ogni pagina solo perchè sono pesantissime, vivide e vere, concentrate, infinite.
Il fascino di queste pagine lascia in animo un'impronta inquietante, eppure siamo adulti, eppure ne abbiamo letti di libri... ma quelle pagine sono altro e ci riportano a quei libri che non si dimenticano, perchè hanno fotografato la tua anima.
"Essere gentile con te stesso
è uno dei più grandi atti di gentilezza che ci siano."
"Quale è la cosa più coraggiosa che hai mai detto?
Chiese il bambino.
-Aiuto- rispose il cavallo".
"Chiedere aiuto non significa arrendersi
ma rifiutarsi di arrendersi"
"La vita è dura ma c'è chi ti ama"
Grazie
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