RICCIO LINO, SVEGLIATI! E’ PRIMAVERA
di Annamaria Gatti
Illustrazione di Eleonora Moretti
Fonte: Città Nuova, Aprile 2018
Riccio Lino aveva dormito a lungo, ma era giunto ormai il tempo del risveglio e nella boscaglia
Rossino, il pettirosso, svolazzando qua e là, si chiedeva: “Quando potrò salutare il mio
amico Lino?”
“Non è ancora il tempo” pensava Lino, “devo ancora dormire.” Si sa i ricci non
amano la compagnia di nessuno, ma i due erano diventati amici durante la
precedente estate e si erano salutati in autunno, con la promessa di ritrovarsi
in primavera.
Pur nascosto nella sua tana, il riccio poteva sentire il
movimento là fuori, ma gli occhietti non si aprivano e neppure le zampe erano
disposte a mettersi in moto, proprio come succede agli scolari, e non solo, il
lunedì mattina.
“Svegliati, stai
dormendo dal mese di ottobre! Ora aprile
è arrivato!” gli aveva ritmato Rossino. I pettirossi cantano soprattutto
nelle ore serali e notturne e i ricci preferiscono cercare il cibo
all’imbrunire. “Dai Lino,” aveva incoraggiato Rossino, “vieni a vedere il tramonto, una magnificenza!”
Poi qualcosa era accaduto: un canto aveva invaso il bosco,
era arrivato fin dentro la tana e Lino aveva scosso gli aculei. Le foglie
secche e il muschio, che lo avevano avvolto durante i mesi freddi,
erano stati rimossi.
“Deve essere proprio Rossino che canta,” aveva sussurrato Lino, “quindi sarà primavera ormai, mi sta
chiamando… arrivo… forse… tra poco sono lì!”
Uscito, il riccio aveva annusato l’aria attorno: tutto sapeva
di nuovo e di questo era certo, aveva l’olfatto più capace del bosco. “Chissà
perché mi sorridono le foglie nuove e i fili d’erba…”
“Perché è arrivata,” aveva risposto entusiasta il pettirosso,
“tutto è splendente, guarda!”
Anche il cielo non era più lo stesso, le pennellate di
arancione e rosa li avevano incantati: era
ora di ricominciare ad essere amici. Le corse veloci nel sottobosco e i forti aculei da difesa di Lino avrebbero
incontrato la festa dei voli e dei
gorgheggi di Rossino, per scoprire come era bello vivere insieme, pur così
diversi.
Nessun commento:
Posta un commento