Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

domenica 29 gennaio 2023

IL SEME DI SOFIA come nasce una nuova vita, dai 3 ai 99 anni

Un libro per raccontare la vita? 

Una bella pretesa! Ma ci abbiamo provato, io e l'illustratrice Elisabetta Basili , a farlo nel libretto riccamente illustrato "IL SEME DI SOFIA  COME NASCE UNA NUOVA VITA" 

Il volumetto curatissimo, come è solito fare, dall'editore Le Brumaie,  con linguaggio semplice, ma profondo, introduce la piccola Sofia alla scoperta di come da un semino può nascere un bellissimo fiore. Con l'aiuto di amici che sanno accompagnarla in questa scoperta, Sofia scoprirà che anche  dentro di sè c'è già tutto un futuro ricco di doni e scoperte.

Possibile acquistare copie del libro a questo link editoriale

https://www.lebrumaie.it/index.php?route=product/product&product_id=224




martedì 24 gennaio 2023

I segnali dei bambini 5: Laura demotivata, distratta,diversa, help.

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Laura manda i suoi segnali, lo abbiamo visto nel post precedente e l'impegno degli adulti è quello di fare posto alla sua comunicazione.
In sintesi significa osservare con attenzione e mettersi nella disposizione di imparare, per conoscere e poter dare un aiuto.
Significa anche osservare e ricostruire il mondo che l'accompagna, conoscere il sistema in cui vive, lavorare di empatia.
E una raccolta dati onesta rileva le problematiche relazionali attraversate dai genitori, di cui Laura si sente responsabile. Sono bastati alcuni seri litigi e, di più, silenzi inusuali, messaggi analogici del "non voglio parlare con te, tu non esisti perchè mi fai soffrire" riferiti nella coppia dei genitori, che hanno incrinato le certezze affettive della bambina.
Laura, la bambina di 9 anni brava e fonte di soddisfazioni in ogni campo, ha visto sbiadire il mondo attorno e la fragilità ha frenato ogni suo passo.
Di qui i segnali da leggere:
distratta, demotivata, insicura, troppo protettiva, triste... 
Laura stava cercando modalità per dire:
      STO VIVENDO  MALE QUESTO MOMENTO
DAMMI CHIAREZZA
AIUTAMI A TROVARE LE PAROLE PER DIRE LA MIA SOFFERENZA
ABBI PAZIENZA CON ME IN QUESTI GIORNI DIFFICILI
STAMMI VICINO  
CONDIVIDI CON ME I MOMENTI
DIMMI CHE NON E’ COLPA MIA SE I MIEI GENITORI SONO TRISTI E PREOCCUPATI
RIPETIMELO  
AIUTAMI A RIPRENDERE FIDUCIA

Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
foto www.bambinoinforma,it

lunedì 23 gennaio 2023

I segnali dei bambini 4: Laura svogliata, distratta, diversa, help!

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Molte potrebbero essere le ragioni dei segnali che Laura invia ai suoi genitori, con garbo e senza strepito, ma ugualmente inquietanti, visto il pregresso del vissuto di questa bambina. I genitori hanno messo in atto una serie di strategie, le hanno anche parlato, per chiederle le ragioni di alcuni comportamenti non usuali e questo ha creato un clima pesante e poco sereno che ha allarmato Laura, peggiorando le cose.
Ecco in sintesi  il quadro tracciato dai genitori.
Brillante ed empatica Laura , da poche settimane appare:
svogliata e  distratta, preferisce la tv, che solitamente non l'attira molto,
a scuola non si applica più come sempre,
non frequenta più volentieri gli allenamenti di basket, sport in cui è molto apprezzata, per spirito di squadra
è più silenziosa e riservata in casa, poco espansiva,

non litiga neppure più con la sorellina, ma ha verso di lei un comportamento protettivo.
Come leggere i segnali che Laura invia ai suoi genitori e ai suoi insegnanti e cosa fare?
Al prossimo post.
Pubblicato da Annamaria Gatti
Illustrazione:  Quino

sabato 21 gennaio 2023

I segnali dei bambini 3 Aiutami! Paolo, oppositivo e provocatore?

                Risultati immagini per immagini mamma ho perso l'aereo


Bentrovati, ecco  il terzo appuntamento sulla provocazione: i segnali dei bambini, come leggerli?
Avevo anticipato che avremmo cercato di leggere insieme i segnali che Paolo manda ai suoi genitori e agli educatori.
Partiamo.
Paolo ha 8 anni.
I genitori e gli insegnanti sono preoccupati. In qualche momento è capitato che gettassero la classica spugna: irrecuperabile. Anche le terapie psicologiche sembrava a loro che  non avessero dato frutto. 
Così avevano abbandonato il percorso, troppo presto... e avevano navigato al buio.

Cosa fa o non fa Paolo?
A scuola e a casa provoca adulti e  soprattutto coetanei con gesti, accuse, frasi indisponenti;

 si nasconde, si isola spesso, si nasconde sotto tavoli o sedie se è in un contesto sociale, non se è solo a casa;
 sembra sempre distratto ma…
 ascolta sempre tutto  e riferisce con puntualità esasperante, destando talvolta l'ammirazione degli adulti e dei compagni;
 anticipa  i contenuti talvolta in modo indisciplinato, a scuola ottiene ottimi risultati; 
 accusa tutti, prevarica e ostacola gli altri compagni, appena può li svalorizza;
rabbia e disperazione sono la caratteristica più evidente delle sue relazioni, i suoi occhi spesso si riempiono di lacrime e di tristezza;
fugge da una stanza, dall'aula se qualcosa non gli viene permesso, se gli si pongono dei limiti, se lo si corregge direttamente e pubblicamente.
PAOLO  HA UN DISTURBO DELLA CONDOTTA?
Paolo soffre per un disagio che va letto con competenza e lungimiranza.
Nei suoi segnali, molto inquietanti e chiari, possiamo leggere messaggi che potrebbero essere risolutivi per individuare la terapia e soprattutto la bonifica delle risposte ambientali degli educatori. Abbiamo saputo  inoltre che vi sono problemi di salute, che necessitano di approfondimenti clinici.
Ad un'analisi oggettiva delle osservazioni dei comportamenti di Paolo si sono rilevati questi interessanti messaggi precisi, che hanno trovato riscontro nei numerosi step di osservazione: 
VEDI QUANTE COSE SO FARE E CONOSCO?
 VALORIZZAMI PER FAVORE, VEDI CHE SOFFRO...
 QUALCHE VOLTA MI SENTO MALE, AIUTAMI MI SENTO IN ANSIA
 AIUTAMI A INTERIORIZZARE MODELLI BUONI DI GESTIONE DELLA MIA ANSIA
 SE MI AIUTI E SEI CALMO TU IO SONO CAPACE DI STARE CON GLI ALTRI
 RASSICURAMI, DIMMI CHE MI ACCETTI COME SONO, STAI CON ME
 CONTIENIMI QUANDO NON RIESCO A CAPIRMI E SCAPPO DA ME
FAMMI FARE ESPERIENZE BUONE DI RELAZIONE
NON PRETENDERE DA ME CHE IO SIA (TROPPO) GRANDE E PERFETTO
 FIDATI DI ME, IO VOGLIO FIDARMI DI TE, MA FAMMELO CAPIRE SEMPRE, OGNI VOLTA CHE STO MALE.
Risultati:
1)A Paolo è stata diagnosticata una malattia genetica di malassorbimento che lo obbliga a una dieta particolare.
2) E' inserito in un percorso psicoterapeutico, con laboratori a gruppi, attività sportiva. 
3) I genitori e gli insegnanti sono supportati dallo psicologo che li accompagna nella gestione del comportamento con strategie educative e verifica periodicamente gli obiettivi fissati.
 Leggere e comprendere i segnali inviati da Paolo è stato fondamentale nella determinazione dei suoi reali bisogni e nell'aiuto.

pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
foto dal film: Mamma ho perso l'aereo

venerdì 20 gennaio 2023

I segnali dei bambini 2: come ci parlano?

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Il mondo adulto fatica spesso ad alzarsi al livello dei bambini e poi si chiede come capirli, che è un mestiere così difficile quello di crescerli, che ci sono tante corse da fare e che si è stanchi quando si rientra a casa e loro allora  chiedono, parlano, si muovono... 

... Oppure  non chiedono e non parlano, non sempre perchè sono diventati mansueti, ma perchè sono come già delusi e forse scoraggiati e rispondono a messaggi involontari già dati: fate i buoni, non disturbate.

Difficile alzarsi al loro livello, dicevo. Difficile fermarsi e vedere al di là. Ma non sempre è così, vi sono tanti genitori in gamba, ciascuno con i suoi interrogativi e i suoi punti deboli. I bambini amano chi li ama davvero, anche se quell'adulto è  un cumulo di difetti.

Cosa vorrà dire questo bambino che fa i capricci?
E' già una domanda interessante, non è come chi dice: è un bambino impossibile, è capriccioso!
Cosa stanno dietro i capricci per esempio?
Un brutto carattere? Un'affermazione che qualche psicologo definirebbe un'atrocità. Una sentenza. Vedremo perchè.
SONO QUANTO SARANNO AMATI, dicevamo nel post precendente.

Per capire, per saper leggere i loro segnali occorre una premessa:
OSSERVARE PER LEGGERE
Sembra facile, ma non lo è.
Saper osservare, vedere oltre al guardare senza intenzionalità, è una bella sfida umana. 
Noi vediamo gli altri e le cose, ma se osserviamo è diverso, tutto assume una fisionomia, che ci stupisce.
Allora il SILENZIO, il GESTO,  l'ESPRESSIONE del volto, la PAROLA, CIO' CHE FA... assumono significati pregnanti e ci accompagnano nella lettura del disagio o della gioia, o della preoccupazione, o della paura. 
CI DICE LE COSE COME STANNO. A SAPERLE VEDERE.

Cosa si nasconde dietro a Paolo, 9 anni, che provoca in continuazione, a casa e a scuola?
Lo vedremo la prossima volta, al prossimo post.
A presto!

pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
foto dal film Pippi Calzelunghe

giovedì 19 gennaio 2023

I segnali dei bambini 1: come "leggerli".

Puoi stupirti, commuoverti, fare tuo questo tramonto, ma ...
puoi cambiare una sola pennellata di questa bellezza? 
I figli sono così

Tempi difficili e mass media occupati a darci solo notizie tragiche o d’effetto, non favoriscono certo la serenità delle famiglie. 
Valori, speranza, fiducia, tenacia, coraggio, buona progettualità, sembra siano termini troppo scontati, ingenui o preistorici.

Anche la psicologia dell’età evolutiva  sta lavorando  per confermare, recuperare, valorizzare, alla luce dei cambiamenti sociali, il ruolo della famiglia e dei genitori a cui hanno diritto tutti i bambini, insistendo su modelli educativi possibili, facilitando la comunicazione, la collaborazione per creare abilità e soprattutto conoscenza e fiducia nella propria azione educativa.

Ma quali figli vogliamo crescere? 
Abbiamo un progetto per loro che rispetti ogni individualità?
Vogliamo figli sani, educati, intelligenti, di successo, responsabili, magari autonomi, competenti, ben socializzati…?
Ma questi figli saranno COME E QUANTO SARANNO AMATI.

Potete cambiare una solo sfumatura di un tramonto o di un’alba a cui assistete? Potete stupirvi, emozionarvi, ringraziare il Creatore, ma non aggiungerete una sola pennellata di cobalto o di arancione, di giallo o di viola!

I figli sono proprio così: facciamo responsabilmente la nostra parte, ciò che ci viene richiesto, perché crescano secondo un disegno ben preciso, secondo la loro straordinaria unicità  su questo pianeta.
                                        Al prossimo appuntamento. 
Vedremo insieme come leggere i segnali dei bambini in alcune situazioni critiche desunte dalla realtà.


Pubblicato da Annamaria Gatti

foto da scienzaesalute.blogosfere.it

martedì 17 gennaio 2023

Figli forti. Capaci di attesa.



                           
Spesso in questo blog hanno trovato spazio la riflessione e l'esperienza di tutti i giorni che pongono attenzione massima ai fattori che favoriscono la crescita di bambini, ragazzi, giovani, uomini e donne forti, capaci di resilienza e di affrontare le difficoltà della vita senza rinunciare a se stessi e ai valori che con loro vanno condivisi e soprattutto testimoniati.

Un'insegnante appassionata, Chiara Ruffin,  mi aveva mandato questa breve considerazione condivisa, che è così attuale e si ricollega al post sulla necessità di operare con pazienza. E, come al solito, più che le parole, bambini e ragazzi vogliono gesti di vita vera. 

"Se non abituiamo i bambini all'attesa, alle piccole frustrazioni a stare da soli senza sentirsi soli, a cavarsela nei tempi morti, a tirare fuori la creatività e il desiderio si rischia di  produrre adolescenti incapaci di sopportare le più piccole frustrazioni, le più lievi sensazioni disturbanti, come per esempio due ore di ozio... 
E se non riescono a contenere e a riempire tempi così brevi , figuriamoci gli obiettivi della vita, i progetti e i desideri che proprio perchè tali implicano l'attesa, l'impegno, la dilazione, il futuro,
Il volere tutto e subito di numerosi adolescenti, affonda le radici proprio in questa difficoltà..."


E loro ci interrogano, sempre. E implorano risposte.


pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it

illust. Charlie Mackesy


Cosa dicono i bambini: "Non diventerò mai vecchio"

Immagine correlata


Bambino. Tre anni e mezzo. 
A colloquio con la bisnonna.
"Io non diventerò mai vecchio!"
"Ma tutti diventano vecchi..."
"Per non diventare vecchi (ndr. dentro e un po' anche fuori) bisogna..."
E fa l'elenco dei consigli utili.
"Non diventi vecchio se:

  • giochi tanto
  • ridi
  • viaggi
  • cammini
  • riposi 
  • leggi libri
  • nuoti
  • bevi molto
  • mangi bene
  • ti lavi sempre
  • poi sei contento
  • ...
Giovani dentro soprattutto, lo capiscono i bambini per quel meraviglioso meccanismo che poi si inceppa e occorre tornare bambini per capire qualcosa della vita.

pubblicato da Annamaria Gatti
foto da" bambini e natura"

martedì 10 gennaio 2023

Quanta pazienza ci vuole?

 

Quanta pazienza per divenire farfalla. Quanta pazienza per ogni momento della vita in cui le circostanze lo richiedono. Pena pasticci e fallimenti. 

Quanta pazienza per fare i bambini. Da sempre. Al pensiero mi stupisco. 

Prendo spunto da Piero Ferrucci psicoterapeuta e filosofo, che pubblica nel 2004 un bel libro, degno di rilettura, con la prefazione del Dalai Lama

LA FORZA DELLA GENTILEZZA  Pensare e agire con il cuore fa bene al corpo e allo spirito

"...pazienza (che) è un capire e rispettare il ritmo degli altri. ... Si capiscono i tempi dell'altro e quindi si capisce l'altro in maniera intima. La pazienza è anche la virtù dei buoni maestri, che sanno aspettare e cogliere il momento giusto in cui l'allievo è pronto, anzichè fargli fretta mentre quello si sente ancora impreparato."

Vale anche per i genitori, dalla nascita in poi.

Ma la pazienza  si serve della gentilezza e dell' attenzione...

"Essere nel presente con qualcuno è un dono: il dono dell'attenzione, forse il dono più prezioso, più agognato da tutti anche se non ce ne rendiamo conto. Essere lì per qualcuno..."

Quanta pazienza per fare i bambini, che spesso mendicano attenzione.

"La disattenzione è gelo ed è difficile crescere nel gelo... L'attenzione è calore e affetto, che permette alle potenzialità di svilupparsi e fiorire."

Auguro un anno nuovo 

in cui aumenti 

il nostro grado di attenzione 

e quindi di pazienza 

e quindi di gentilezza. 

                                                    Annamaria

pubblicato da Annamaria Gatti

foto da I. O.