Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

venerdì 29 gennaio 2021

Osservare e ascoltare i figli che, meno male! protestano.

                        fonte ansa.it 

Sempre lucido lettore del mondo infantile e giovanile, Alberto Pellai condivide sui social questo contributo che volentieri pubblico perchè arricchisce il nostro blog di una riflessione che in molti abbiamo segnalato. Riconosciamo ai ragazzi, in questa fase delicata e controversa, un ruolo importante di richiesta di aiuto e di ascolto, di sanissima protesta. Pena la perdita di senso e di relazione di questa generazione. Definisco anch'io bambini e ragazzi in questo periodo piccoli supereroi .

NON PIU’ INVISIBILI: GLI ADOLESCENTI "SI FANNO" SPAZIO
di Alberto Pellai

 fonte La repubblica                                        


fonte quotidiano,net

"Al di là di tutte le valutazioni e di tutti gli aspetti clinici e sanitari da prendere in considerazione, fatto che in tutta Italia gli adolescenti stiano mobilitandosi per rivendicare il loro desiderio, oltre che il loro diritto, ad una scuola in presenza è un segnale che dà un’enorme speranza. Non più sdraiati, non più invisibili, non più rissosi e violenti, non più trasgressivi nella movida: le cronache stanno parlando di ragazzi e ragazze che dormono all’addiaccio, che seguono le lezioni a distanza stando davanti alla propria scuola o nel cortile della stessa.

Adolescenti che finalmente vengono intervistati nei telegiornali, che dicono come stanno, perché stanno soffrendo, che cosa desiderano, perché non li si deve dimenticare. Come sempre accade, gli adulti si dividono in due: chi fa il tifo per loro, chi li considera facinorosi. Spesso chi si dichiara arrabbiato con gli adolescenti che oggi protestano per andare a scuola, appartiene allo stesso gruppo di adulti che li derideva quando manifestavano nel movimento Fridays for Future dicendo che lo facevano semplicemente per perdere un giorno di scuola. Insomma, verrebbe da dire che gli adolescenti li ami o li odi. Spesso chi fa il tifo per loro ne sta crescendo almeno uno, in casa propria, sotto il proprio tetto. E quindi ne conosce la fatica e la stanchezza, i bisogni e i desideri perché condivide tutto questo da mattina a sera, in una convivenza forzosa che a volte è anche molto penosa.

Chi invece li critica quasi sempre non ne ha uno per casa.

Quando stai crescendo hai davvero bisogno di qualcuno che sappia stare dalla tua parte, anche se tu per primo fatichi a capire quale sia la “parte giusta” in cui vuoi stare. Sentire il tifo di chi ti guarda muoverti nella partita della vita e gioisce della tua gioia e si intristisce per la tua tristezza ti aiuta a non sentirti solo e ti dà la spinta per rialzarti. Sempre e comunque. Gran parte dei nostri ragazzi e ragazze si rialzeranno e torneranno a mordere la vita con forza, desiderio, passione.

Altri invece rischiano di vedere le loro fragilità farsi ancora più intense, più evidenti. Fanno bene i ragazzi e le ragazze a coalizzarsi, a dare voce ai loro bisogni, a dirci quello che loro si aspettano da noi, anche in tempo di pandemia. Stanno rivendicando il diritto ad avere una scuola in presenza e a tornare, con responsabilità, a sentirsi protagonisti attivi delle loro vite e non solo passivi obbedienti alle regole e alle prescrizioni che hanno fermato tutto, per loro.

Anche se il mondo ancora non sa se dare ragione alle loro voce e assecondare le loro richieste, è importantissimo che loro le gridino, le rivendichino, le mettano al centro delle nostre vite di adulti. Perché così facendo dimostrano che l’adolescenza è una fase della vita in cui se non ti danno spazio, provi tu a “farti spazio”. Non c’è nulla di più sano e vitale della protesta civile che gli adolescenti stanno mettendo in atto.

E’ un diritto che stanno esercitando con enorme consapevolezza e civiltà. Sembrano molto più civili e consapevoli di tanti adulti che devono prendere le decisioni per loro e su di loro e che a volte paiono decisamente più immaturi, superficiali, impulsivi. Ho letto troppi giudizi frettolosi sugli adolescenti in queste ultime settimane. Forse invece di giudicarli, è arrivato il momento di ascoltarli.


pubblicato da Annamaria Gatti

mercoledì 27 gennaio 2021

Giornata della Memoria, per non ripetere il male

 


Oggi siamo toccati da testimonianze terribili. L'olocausto.

Ancora una volta ci ripromettiamo che non dovrà succedere mai più.

Ancora una volta vogliamo che i bambini e i giovani sappiano e conoscano a che abissi possono portare tutte le follie del male.

Ancora una volta ci facciamo testimoni e difensori dei comportamenti di pace e di tolleranza e di solidarietà e di umanità QUI ed ORA. 

Nella nostra famiglia.

Nella nostra scuola.

Nel nostro quartiere.

Nella nostra città.

Tocca a noi scegliere ora e, senza troppe parole, fare scelte di pace.

Per dare speranza a chi cresce. 

Per onorare le memoria.

Per vedere con occhi attenti e consapevoli gli orrori che stanno bussando QUI ed ORA.

Non possiamo ingannare i bambini e i giovani: QUI ed ORA.


Del maestro Bepi De Marzi: 

https://www.ilgiornaledivicenza.it//argomenti/cultura/nokina-la-ninna-nanna-del-vento-di-de-marzi-il-video-1.8455619

Pubblicato da Annamaria Gatti

foto focus junior

venerdì 15 gennaio 2021

Un tenero libro (2-99 anni) MAMMA FORESTA MAMMA CITTA'


MAMMA FORESTA MAMMA CITTA'

AUTRICE ANNAMARIA GATTI                           ILLUSTRAZIONI ELISABETTA BASILI

LE BRUMAIE EDITORE

Immaginate un editore che ama la sua professione da scegliere di pubblicare proposte in cui il bello emerga e sconfini nella vita quotidiana, vicino ai piccoli lettori. Immaginate che inviti a non spedire storie cupe, ma storie a lieto fine. Una vera scoperta per un'autrice che non preferisce mostri e dintorni se, non per capovolgere i loro ruoli.

Incontrare Le Brumaie Editore per me è stata una piacevole esperienza. Da conoscere a questa pagina la loro curatissima produzione: libri da collezione.

http://www.lebrumaie.it/index.php?route=product/product&product_id=202

Fra cui il mio ultimo! MAMMA FORESTA MAMMA CITTA', nato come favola per Città Nuova ed ora piacevolmente diventato un libro speculare



Sfogliare questo libro è entrare come per magia in due ambienti diversi e coloratissimi e di grande suggestione. Elisabetta Basili, con il rigore  e il talento che le sono propri, ha riprodotto ambienti reali. Non potevo trovare illustratrice più brava nel cogliere i sentimenti dei protagonisti e le ambientazioni di questa favola. 

Emozioni assicurate: buona lettura ai bambini da 2 a 99 anni!

sfoglia le prima pagine!

http://www.lebrumaie.it/pdfdemo/E-BOOK_MAMMA_FORESTA_MAMMA_CITTA.pdf

Dalla quarta di copertina e dalla  presentazione: 

Pablo e Ana si sono persi nella grande città e sono in pericolo...

Diana e King si sono persi nella fitta foresta e sono in pericolo...

Anche a molti chilometri di distanza, le loro paure e i loro sentimenti sono gli stessi: chi li salverà?

 

Un libro "speculare" a lettura circolare, intrigante e un po’ provocatorio, che lascia uno spazio significativo alla fantasia sensoriale. 


Un libro adatto a tutte le età per gustare, come i bambini, la sorpresa e la condivisione della forza dei sentimenti.

Illustrazioni decise, ricche di poesia ricavate da luoghi reali, raccontano gli incontri inquietanti delle due coppie di bambini, che si perdono nella foresta o, specularmente, nella città dove abitano.


Due fratelli e due sorelle in due ambienti diversi, la foresta e la città, partecipano alla stessa piccola, ma grande avventura: si perdono allontanandosi da casa.

I passi che scandiscono la crescita e l’autonomia da conquistare si mescolano al desiderio di trovare conferma e sicurezza fra le braccia di chi accompagna i bambini nel mondo. In qualunque emisfero si trovino, in qualsiasi macchia di colore sprofondino le emozioni, la persona a noi tutti più vicina e importante: la mamma.


pubblicato da Annamaria Gatti

gatti54@yahoo.it

martedì 5 gennaio 2021

Uso-abuso schermi e bambini: Alberto Pellai in video per Percorsi Formativi 06

Come sempre Alberto Pellai ha efficacemente introdotto al tema educatori e genitori,  (ad oggi circa 33.000 visualizzazioni)  viaggiando dalla Silicon Walley,  alle teorie neuropsicologiche,  passando dal semplice esempio di un gomitolo, a una divertente e intensa filastrocca, esempio di strategia educativa applicata... Spegni la tv. E molto altro

Un video da seguire sulla pagina facebook di Percorsi Formativi 06 o al link:

      https://www.youtube.com/watch?v=WyR8KtV6-iY&t=2199s

Cosa c'entra la Silicon Walley, culla della tecnologia,  con il problema spesso molto pesante del rapporto fra i genitori, i bambini e gli schermi? Tablet, smartphone, tv, computer... al centro delle preoccupazioni delle famiglie, godono di una valutazione severa,  ma che richiede documentazione ed equilibrio, soprattutto in questo periodo dove il covid 19 ha ribaltato molte cose. 

Ebbene Pellai ricorda come  i genitori della mitica  Silicon Walley mandino i loro figli alla scuola montessoriana e che abbiano il loro approccio con il cellulare solo intorno ai 13 anni. Questo per chiarire le scelte di genitori che vivono e lavorano nel primo parco scientifico mondiale,  ma che tengono conto degli studi delle neuroscienze.

...Che, come documenta Pellai con poche slide chiare e accessibili, hanno studiato nei bambini gli effetti sul cervello della esposizione ai vari devices. Bambini non sovraesposti, con un uso dello schermo condiviso e saggio,  lavorano cerebralmente in modo ordinato, come se le esperienze fossero ben condotte, come un filo in un gomitolo, come in un ordinato viaggio su strada, con segnaletiche efficaci. Viceversa, sovraesposizioni a schermi vari inducono confuse letture della realtà esperienziale con ricadute negative su molti fronti, come ad esempio  in ambito linguistico e dell'alfabetizzazione, come in un viaggio senza segnaletiche o con cartelli indicatori alla rinfusa.

Ma il tema poi ritorna sempre sulla qualità della relazione fra bambini e genitori, sul saper sostare e senza spaventarsi da reazioni faticose, sulla necessità per gli educatori di essere punto di ristoro e di guida per genitori talvolta  provati e disorientati e sulla responsabilità sociale.

Ho apprezzato molto il riferimento alle iniziative dei pediatri friulani  e di amministrazioni che accompagnano i genitori alla gestione dell'uso degli schermi di vario genere, con concertate azioni di sensibilizzazione che accomunano i ragazzi nell'accogliere e definire le scelte talvolta impopolari dei genitori. Educatori e pediatri quindi alleati dei genitori, unica vera strada

 Questo e molto altro nel video che consiglio come buona sintesi sul tema.

Buon cammino!

https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Pediatri-no-a-uso-di-telefonini-e-tablet-per-distrarre-i-bambini-b7ddb695-77df-485a-b896-29e485c15398.html


pubblicato da Annamaria Gatti

foto da repubblica.it




lunedì 4 gennaio 2021

"I bambini sono sempre gli ultimi. Come le istituzioni si stanno dimenticando del nostro futuro"




Da più parti si denuncia e si chiede di correre ai ripari, infanzia e giovani al centro!!! ma l'interesse economico spalma la sua indegna prassi su tutto e i bambini non sembrano essere al centro neppure delle decisioni di questi tempi difficili.

Il titolo  riprende il recente lavoro di Daniele Novara, che prende in esame una serie di problematiche che stanno a cuore agli addetti ai lavori e quindi anche  ad amministratori lungimiranti e onesti, anche dal punto di vista intellettuale.

E Novara si addentra in questi problemi desolanti e desolato, ma deciso,  alla scoperta di superficialità, inadeguatezze, ignoranze,  ingiustizie di tale gravità ignorate volutamente da molti, non da chi ci lavora sul serio, nel mondo della scuola e dei servizi per l'infanzia e che ci soffre.

Daniele Novara (https://cppp.it/chi-siamo/dettaglio/staff-CPP/daniele-novara) conclude il manuale con 9 proposte. Chiare, documentate, possibili, sperimentate. Solo occorrerebbe il coraggio di fare le scelte giuste. 

Vi sono esempi virtuosi, ma in fatto di educazione non è possibile parlare di esempi virtuosi, dovrebbe essere la normale pratica socioeducativa di quel territorio, un' alleanza con tutte le agenzie che, anzichè preoccuparsi di costruire rotatorie e centri commerciali, lavorino per i bambini e i ragazzi.

Ecco in sintesi l'elenco delle proposte:

  • CREARE UN  PRESIDIO PEDAGOGICO IN OGNI ISTITUTO SCOLASTICO, una vera risorsa che porterebbe notevoli vantaggi soprattutto in termini di prevenzione.

  • GARANTIRE ALLE MAMME CHE HANNO AVUTO UN PARTO CRITICO FORME DI SOSTEGNO PSICOLOGICO E DI ASSISTENZA, l'importanza della vicinanza e del supporto alle madri è noto e consigliato in tutte le società e le culture: cosa aspettiamo a incentivare e a mettere in pratica buone prassi? 


  • RENDERE L'ADOZIONE DEI BAMBINI SIA NAZIONALE CHE INTERNAZIONALE PIU' SEMPLICE, per  questo passo rimandiamo a numerose esperienze italiane e aggiungerei... valorizziamo le buone esperienze italiane di affido. 

  • METTERE A DISPOSIZIONE DEI GENITORI UN BONUS PEDAGOGICO, una risorsa complessa che porterebbe risultati di benessere psicologico e fisico nel territorio con ricadute sui servizi  territoriali e locali di grande efficacia

  • SOSTENERE ECONOMICAMENTE I GENITORI E LE FAMIGLIE CHE METTONO AL MONDO FIGLI, un coraggioso passo che risponde agli allarmi di anni ormai sulla nostra situazione demografica: cosa si aspetta a essere lungimiranti, anzi ormai saggi gestori del bene pubblico?

  • RENDERE NIDI E SCUOLE DELL'INFANZIA GRATUITI, il minimo che si possa fare. Con ricadute di grande impatto positivo. Basterebbe imparare dalle esperienze di alcune realtà autonome.

  • RENDERE LA SCUOLA DELL'INFANZIA OBBLIGATORIA, come si comprende bene, oltre che dalle concertazioni fra pediatri e servizi all'infanzia da 0 a 3 anni, la prevenzione passa anche attraverso questo obbligo.

  • SOSTENERE LA PROFESSIONALITA' DEGLI INSEGNANTI, trasecola Novara nel constatare gli stipendi ridicoli di educatori e docenti e la destinazione di risorse alla preparazione e all'aggiornamento. Nessuno pare interessarsi a queste forme di segnali svalorizzanti, salvo poi a constatare le immense risorse messe in campo volontariamente., ma così si discriminano i  bambini e le loro famiglie.

  • DESTINARE SPAZI CITTADINI A BAMBINI E RAGAZZI: avere come prima cura il benessere fisico e psichico del bambino raramente  sta nei primi punti programmatici dei politici. Gravi mancanze che denunciamo.

Poche cose che rientrano a volte in  progetti elettorali e che devono trovare il coraggio di diventare realtà. Per amore del futuro e  dei bambini. 

pubblicato da Annamaria Gatti
foto da: Il resto del Carlino